A Treviso torna Goldin con Van Gogh e Picasso
Marco Goldin torna nella sua Treviso con una mostra di autentici capolavori. Sessanta quadri dal prestigio altissimo, se si pensa che nelle sale di Santa Caterina giungeranno opere per un valore totale di un miliardo di euro. L'appuntamento di apertura è previsto, salvo riprogrammazione, per il 15 novembre 2025.
Per scelta del critico, il percorso della mostra andrà a ritroso nella storia dell'arte, partendo dall'astrazione americana del secondo Novecento, da Richard Diebenkorn a Morris Louis, da Ad Reinhardt a Helen Frankenthaler, per transitare poi ad alcune esperienze capitali dell'astrazione invece europea, da Ben Nicholson e Josef Albers fino a Piet Mondrian e Paul Klee, per approfondire quindi il passaggio dal '900 all''800 e di seguito i tre grandi temi: la natura morta, le figure e i ritratti, i paesaggi.
In mostra i capolavori del XIX e XX secolo del Toledo Museum of Art, in Ohio, che sarà oggetto di un importante ammodernamento e ampliamento e un nucleo delle sue opere più belle farà il giro del mondo. Toccando soprattutto il Continente australe e unicamente Treviso in Europa. Dati i rapporti di lunga data di Goldin con il Museo americano, a Treviso giungerà un'edizione assolutamente speciale della mostra. Il curatore ha infatti ottenuto una integrazione del corpus destinato a girare il mondo, puntando a un nucleo aggiuntivo di opere di qualità assoluta che escono per la prima volta dal Museo e che, dopo questa occasione, non si potranno ammirare se non recandosi in Ohio. Il Toledo Museum of Art è infatti per tradizione una istituzione gelosissima dei suoi innumerevoli capolavori e rarissimamente ne presta anche uno soltanto.
Kandinsky e l'Italia al Museo MA*GA di Gallarate
Enrico Prampolini, Composizione, 1950, olio su masonite, Collezione Museo MAGA, Gallarate
Anche in questo caso bisognerà attendere novembre, precisamente il 30 novembre 2025, per poter visitare la mostra che accoglie al MA*GA di Gallarate (VA) un'ampia retrospettiva che ruota attorno alla figura di Vassily Kandinsky, uno dei pionieri dell'arte astratta. Curata da Emma Zanella ed Elisabetta Barisoni, progettata e realizzata dal Museo MA*GA e dalla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro (VE), la mostra dal titolo Kandinsky e l'Italia si concentrerà sulla centralità dell'opera e del pensiero del maestro russo in relazione alla scena europea e, in particolare, alla grande stagione dell'astrattismo italiano che si è sviluppata tra gli anni trenta e gli anni cinquanta del Novecento.
Il percorso espositivo racconterà la nascita dell'arte astratta e la sua evoluzione europea e italiana, i cui esiti sono ancora oggi vivi e presenti nel linguaggio artistico contemporaneo, attraverso capolavori provenienti dai due musei, arricchiti da prestigiosi prestiti di collezioni pubbliche e private, di artisti quali Paul Klee, Enrico Prampolini, Mario Radice, Atanasio Soldati, Emilio Vedova. ... leggi il resto dell'articolo»
Giovanni Segantini a Bassano del Grappa
Giovanni Segantini, Ritorno dal bosco, 1890. © Segantini Museum St. Moritz - Deposito della Fondazione Otto Fischbacher Giovanni Segantini
Una mostra dedicata ad uno dei massimi interpreti del Divisionismo e della pittura di fine '800 riporterà la grande pittura ai Musei Civici di Bassano, a partire dal 25 ottobre 2025. L'esposizione, curata da Niccolò D'Agati e realizzata grazie al sostegno del Segantini Museum di St. Moritz e della Galleria Civica G. Segantini di Arco, ricostruirà la parabola del maestro attraverso un'eccezionale e inedita rilettura della sua pittura in confronto all'arte coeva, avvalendosi di importantissimi prestiti nazionali ed internazionali e di un percorso suggestivo che ci condurrà sulle orme del grande artista da Milano alla Brianza alla Svizzera, lungo le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera.
Grazie a un eccezionale corpus di opere, circa un centinaio, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, tra cui il Musée d'Orsay e il Rijksmuseum di Amsterdam, l'esposizione offrirà l'opportunità di riscoprire Segantini con uno sguardo nuovo.
Ancora Goldin con una mostra sui "Confini", da Gauguin a Hopper
Paul Gauguin, Parau Api (Ci sono novità?), 1892 Dresda, Albertinum | GNM, inv. 2610 © Albertinum | GNM, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Foto: Elke Estel/Hans-Peter Klut
A partire a dall'11 ottobre 2025, Marco Goldin firma l'evento di punta di "GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, European Capital of Culture", con una mostra che ne interpreta il tema. Ad accoglierla gli spazi totalmente rinnovati, e adeguati a mostre di livello internazionale, dell'Esedra di Levante di Villa Manin, a Passariano di Codroipo (Udine).
