Ogni anno dal 1977, il 18 maggio si celebra l'International Museum Day. Il tema di quest'anno, "Musei per l'Educazione e la Ricerca", sottolinea il ruolo cruciale delle istituzioni culturali nel fornire un'esperienza educativa olistica. Questa giornata spinge verso un mondo più consapevole, sostenibile e inclusivo. L'iniziativa è promossa dall'ICOM (International Council of Museums), e per l'Italia dal Comitato Nazionale italiano di ICOM, che venne istituito il 17 maggio 1947, a solo sei mesi dalla costituzione dell'International Council of Museums, avvenuta nel corso della I Conferenza generale dell'UNESCO tenutasi a Parigi nel novembre 1946.
Inoltre, ogni anno, il sabato sera più vicino all'International Museum Day (ICOM), si si svolge anche la Nuit Européenne Des Musées, ed entrambe le ricorrenze quindi coincidono nella data di sabato 18 maggio, quando si rinnova anche l'appuntamento con la Notte dei Musei 2024. In questa occasione i musei statali offrono un'apertura straordinaria serale al costo simbolico di 1 euro. Alle aperture sono associati anche eventi, spettacoli e iniziative di promozione culturale, organizzati con l'apporto di tutte le arti (teatro, musica, danza, letteratura, cinema ecc.).
Sul sito del Ministero della Cultura è possibile fare una ricerca per gli eventi organizzati per la giornata di sabato che sono stati inseriti dalle varie istituzioni museali. Attenzione però, questi eventi non esauriscono la totalità delle aperture, per cui il consiglio è di verificare direttamente contattando le biglietterie dei singoli musei d'interesse.
Qui il programma per la giornata e la notte della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea.
Oltre ai musei statali e civici, altre importanti istituzione museali offrono ingressi agevolati e apertura serali straordinarie per la giornata di sabato 18 maggio.
E' il caso del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che consente l'ingresso gratuito in tutte le sue sedi: il Mart di Rovereto, la Casa d'Arte Futurista Depero e Galleria Civica Trento.
Il Mart di Rovereto in questo periodo ospita la grande mostra "Arte e Fascismo".
Da un'idea di Vittorio Sgarbi e a di cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, l'esposizione analizza i vari e complessi modi in cui il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana, utilizzando a fini propagandistici il linguaggio dell'arte.... leggi il resto dell'articolo»
Tra pittura, scultura, documenti e progetti, il percorso espositivo si snoda tra circa 400 opere di artisti e architetti come Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli, Renato Guttuso. Provenienti da collezioni pubbliche e private le opere dialogano con alcuni dei grandi capolavori del Mart e con numerosi materiali provenienti dai fondi dell'Archivio del '900.... leggi di più sulla mostra ».
Tra le aperture serali straordinarie c'è anche quella del Museo Civico San Domenico di Forlì che ospita la grande mostra dedicata al movimento pittorico noto come "Preraffaellismo". Scegliendo un orario a partire dalle 19:00, esiste anche la possibilità di ottenere l'ingresso gratuito inserendo il codice "Hera-preraffaelliti" prima di finalizzare l'acquisto (link per l'acquisto online). A tutti i clienti Hera che non riusciranno ad usufruire della promo, l'azienda garantirà comunque l'ingresso con tariffa ridotta (12 €, valido sia per acquisti online sia in cassa) che sarà riconosciuto all'ingresso semplicemente esibendo il codice cliente e una recente bolletta (cartacea o salvata sul telefono cellulare).
La mostra è dedicata a quegli artisti inglesi che diedero vita, durante l'età vittoriana (1837-1901), ad una confraternita di pittura che individuò Raffaello come punto di svolta verso il declino dell'arte italiana. Secondo loro, Raffaello aveva introdotto un'eccessiva idealizzazione e perfezione nella pittura, sacrificando la spontaneità e l'espressività. Di contro essi ammiravano la semplicità, la freschezza e l'intensità emotiva dei pittori italiani del Quattrocento, come Giotto, Botticelli e Fra Angelico, e desideravano un ritorno a una pittura più realistica e fedele alla natura, in contrasto con l'arte idealizzata e artificiale del loro tempo.
