1. Museion di Bolzano presenta Graffiti
Dal 29 marzo al 14 settembre, Museion, che nel 2025 celebra i 40 anni dalla fondazione, presenterà una mostra collettiva dedicata ai Graffiti, attraverso più di 50 posizioni internazionali, per esplorarne l'evoluzione, dall'invenzione delle bombolette spray fino al lavoro di graffiti writers e artisti moderni e contemporanei. Si tratta della prima mostra istituzionale in Italia che si concentra sulla relazione tra arte visiva e graffiti, e su come l'una abbia influenzato l'altra, combinando dipinti spray precedenti ai graffiti degli anni Cinquanta e Sessanta, pezzi di famosi writers e una vasta gamma di opere di artiste e artisti contemporanei internazionali.
Occupando i due piani più ampi di Museion, la mostra, a cura di Leonie Radine, presenterà numerosi prestiti internazionali e alcune nuove opere site-specific ed è co-curata dall'artista e archivista newyorkese Ned Vena (nato nel 1982 a Boston, USA). La sua visione artistica è profondamente influenzata dalla sua pratica attiva come writer e dalla profonda ricerca storica riguardante i graffiti.
Graffiti presenterà lavori di: Yuji Agematsu, Chantal Akerman, Nick Atkins, Charles Atlas, Lutz Bacher, Martin Barré, Blade, Monica Bonvicini, Patricia L. Boyd, Curtis Cuffie, Dan Christensen, René Daniëls, Daze, Manuel DeLanda, Melvin Edwards, Matias Faldbakken, Heike-Karin Föll, Futura 2000, Keith Haring, Jenny Holzer & Lady Pink, KAYA, Jutta Koether, Michael Krebber, Brad Kronz, Maggie Lee, Klara Lidén, Ilya Lipkin, Colette Lumiere, Kunle Martins, Jeanette Mundt, Georgie Nettell, Armando Nin, N.O.Madski, Clayton Patterson, Charlotte Posenenske, Josephine Pryde, Quik, Lee Quiñones, Carol Rama, Rammellzee, R.I.P. Germain, Matthew "Zexor" Rodriguez, Karin Sander, Seen, Shaun, David Smith, Dash Snow, Emily Sundblad, SoiL Thornton, Alix Vernet, WANTO, Lawrence Weiner, Dondi White, Martin Wong & LA II, Christopher Wool, Zephyr.
2. Alphonse Mucha e Giovanni Boldini a Palazzo dei Diamanti
Dal 22 marzo al 20 luglio 2025, Palazzo dei Diamanti a Ferrara ospiterà i capolavori di due protagonisti dell'arte europea tra Otto e Novecento: Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, straordinari cantori della bellezza e del fascino femminile.
La grande mostra monografica dedicata a Alphonse Mucha (Ivancice, 1860 – Praga, 1939), organizzata da Arthemisia e Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con la Mucha Foundation e curata da Sarah e John Mucha, racconta la biografia, il percorso artistico e i molteplici aspetti della produzione di Mucha, il quale era fermamente convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell'arte potessero favorire il progresso dell'umanità e garantire la pace e l'unione dei popoli.
Artista di origini ceche, Alphonse Mucha (Ivancice, 1860 – Praga, 1939) raggiunse fama internazionale nella Parigi fin de siècle. Oltre che pittore, disegnatore e illustratore, fu anche fotografo, scenografo, progettista d'interni creatore di gioielli e packaging designer. Le sue opere divennero presto emblematiche della nascente Art Nouveau, alla cui affermazione contribuì elaborando uno stile inconfondibile e seducente. Quando nel 1904 visitò per la prima volta gli Stati Uniti la stampa lo celebrò come «il più grande artista decorativo del mondo».... leggi il resto dell'articolo»
Anche Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931), come l'artista ceco, risiedette stabilmente a Parigi, dove si affermò come ritrattista mondano, ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale, per il suo stile unico nel ritrarre donne aggraziate ed eleganti. Le sale dell'ala Tisi di Palazzo dei Diamanti ospiteranno una significativa selezione di dipinti, disegni e incisioni dedicati al tema del ritratto e della figura femminile provenienti dal Museo Giovanni Boldini, la più importante raccolta pubblica di opere del grande maestro ferrarese, che riaprirà nel rinnovato complesso ferrarese di Palazzo Massari nel 2026.
