Il grande disegno intitolato 'Mustiola Dormiente' va ad arricchire 'RELIQUIÆ', la mostra che l'artista australiano ha strutturato come dialogo tra le sue opere, le preziose collezioni del Museo Diocesano, la storia ed il paesaggio dello splendido borgo toscano.
A fare gli onori di casa il Vicario generale della Diocesi Montepulciano-Chiusi-Pienza Don Antonio Canestri e la Vice Presidente del Consiglio dell'Opera della Cattedrale Sabrina Papini che hanno accolto il pubblico venuto ad ammirare l'opera .
Nel presentare l'opera Don Antonio Canestri, responsabile diocesano per l'arte e la cultura, ha spiegato come David Booker crei le sue opere a partire da un modello creato in cartone, riciclando un materiale povero e si esprima poi con una tecnica altrettanto povera come la matita, favorendo così la contemplazione e la riflessione profonda e ha elogiato la bellezza e la modernità di questa immagine di Santa Mustiola dormiente che esorta a credere nei propri sogni e ricordi.
L'artista David Booker ha poi raccontato ai presenti la storia di Mustiola e delle vicende che lo hanno ispirato nel creare le altre opere in mostra dedicate alla Santa: 'Mustiola e Lucius' e 'L'Anello di Mustiola'. Entrambe si riallacciano alla storia leggendaria del Santo Anello e di come questo sia arrivato a Chiusi, per poi rimanervi fino al del 1473 quando venne trafugato e portato a Perugia.
Il racconto agiografico descrive Mustiola come una giovane nobile che trascorse la sua vita a Roma ove fu promessa sposa di Lucius, il quale divenuto cristiano le donò l’anello in calcedonio, che già era stato il dono nuziale di San Giuseppe a Maria. Quando Lucius venne ucciso per lapidazione, Mustiola lasciò Roma, rifugiandosi a Chiusi. Non si sa se fosse già battezzata o se divenne cristiana al suo arrivo, ma è certo che la fama di Mustiola nell'aiutare i cristiani imprigionati indusse l'Imperatore Aureliano a perseguitarla. Durante la fuga, la tradizione colloca il miracolo più noto a lei attribuito quando, inseguita dai soldati e giunta davanti al Lago di Chiusi, per superarlo stende il suo mantello sulle onde, vi sale e attraversa le acque, sottraendosi agli inseguitori. Mustiola infine catturata si rifiuta di abiurare e viene torturata ed uccisa il 3 luglio del 274 d.C..
Don Antonio Canestri ha rammentato che l'iconografia del santo dormiente indica che la sua vita prosegue nella dimensione divina. L'opera 'Mustiola dormiente' rinnova questo modello iconografico semplice ma con una complessa dimensione simbolica che il disegno accurato e le ombreggiature decise di David Booker amplificano. Mustiola sagomata nel cartone, appare fragile ed eterna al tempo stesso e sembra vibrare nell'eco dell'iscrizione che l'accompagna: “Mustiola dorme: Lucius coltiva i tuoi sogni e ricordi!”. Il Vicario si è poi soffermato sui reperti archeologici presenti nel Museo della Cattedrale, elogiando la capacità dell'artista di creare opere che ci restituiscono con un linguaggio contemporaneo le storie che gli oggetti esposti nel museo raccontano. Come ad esempio nel caso dell'Urna marmorea del I° secolo esposta che ha ispirato David Booker per le opere 'Scatole di San Secondiano', 'Urna di Veriano' e 'Urna di Marcelliano' dedicate ai tre Santi Martiri protettori della Città di Tuscania.
Al termine della cerimonia l'opera è stata inserita nell'allestimento museale nella Galleria dei Codici miniati provenienti dall'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e tutto il pubblico ha potuto visitare la mostra RELIQUIAE, che per gli apprezzamenti ricevuti e la perfetta complementarietà alle preziose collezioni permanenti, verrà prorogata fino al 31 agosto 2023.
David Booker, nato a Melbourne nel 1954, si definisce 'uno scultore che fa anche disegni', usa le matite per plasmare i rapporti tra luce e ombra da cui prendono vita composizioni metafisiche in cui i materiali di scarto della vita quotidiana: cartoni, scatole, pezzi meccanici, modelli e sagome di cartone diventano i soggetti inusuali di ritratti monocromi. Esaurita la funzione, restano la forma, il vuoto, le ombre, l'idea.... leggi il resto dell'articolo»
Il Museo della Cattedrale di Chiusi ospita i reperti archeologici e le opere d'arte provenienti dalle catacombe e dalle chiese del territorio diocesano, risalenti ad un periodo che va dal II al XX secolo. Si trova nel cuore del centro storico di Chiusi, accanto alla Cattedrale di San Secondiano Martire, e comprende oltre al Campanile-torre, un suggestivo Labirinto etrusco sotterraneo.
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Video: https://youtu.be/b60z82mzAw4
Pubblicato il 04/07/2023
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