Dante Gabriel Rossetti, La vedova romana, 1874, olio su tela, Museo de Arte de Ponce / The Luis A. Ferré foundation, Inc.
In mostra circa 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli che racconteranno la storia di questo che non rappresentò un ritorno reazionario agli stili del passato, ma piuttosto un progetto visionario capace di inserire qualcosa di decisamente moderno nell'arte di quel secolo. Scopri tutti gli altri dettagli›.
A Mondovì coi Maestri del Barocco e Caravaggio
La Notte dei Musei vede anche l'iniziativa di Piemonte Musei che dalle 20:00 alle 24:00 di Sabato 18 maggio attende i visitatori con la mostra "I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio" all'Ex Chiesa di Santo Stefano di Mondovì, in provincia di Cuneo. Oltre alla possibilità di ammirare i 20 capolavori esposti dei grandi maestri del Barocco, potrete godere di musica a tema e di un dolce assaggio per deliziare il palato, al costo di soli 4€.
Caravaggio (attr.), Maddalena in Estasi, 1606 ca, olio su tela, cm 106,5x91 (dettaglio)
A Bologna con Ludovico e Annibale Carracci
Allestita nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d'Arte a Palazzo d'Accursio, l'esposizione prevede l'apertura straordinaria fino alle ore 24.00 e ingresso al costo simbolico di 1 euro dalle ore 20.00, in occasione del programma 2024 della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei.
Nucleo centrale del progetto espositivo sono due affreschi raffiguranti Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli, di Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619), e Morte di Didone, di Annibale Carracci (Bologna, 1560 - Roma, 1609), che furono eseguiti intorno al 1592 per due camini di Palazzo Lucchini, in Piazza Calderini a Bologna, poi passato alle famiglie Angelelli, Zambeccari e infine Francia Comi. Leggi di più sulla mostra.
Annibale Carracci (Bologna, 1560 - Roma, 1609), Morte di Didone, 1592 Affresco riportato su tela, cm 121 x 124 Firmato ANN. CARRACCIUS PING. Provenienza: Bologna, Palazzo Lucchini (poi Angelelli, poi Zambeccari) San Martino di Soverzano, collezione Poletti
A Modena FMAV Fondazione Modena Arti Visive
Anche FMAV Fondazione Modena Arti Visive sabato 18 maggio prevede un'apertura serale dalle 19 alle 23. Scopri di più sulle mostre visitabili in questo periodo, tra cui quella dedicata al grande fotografo Franco Fontana.
Franco Fontana. Modena dentro
A Roma il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Tra le istituzioni museali accessibili al prezzo simbolico di 1 €, a Roma ricordiamo anche il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, accessibile per l'occasione a partire dalle ore 19.00 con chiusura alle ore 22:30, che in questo periodo, oltre alla collezione permanente di strumenti musicali, ospita la mostra di Corrado Veneziano "Visse d'Arte".
Corrado Veneziano, LE VILLI, Olio su tela, cm 180 x 100 (particolare)
La mostra realizza un omaggio di Veneziano al grande Giacomo Puccini attraverso la pittura, mirando ad esaltare del compositore la forte tensione figurativa, in un dialogo con le note del pentagramma, evocando luoghi e personaggi dei suoi capolavori assoluti, tra cui Tosca, Turandot, Manon, Suor Angelica, La Fanciulla del West, Madama Butterfly (scopri di più sulla mostra).
A Prato il Centro Pecci
A Prato apertura straordinaria serale per il Centro Pecci dalle ore 21 a mezzanotte. Un'occasione per immergersi nell'arte contemporanea a un prezzo simbolico di 1€ per tutti. Ultimo ingresso: h 23.30. Fino al 30 giugno il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci: un percorso spiazzante, aperto al pubblico fino al 31 dicembre che rilegge le opere raccolte dal Centro, selezionandone oltre 50 tra le circa 1200 acquisite o donate dal 1988 a oggi. Fontana, Boetti, Warhol, Richter, Kounellis, Bonvicini, Schnabel e Fumai, questi alcuni dei grandi artisti presenti nella collezione.
