Dopo aver svelato alcune delle mostre in arrivo nel 2025, torniamo a esplorare l'agenda culturale di quest'anno, presentando cinque nuovi appuntamenti di grande rilievo che prenderanno il via nel mese di febbraio.
1. Vilhelm Hammershøi a Palazzo Roverella
Dal 22 febbraio al 29 giugno 2025 a Rovigo a Palazzo Roverella si tiene, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e curata da Paolo Bolpagni, la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), che fu il più grande pittore danese della propria epoca, uno dei geni dell'arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento.
La mostra si pone anche l'obiettivo di porre a confronto i capolavori di Hammershøi con opere di importanti artisti a lui contemporanei, con un occhio di riguardo – in tali accostamenti – all'Italia, ai Paesi scandinavi, alla Francia e al Belgio. In effetti ci sono elementi che accomunano gli appartenenti a questa poetica del silenzio, della solitudine, delle vedute cittadine deserte, dei "paesaggi dell'anima". Più di 100 opere per accompagnare il visitatore alla scoperta di una pittura misteriosa ed affascinante. Scopri di più.
2. Il Ritratto dell'Artista al Museo Civico San Domenico di Forlì
Giovanni Bellini Presentazione di Gesù al Tempio 1460, tempera su tavola Venezia, Fondazione Querini Stampalia
La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e il Museo Civico San Domenico inaugurano la stagione 2025 con un nuovo lungo viaggio tra capolavori, che ricostruisce la progressiva definizione della consapevolezza di sé dell'artista nella storia dell'arte.
Dal 22 febbraio al 29 giugno 2025 la mostra "Il Ritratto dell'Artista - Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie" presenterà al pubblico una storia in immagini offrendo una visione affascinante e articolata di uno dei temi più universali e significativi nell'arte, con opere di Giovanni Bellini, Tintoretto, Lavinia Fontana, Sofonisba Anguissola, Lotto, Pontormo, Parmigianino, Rembrandt, Tiziano, Hayez, Böcklin, De Chirico, Balla, Sironi, Bacon fino a Bill Viola e Chuck Close. Scopri di più.... leggi il resto dell'articolo»
3. "Munch. Il grido interiore" arriva a Roma
Edward Munch, Starry Night, 1922–1924 – olio su tela - 80,5x65 cm, Photo © Munchmuseet
Dall'11 febbraio fino al 2 giugno Palazzo Bonaparte ospita una monografica dedicata a Edvard Munch, con 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo. A distanza di oltre 20 anni dall'ultima mostra dedicata a Munch a Roma, approda a Palazzo Bonaparte la più grande mostra mai realizzata prima.
La mostra, curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo di Munch, racconterà tutto l'universo dell'artista, il suo percorso umano e la sua produzione, e lo farà attraverso 100 opere, tra cui una delle versioni litografiche custodite a Oslo de L'Urlo (1895), ma anche La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–19249), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901) e Danza sulla spiaggia (1904). Scopri di più.
4. La fotografia a colori che rende felici, secondo Maurizio Cattelan
Walter Chandoha, New Jersey, 1962 ©️ Walter Chandoha Archive
Di scena dal 28 febbraio al 9 giugno 2025 a Villa Medici a Roma, la mostra "Chromotherapia" vede come curatori Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé, e ripercorre la storia della fotografia a colori lungo tutto il XX secolo attraverso lo sguardo di 19 artisti. L'itinerario espositivo, articolato in 7 sezioni, ci trasporta in mondi vibranti e saturi in cui il colore colpisce la retina e mette in gioco l'intelletto.
Tra gli artisti in mostra, William Wegman (1943, Holyoke, USA) coi suoi cani trasformati in icone artistiche, Juno Calypso (1989, Londra, UK) che stravolge le convenzioni visive del cinema e della pubblicità, Arnold Odermatt (1925, Oberdorf – 2021, Stans, CH), fotografo poliziotto che documenta gli incidenti stradali, Walter Chandoha (1920, Bayonne – 2019, Annandale, USA), soprannominato "The Cat Photographer", Ouka Leele (1957-2022, Madrid), che coglie la rivoluzione culturale e sociale della Movida, e Martin Parr (1952, Epsom, UK), grande testimone dei nostri paradossi contemporanei. Scopri di più.
5. Peggy Franck per ART CITY Bologna 2025
Peggy Franck, In a Naked Room. Palazzo De' Toschi | Sala Convegni Banca di Bologna. Foto Carlo Favero
Dal 4 febbraio al 2 marzo 2025, nella Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De' Toschi apre al pubblico In a Naked Room, una mostra personale dell'artista olandese Peggy Franck (Zevenaar, 1978), a cura di Davide Ferri. Il progetto rientra nel programma di ART CITY Bologna 2025 in occasione di Arte Fiera.
Alla base del lavoro di Peggy Franck c'è il segno pittorico, fluido e volatile - un segno di pennellate libere, multidirezionali e instabili, realizzato in verticale come in orizzontale, con strumenti eterogenei, che rilanciano una trama di movimenti e gesti che percorrono la superfici e lo spazio, talvolta le pareti dello stesso, esplorandone anche le zone marginali. In a Naked Room è una mostra in cui Franck si confronta con Palazzo De' Toschi alludendo alla presenza di un corpo che ha abitato lo spazio pubblico. Scopri di più.
Redazione
Pubblicato il 14/01/2025
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