Oltre cento opere concesse da una quarantina di musei sia europei sia americani e da gelose collezioni private. Questa mostra offrirà un insieme di dipinti di grandissima qualità in un percorso costruito su assonanze, atmosfere, e profondità degli assunti che vengono sottesi, e poi emergono, con richiami alla letteratura, alla musica, alla psicanalisi. Così che il piacere estetico diventerà "solo" il punto di partenza per valicare confini che conducono a viaggi fuori e dentro di sé.
Tra gli autori annunciati troviamo Kiefer, Constable, Friedrich, Bacon, Hopper, Nolde, Van Gogh (il curatore ha scelto di riunire, qui, per la prima volta i due soli ritratti che l'artista ha realizzato ai compagni di vita del manicomio in cui egli stesso era rinchiuso), Monet, Segantini, Winslow Homer, Frederic Edwin Church, Renoir, Degas, Gauguin, Pissarro, Courbet, Hodler, Nicolas de Staël, Mondrian, Rothko, Cezanne e ancora Thomas Cole, Sanford Robinson Gifford, Edvard Munch, Henri Matisse, Amedeo Modigliani, Richard Diebenkorn, Andrew Wyeth, Hokusai e Hiroshige.
Maurizio Cattelan al Palazzo della Ragione di Bergamo
Maurizio Cattelan, Ph. Lorenzo Palmieri
Maurizio Cattelan sarà il protagonista della prossima mostra al Palazzo della Ragione, dal 2018 sede estiva della GAMeC, nel cuore di Bergamo Alta, che accoglierà un'opera di recente produzione. Eccezionalmente in questa occasione, nello spirito di Pensare come una montagna (il programma biennale della GAMeC), il progetto si estenderà anche al di fuori dalle mura del Palazzo grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo, portando l'artista italiano più noto in ambito internazionale – conosciuto per il suo approccio audace e innovativo – a confrontarsi con lo spazio pubblico, con nuove produzioni allestite tra Città Alta e Città Bassa. Gli interventi saranno visibili al pubblico fino alla fine del mese di ottobre.
Angelico a Palazzo Strozzi
Beato Angelico, Giudizio Universale (det.), 1425-1428 circa, Firenze, Museo di San Marco
Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco presentano Angelico, straordinaria mostra dedicata a Fra Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico, artista simbolo dell'arte del Quattrocento a Firenze.
L'esposizione, co-organizzata con la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, celebra a Firenze uno dei padri dell'arte del Rinascimento in un percorso che, tra le due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo di San Marco, affronterà la produzione, lo sviluppo e l'influenza dell'arte di Beato Angelico in dialogo con pittori come Masaccio, Filippo Lippi, Lorenzo Monaco, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
L'occasione della mostra permetterà di restaurare eccezionali capolavori e riunire per la prima volta opere di uno dei principali maestri dell'arte italiana di tutti i tempi, disperse da oltre duecento anni. L'esposizione proporrà infatti un percorso irripetibile, con prestiti provenienti dai più importanti musei e istituzioni al mondo, come il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Philadelphia Museum of Art.
L'Oro Dipinto, il filo che unisce l'arte greca e cretese a Venezia
Michele Damaskinos (attr.): Nozze di Cana (da Tintoretto), 1575 – 1580 ca. Venezia, Museo Correr
In questo caso manca solo poco più di un mese all'inaugurazione, programmata per il 30 aprile 2025, della mostra L'Oro Dipinto - El Greco e la pittura tra Creta e Venezia, che verrà allestita a Palazzo Ducale a Venezia, ma l'evento si protrarrà per tutta l'estate, fino a fine settembre. L'intento è di dare rilievo a un fecondo periodo di particolarissima unione artistica tra la Grecia e Venezia, a sua volta partecipe del Rinascimento italiano, un tema già presente in ambito scientifico ma ancora poco familiare e quasi sconosciuto al pubblico.
Saranno esposti numerosi i dipinti conservati in città dal Museo Correr e dal Museo delle Icone presso l'Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini, nonché in collezioni private italiane e straniere. Risulterà di particolare interesse anche il confronto tra le differenti visioni, fra Oriente e Occidente, della realizzazione delle opere d'arte: in Occidente il pittore innalza a Dio la sua arte, in Oriente è Dio che guida la mano del pittore.
A settembre una retrospettiva su Man Ray a Palazzo Reale
Noire et blanche, 1926, stampa ai sali d'argento, 17,3x23,5 cm. Collezione privata © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2024, image: Telimage, Paris
Le date esatte non sono ancora state comunicate ma si sa già che sarà in settembre l'apertura della retrospettiva in programma a Palazzo Reale dedicata a Man Ray, grande protagonista del Dada americano e della stagione surrealista. Grazie a un importante nucleo di materiali originali (stampe vintage, negativi, collage, documenti) sarà possibile documentare la storia di Man Ray dalla nascita (1890, Philadelphia), agli ambienti newyorkesi dove scopre le avanguardie europee e stringe amicizia con Marcel Duchamp, fino all'approdo parigino del 1921.
Redazione
Pubblicato il 13/03/2025
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