Le Gallerie d'Italia
Tra i musei privati che aderiscono tradizionalmente alla Notte dei Musei ci sono le Gallerie d'Italia, polo museale di Intesa Sanpaolo, che oltre alle quattro sedi principali a Milano, Torino, Napoli e Vicenza, comprende anche la Casa Museo dell'Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo. La Galleria di Palazzo degli Alberti a Prato è visitabile tutte le domeniche e nei giorni festivi, sempre ad ingresso gratuito.
Alle Gallerie d'Italia di Milano è possibile immergersi nella collezione permanente, con percorsi che valorizzano opere dell'Ottocento e del Novecento, con i bassorilievi in gesso di Antonio Canova, la pittura lombarda dell'Ottocento, fino ai dipinti di Umberto Boccioni con il capolavoro "Tre donne". E' inoltre appena stata inaugurata la mostra dedicata a Felice Carena, dedicata a uno degli artisti più importanti e meno conosciuti del Novecento storico, a cura di Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia.
Felice Carena Estate (L'amaca), 1933 olio su tela, 156 x 200 cm Torino, GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea (inv. P/1078) Su concessione della Fondazione Torino Musei foto: Studio Fotografico Gonella 2024
A Napoli è possibile ammirare la nuova mostra Velázquez. "Un segno grandioso". In esposizione due capolavori di Diego Velázquez, l'Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista sull'isola di Patmos, provenienti dalla National Gallery di Londra. I dipinti sono affiancati ad altre due opere raffiguranti l'Immacolata Concezione: una di Paolo Finoglio, proveniente dal Museo dell'Opera Francescana di San Lorenzo Maggiore a Napoli e l'altra di Battistello Caracciolo conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.
A Torino è aperta la mostra "Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza" a cura di Lauren Johnston e in collaborazione con National Geographic. La mostra, prima retrospettiva in Europa dedicata alla fotografa, espone circa 90 fotografie e offre una panoramica sull'importante lavoro di ricerca di Cristina Mittermeier, fotografa, biologa marina e attivista che, nel corso degli anni, ha documentato la bellezza del nostro pianeta, dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione, alle diverse culture e tradizioni delle popolazioni che vivono in simbiosi con la natura.
Cristina Mittermeier, Valle dell'Omo Etiopia, 2023
A Vicenza è possibile scoprire la Caduta degli angeli ribelli, il capolavoro scultoreo del Settecento veneto, valorizzato nell'ambito del suggestivo allestimento "sotto una nuova luce". In uno spazio affiancato, di nuova concezione, il visitatore è condotto alla scoperta dell'opera attraverso nuovi strumenti come le riproduzioni tattili (per la fruizione anche a persone con disabilità visiva) ed un emozionante video immersivo.
È visitabile inoltre il percorso scientifico e didattico "Argilla. Storie di incontri", in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Padova.
Alla Casa Museo dell'Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo, che custodisce l'eclettica collezione dell'illustre aretino ideatore della Fiera Antiquaria, è possibile ammirare la nuova mostra "La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo", organizzata e promossa da Intesa Sanpaolo, Fondazione Ivan Bruschi e Fondazione CR Jesi, in sinergia con Gallerie d'Italia. L'esposizione, a cura di Marco Bazzini, prende in considerazione il periodo tra la fine della Seconda guerra mondiale e l'inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia.
Alla Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato sono esposti capolavori di Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone e una collezione di grande valore identitario per la città, come numerose opere del Cinque-Seicento di area fiorentina.
La Galleria è visitabile tutte le domeniche e nei giorni festivi, sempre ad ingresso gratuito.
Le mostre in chiusura nel weekend del 18-19 maggio
Il terzo weekend di maggio, oltre alle iniziative nazionali dedicate al mondo dei Musei, propone anche altre mostre in chiusura di grande interesse, da un inedito Schifano a Milano ai capolavori della pittura del Seicento dedicati a Santa Rosalia a Palermo.
Partiamo da Roma, dove nell'anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita dell'Impressionismo restano pochi giorni per ammirare la natura morta di Édouard Manet. L'Accademia di Francia-Villa Medici ospita in prestito dal Musée d'Orsay fino a domenica 19 maggio l'opera "Le Citron", una piccola natura morta dipinta da Édouard Manet nel 1880.
