Domenica 3 novembre si rinnova il mensile appuntamento con #Domenicalmuseo, l'iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che consente l'ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto. L'elenco completo e sempre aggiornato di tutte le sedi aderenti è disponibile sul sito del Ministero della Cultura.
Tra le numerosissime sedi aperte e accessibili gratuitamente, ricordiamo la Galleria Nazionale delle Marche a Urbino, dove è allestita la mostra Volponi corporale, la Gallerie degli Uffizi e la Galleria dell'Accademia a Firenze, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Reggia di Caserta - Palazzo Reale, il Parco archeologico di Pompei, il Complesso monumentale della Pilotta a Parma, Galleria Borghese, dove è in corso anche il progetto temporaneo "Brescia-Roma-Brescia", le Gallerie nazionali di arte antica - Palazzo Barberini. A proposito di Palazzo Barberini, ricordiamo che anche lunedì 4 novembre 2024, in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, Palazzo Barberini e Galleria Corsini saranno eccezionalmente aperti con ingresso gratuito.
Apertura a ingresso gratuito domenica 3 novembre anche per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea a Roma. Ancora il Cenacolo Vinciano e le Pinacoteca di Brera a Milano, e i Musei Reali di Torino, dove in questo periodo è possibile ammirare anche le opere della mostra "1950-1970. La Grande Arte Italiana".
Al Museo e Real Bosco di Capodimonte continuano le mostre "Giuseppe Pirozzi. L'atelier dello scultore" e "Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli".
Al Complesso monumentale di Santa Chiara di Napoli, da non perdere la Maddalena, capolavoro di Artemisia Gentileschi dipinto nella città partenopea nel 1630 - 1635 che è tornato ad essere visibile a tutti dopo 400 anni.
Grande Arte Italiana del secondo Novecento ai Musei Reali di Torino
Pascali Pino. Primo piano labbra, 1964. Tela smaltata tensionata su struttura lignea con camere d'aria, 165x165x30 cm
Pino Pascali è tra i protagonisti della mostra che ha inaugurato il 19 ottobre scorso a Torino, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali, dedicata ai capolavori dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra.... leggi il resto dell'articolo»
"1950-1970. La Grande Arte Italiana", suddivisa in dodici sale, espone una serie di Capolavori dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, per la prima volta fuori dal museo di appartenenza. Curata dalla Direttrice della GNAM Renata Cristina Mazzantini e da Luca Massimo Barbero, la mostra valorizza i 21 artisti più rappresentativi che hanno animato una stagione senza precedenti nel panorama dell'arte moderna italiana. Come sottolinea Luca Massimo Barbero "Per l'arte italiana si tratta dei protagonisti germinali, oggi identificati come gli interpreti internazionali dell'allora contemporaneità."
La mostra si apre con due lavori simbolici, uno di Ettore Colla Rilievo con bulloni del '58/'59 e l'altro proprio di Pino Pascali L'arco di Ulisse del '68. Si prosegue con grandi nomi, divenuti noti anche a livello internazionale, come Capogrossi, Lucio Fontana, Alberto Burri, Mimmo Rotella, Afro, Piero Dorazio, Piero Manzoni, fino a Mario Schifano, e maestri legati anche alla nostra Contemporaneità, come Michelangelo Pistoletto ed Emilio Isgrò. Per saperne di più continua a leggere.
Gallerie d'Italia Napoli: da Andy Warhol e gli altri grandi del Novecento ai capolavori del Settecento
Andy Warhol. Triple Elvis, Gallerie d'Italia Napoli
Come di consueto, anche il gruppo museale di Intesa Sanpaolo, le Gallerie d'Italia, rinnova l'offerta di ingresso gratuito la prima domenica del mese. A Napoli in questo periodo è protagonista la mostra temporanea Andy Warhol. Triple Elvis, a cura di Luca Massimo Barbero, che, partendo dall'opera Triple Elvis del 1963, presenta un significativo focus espositivo di opere di Andy Warhol, tra cui tre fondamentali cicli grafici riuniti per la prima volta e provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati. Il 1963 è l'anno in cui l'artista per la prima volta lavora sulla ripetizione dell'immagine in occasione della mostra dedicata agli «Elvis Paintings» alla Ferus Gallery di Los Angeles. Da quel momento l'artista comincia a inserire nelle sue opere personaggi "famosi", come lui stesso li definiva. La mostra consente di vedere l'evoluzione dell'artista americano negli anni Sessanta e nei primissimi anni Settanta attraverso tre importanti cicli grafici qui ineditamente esposti insieme: Marilyn, Mao Tse-Tung e Electric Chairs.
