La Basilica nota come Chiesa degli Artisti fu progettata da Carlo Rainaldi e completata sotto la supervisione di Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana nel 1679. È una delle chiese gemelle di Piazza del Popolo, insieme a Santa Maria dei Miracoli. Nel 1951 la basilica è stata istituita come Chiesa degli Artisti da Papa Pio XII. Ogni domenica, dalla fine di ottobre a giugno, la Messa degli Artisti viene celebrata con letture di importanti attori locali o musiche di noti interpreti.
In un programma iniziato da monsignor Ennio Francia nel 1953, la basilica presenta mostre di artisti che mirano a creare un dialogo tra spazio sacro, creatività e cultura. La Chiesa si offre come catalizzatore per l'espressione artistica, progettata per portare un'elevata consapevolezza della bellezza sia per gli artisti che per coloro che vengono a riflettere e adorare. Il programma è attualmente diretto da padre Walter Insero, sotto la cui guida ha recentemente ospitato le mostre di Shay Frisch, Jwan Yosef e Maria Campbelll Pallavinci. L'installazione di Lorenz incorporerà un dialogo tra la storia barocca della chiesa e l'eredità degli artisti dell'Arte Povera, come Jannis Kounellis, le cui opere sono state esposte nella chiesa nel 2013.
L'installazione Cieli e Terra Nuova fa parte del progetto "L'uomo e l'Assoluto nell'arte", nell'ambito del ciclo Arte e Liturgia promosso da Padre Walter.
"Cieli nuovi e terra nuova" nella fede cristiana rappresentano il futuro escatologico dell'universo, le realtà ultime della vita e il senso finale della storia, secondo la visione dell'Apocalisse 21:1, dopo il ritorno glorioso di Cristo", ha detto padre Insero. L'artista americana Nancy Lorenz presenta un'installazione site-specific presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, a Roma. La mostra, composta da quattro opere di grandi dimensioni, sarà visitabile fino all'11 giugno. I dipinti si basano sull'ambiente circostante, traendo ispirazione dalla geometria della basilica stessa. Lorenz ha trascorso del tempo nella chiesa per disegnare il modo in cui la luce entra dall'oculo e come l'occhio si muove dalle linee stellari della cupola alle due corone della Madonna e del Bambino sull'altare. Nel decidere quale forma dare al progetto, Lorenz ha preso in considerazione gli stendardi comunemente usati per i diversi periodi liturgici. I dipinti sono realizzati in juta, un materiale di uso quotidiano, che colloca l'opera all'interno della tradizione dell'Arte Povera, alla quale Lorenz si è interessato quando era studente in Italia alla fine degli anni Ottanta.
I quattro dipinti di grandi dimensioni Cieli e Terra Nuova sono ricchi di molteplici riferimenti e si ispirano a una vasta gamma di fonti. Le montagne raffigurate nello striscione a sinistra della porta derivano dal Miracolo della Primavera di Giotto nella Basilica di San Francesco d'Assisi, mentre il dipinto a destra della porta si basa sulle passeggiate quotidiane nei vicini Giardini Borghese. Lo stendardo situato a sinistra dell'altare riprende la composizione grafica di Hiroshige, in particolare le striature d'argento che riprendono il modo in cui l'artista rappresentava la pioggia e l'acqua nelle sue stampe su legno. Nel dipinto celeste a destra dell'altare, l'uso dell'ultramarino si rifà alla lunga e importante storia di questo pigmento, che va dalle opere di Giotto a quelle di Yves Klein.
"Il lavoro di Nancy e la sua ricerca della bellezza attraverso l'uso di materiali sacri come l'oro combinati con un umile sfondo di iuta parlano alla missione di questo programma", ha detto Mgsr. Insero.
"È un onore essere inclusi nella tradizione di questo programma e nella storia di questa Basilica", ha spiegato Lorenz.
Pubblicato il 29/04/2023
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