Édouard Manet, Le Citron (Il limone), 1880, olio su tela, 14 x 22 cm. Parigi, Musée d'Orsay. Lascito del conte Isaac de Camondo, 1911. © Musée d'Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
La stessa Villa Medici presenta fino a domenica la mostra "Epopee Celesti. Art Brut nella collezione Decharme", che riunisce una selezione di 180 opere della collezione di Bruno Decharme, una vera e propria panoramica sull'art brut. Il concetto di art brut è attribuito al pittore francese Jean Dubuffet (Le Havre, 1901 - Parigi, 1985) che a partire dal 1945 diede vita a una collezione di oggetti e opere realizzati da pazienti di ospedali psichiatrici, detenuti, emarginati, solitari, persone "fuori dal sistema".
Spazio alla scultura a Parma, con "Emanuele Giannelli. HUMANOID". Lo scultore, la cui opera indaga l'Uomo nel suo essere contemporaneamente primitivo e futuristico, umano e non umano, porta a Parma quaranta sculture monumentali, oltre a Mr. Arbitrium, la sua opera più conosciuta, e Totem Tooth, un'opera inedita che invita alla riflessione sulla necessità dell'uomo di ridimensionare il proprio ruolo, sia nei confronti dell'universo che lo ospita sia nei confronti della società di cui fa parte.
A Milano restano invece pochi giorni per ammirare alcune opere di Mario Schifano mai mostrate in pubblico prima. Lo Spazio Roseto propone fino a domenica 19 maggio la mostra "Mario Schifano. Compagni in un'oasi sotto il cielo stellato", a cura di Monica Schifano e Marco Meneguzzo, che per la prima volta presenta dipinti realizzati dal grande artista tra il 1966 e il 1968 e mai esposti al pubblico fino oggi.
Mario Schifano, Inevitabile viaggio a Marrakesh, 1968, smalto e spray su tela 400x400cm polittico (particolare) ©ArchivioMarioSchifano
Esposte le opere "Inevitabile viaggio a Marrakesh" a "Compagni" (bacio), del 1968, Oasi (o Palme) del 1967, Senza titolo (palma, stelle, falce e martello), 1967-68 fino a "Tutte stelle" del 1967. Tutte stelle, otto tele – mai viste, mai fotografate e mai esposte ad oggi – sono state realizzate da Mario Schifano per coprire pareti e soffitto di una stanza (un soppalco) in casa della principessa Patrizia Ruspoli a Roma. Schifano immaginò questo spazio come un luogo immersivo, completamente avvolti dalle stelle in una sensazione di movimento, di leggerezza e di esaltazione dei sensi. La mostra riproduce fedelmente quella stanza realizzata da Schifano, e i visitatori potranno entrarci e vivere le stesse emozioni circondati dalle opere. In catalogo anche l'unica foto d'epoca esistente che ritrae Patrizia Ruspoli in quella stanza, immersa fra i dipinti murali di grande impatto.
MarioSchifano, Tutte stelle (soffitto, stanza), 1967, smalto e spray su tela di 218x163,5cm ©ArchivioMarioSchifano
Da ricordare infine la grande mostra allestita a Palermo "Le estasi di Santa Rosalia. Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Preti, Luca Giordano" alla Pinacoteca di Villa Zito, dove sono esposti alcuni straordinari capolavori della storia dell'arte moderna europea dedicati alla rappresentazione della Patrona di Palermo.La storia di Santa Rosalia nasce dalla tradizione secondo cui al re normanno Ruggero II apparve una figura che gli annunciò l'arrivo in famiglia di una rosa senza spine. Così quando nacque la nipote venne chiamata Rosalia (dal latino rosa e lilium, il giglio). La ragazza, rifiutando un matrimonio imposto, lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino, vicino a Palermo. Per questo Santa Rosalia viene spesso raffigurata come una giovane eremita vestita con abito monacale, all'interno o nei pressi di una grotta, con una corona di rose in testa e il giglio in mano.
Anton van Dick, Santa Rosalia, 1625 - Museo Prado, Madrid (particolare)
Link per approfondire:
Redazione
Pubblicato il 15/05/2024
Itinerarinellarte.it