Nell'ambito del Novecento, continua inoltre l'allestimento Vitalità del Tempo, che raccoglie opere di autori centrali all'interno dell'esperienza artistica del tempo, con speciale interesse verso Napoli e l'ambiente culturale della città. Tra i principali artisti in mostra: Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Mario Schifano, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Afro, Ernesto Tatafiore, Domenico Gnoli.
La sede di Napoli delle Gallerie d'Italia ha inoltre appena inaugurato la mostra "Sir William e Lady Hamilton", dedicata a uno straordinario protagonista del mondo culturale napoletano del XVIII secolo, William Hamilton, ambasciatore inglese alla corte di Ferdinando IV di Borbone, e alla figura a tratti leggendaria di Lady Emma Hamilton.
Gallerie d'Italia Vicenza. Il Capolavoro di Bertos
Francesco Bertos, Centauressa in lotta con i lapiti (Marmo)
Sculture sorprendenti per la maestria tecnica che dimostrano, ma anche dipinti della stessa epoca, e la riscoperta di un artista poco noto, Francesco Bertos, sono gli ingredienti dell'ultima mostra allestita nella sede vicentina delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, per celebrare il venticinquesimo dall'apertura della sua prima sede, proprio a Vicenza, nelle splendide sale di Palazzo Leoni Montanari.
Prima di un'evoluzione del gusto verso il Neoclassicismo, di cui sarà massimo interprete, in scultura, Antonio Canova, il virtuosismo tecnico e la complessità delle composizioni sono la cifra stilistica più ricercata nella prima metà del Settecento, e a Vicenza si potrà ammirare un vero capolavoro nell'ambito della scultura, ma anche comprendere meglio il contesto storico e la committenza in cui tali opere nascevano. Tanto apparve allora sorprendente il risultato ottenuto da un unico blocco di marmo bianco di Carrara, che provocò anche l'esame dell'Inquisizione sul lavoro di Bertos "parendo impossibile che la mano umana possi arrivar a tanto" (Inventario Generale della Galleria di S.E. Maresciallo Co: di Schulenburg, 30 giugno 1741).
"La caduta degli angeli ribelli" (databile tra il 1725 e il 1735) è certamente il pezzo forte della mostra, ma non è il solo. Oltre 40 opere, tra sculture e dipinti, provenienti da importanti musei nazionali e internazionali, completano il percorso espositivo che si integra con quanto le sale del piano nobile di Palazzo Leoni Montanari già possono offrire in modo permanente, e che è già sufficiente per meritare una visita. Scopri di più sulla mostra.
Gallerie d'Italia a Torino e Milano
Sitka Spruce (Tree of Life), Olympic National Park, Washington 2021© Mitch Epstein
Nella sede torinese di Gallerie d'Italia in queste settimane è protagonista la grande fotografia, con "Mitch Epstein. American Nature", che presenta per la prima volta riunite le serie fotografiche più significative degli ultimi vent'anni di Mitch Epstein in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale, e con la mostra "Antonio Biasiucci. Arca", allestita già da alcuni mesi.
A Milano due percorsi espositivi per presentare un importante nucleo di opere di Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994) provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, e con la presentazione per la prima volta al pubblico, nell'ambito della costante attività di studio e condivisione delle raccolte d'arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo, di uno straordinario dipinto dell'artista statunitense Robert Ryman, uno dei più significativi esponenti della Minimal Art, proveniente dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati.
La nuova mostra del Mart alla Galleria Civica di Trento
Francesco De Grandi. Medea nel giardino del regno di Colchide, 2023. Collezione privata
Chiuse le mostre dedicate ai Surrealismi e alla pittura fantastica di Luigi Serafini, negli spazi della Galleria Civica di Trento è appena stata inaugurata la più completa mostra personale in un museo pubblico di Francesco De Grandi. Il titolo della mostra "Il sacrificio del miele" è preso a prestito da un capitolo dell'opera Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche e richiama i valori morali e spirituali legati al concetto di sacrificio. De Grandi intende la pratica artistica come una via di elevazione spirituale, un esercizio quasi meditativo condiviso con spettatori e spettatrici dell'opera, come in un "rituale sacro". Quella di De Grandi è una pittura figurativa tra tradizione e contemporaneità che attraverso colori netti e accesi evoca un immaginario fantastico e celebra la natura.