3. Al MAMbo di Bologna a febbraio arriva Facile ironia
Paola Pivi - Have you seen me before?, 2008 Schiuma poliuretanica, piume, plastica, legno, acciaio / Polyurethane foam, feathers, plastic, wood, steel 108 x 200 x 100 cm Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Oltre 70 artisti, più di 100 opere e documenti d'archivio per ripercorrere, dagli anni Cinquanta a oggi, la storia dell'arte italiana attraverso il tema dell'ironia. Questa è la nuova proposta del MAMbo, Museo d'Arte Moderna di Bologna, la cui inaugurazione è prevista nell'ambito di di ART CITY Bologna 2025.
Bruno Munari, Piero Manzoni, Gino De Dominicis, Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto, Tomaso Binga, Mirella Bentivoglio, Adriano Spatola, Giulia Niccolai, Maurizio Cattelan, Paola Pivi, Francesco Vezzoli, sono solo alcuni dei nomi le cui opere saranno esposte, dal 6 febbraio al 7 settembre 2025, nella grande mostra collettiva Facile ironia. L'ironia nell'arte italiana tra XX e XXI secolo, che vuole ripercorrere la storia dell'arte italiana tramite il tema dell'ironia.
4. Al MAN di Nuoro il maestro del "graphic design" Giovanni Pintori
Dal 21 marzo al 15 giugno 2025 il MAN di Nuoro presenta "GIOVANNI PINTORI (1912–1999) Pubblicità come arte", a cura di Chiara Gatti e Nicoletta Osanna Cavadini, coordinamento di Rita Moro, in collaborazione con il m.a.x. museo di Chiasso.
L'esposizione mira a valorizzare la figura dell'autore sardo in una prospettiva internazionale, evidenziandone la modernità progettuale e le scelte creative. Luce, colore, composizione e invenzione costituiscono i suoi ambiti di ricerca principali, che conducono la sua grafica "alla ribalta come unicum metaforico della comunicazione", detto con le parole di Paul Rand. La mostra al MAN ripercorre l'iter personale e professionale dell'artista, mostrando il processo ideativo dal quale sono scaturiti i progetti della sua notevole carriera, che va dalla creazione di manifesti e locandine, alla corporate identity e ai logotipi per le imprese. In mostra sono esposti, organizzati con un criterio tematico–cronologico, oltre centocinquanta pezzi fra schizzi, bozzetti, disegni acquerellati, carte intestate, manifesti, pubblicazioni varie.
Le sue immagini hanno dato vita al leggendario "stile Olivetti", il suo design e la sua comunicazione hanno fatto il giro del mondo comparendo in testate blasonate come Fortune (USA, 1953, 1957), Graphic Design (Giappone, 1967), Horizon (USA, 1969).
5. Mostra estiva di Maurizio Cattelan a Palazzo della Ragione di Bergamo
Maurizio Cattelan, Ph. Lorenzo Palmieri
Maurizio Cattelan sarà il protagonista della prossima mostra al Palazzo della Ragione, dal 2018 sede estiva della GAMeC, nel cuore di Bergamo Alta, che accoglierà un'opera di recente produzione. Eccezionalmente in questa occasione, nello spirito di Pensare come una montagna (il programma biennale della GAMeC), il progetto si estenderà anche al di fuori dalle mura del Palazzo grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo, portando l'artista italiano più noto in ambito internazionale – conosciuto per il suo approccio audace e innovativo – a confrontarsi con lo spazio pubblico, con nuove produzioni allestite tra Città Alta e Città Bassa. Gli interventi saranno visibili al pubblico fino alla fine del mese di ottobre.
Redazione
Pubblicato il 03/01/2025
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