Emblematica, da questo punto di vista, è l'opera centrale della mostra: la grande Medea nel giardino di Colchide (2023), che ritrae una Medea ancora bambina, una maga in potenza dallo sguardo smarrito e con un serpentello attorcigliato al polso, simbolo del bene e del male, di vita e di morte.
Negli spazi del Mart a Rovereto invece è ancora possibile visitare la mostra antologica dedicata a Italo Cremona, pittore-scrittore, intellettuale poliedrico ed eccentrico, dal titolo "Tutto il resto è profonda notte", titolo evocativo della centralità dell'idea di "notturno", che è uno dei temi della pittura di Cremona, una condizione espressiva, esistenziale e filosofica che produce sogni, incubi, apparizioni, immagini fantastiche.
Per evitare la fila è possibile effettuare la prenotazione online.
Matisse e la Luce del Mediterraneo a Mestre
Tra le mostre a ingresso gratuito, previa registrazione online, ricordiamo anche la bella mostra allestita al Centro Culturale Candiani di Mestre, dedicata al maestro delle avanguardie del '900 Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869 – Nizza, 1954) in dialogo con artisti con i quali condivise vicende biografiche e rivoluzioni artistiche: Henri Manguin, André Derain, Albert Marquet, Maurice de Vlaminck, Raoul Dufy e Pierre Bonnard.
In mostra oltre cinquanta opere, partendo dalle preziose raccolte di grafica della Galleria Internazionale d'Arte Moderna – che annoverano tre importanti litografie dell'artista francese datate agli anni Venti e due disegni appartenenti alla sua produzione del 1947 – poste accanto ai capolavori del maestro provenienti dal Philadelphia Museum of Art, dalla Národní Galerie di Praga, dal Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, dal Musée des Beaux-Arts di Nancy, dal Centre Pompidou di Parigi, dal Musée Albert-André di Bagnols-sur-Cèze, dal Museo del Novecento di Milano.
A Verona, ingresso a 1 euro ai Musei Civici con Mario Merz
Anche i Musei Civici di Verona prevedono una condizione speciale di ingresso ogni prima domenica del mese, in questo caso con una cifra simbolica di 1 euro. Oltre alle collezioni permanenti, ricordiamo l'allestimento temporaneo speciale negli spazi del Palazzo della Ragione, sede della Galleria d'arte moderna Achille Forti dedicato a Mario Merz, uno dei massimi esponenti dell'Arte Povera.
Mario Merz | La natura è l'equilibrio della spirale, 1976, tecnica mista su tela, cm 228 x 541 - Collezione Merz, Torino. Foto © Renato Ghiazza, Torino - Copyright © MARIO MERZ, by SIAE 2024
L'Arte Povera è indubbiamente, dopo il Futurismo, il movimento artistico nato in Italia che ha maggiormente catturato l'attenzione e influenzato il panorama artistico a livello internazionale. Uno dei suoi massimi esponenti, tra i più cercati e rappresentati nei musei di tutto il mondo, è certamente Mario Merz. Chi non ha la fortuna di poter visitare la mostra dedicata all'Arte Povera a Parigi, alla Bourse de Commerce dal 9 ottobre 2024 al 20 gennaio 2025, può dirigersi a Verona, dove, in occasione dell'edizione 2024 di ArtVerona, è stato inaugurato il nuovo progetto espositivo alla Galleria d'Arte Moderna Achille Forti, ad opera di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, con l'esposizione "Mario Merz. Il numero è un animale vivente". Con questa nuova proposta la GAM offre un'occasione unica per ammirare i lavori iconici di Mario Merz in un allestimento inedito che non si limita a dialogare con l'ambiente, ma fa di esso uno spazio immaginifico, dal quale ogni forma si espande e prolifera come parte di un misterioso processo in perpetua trasformazione. Scopri di più.
Nonostante la vasta proposta museale, ricercabile nel sito del Ministero, copra davvero tutto il territorio nazionale, per chi fosse alla ricerca di altre mostre in luoghi non coinvolti dalla selezione presentata in precedenza, ricordiamo che la nostra agenda dell'arte segnala interessanti iniziative in spazi pubblici e privati in ogni parte d'Italia, dalla Puglia alla Sicilia, dalla Sardegna al Lazio, e in tutte le altre regioni. Usando la nostra ricerca interna è molto semplice trovare gli eventi più vicini alla propria città, tra mostre, spettacoli teatrali e festival d'arte e cultura!
Redazione
Pubblicato il 30/10/2024
Itinerarinellarte.it