Simone Tribuiani, in arte Tribu, è un artista di Cesenatico che ha scelto di dare forma alle grandi imprese sportive, di ieri e di oggi, per mezzo dell'arte: dal basket, al calcio, al surf, fino al tennis, l'artista immortala attimi che hanno fatto la storia dello sport e che, in qualche modo, uniscono tutti noi, seguendo una passione che lo accompagna fin dalla giovane età. Dal suo vissuto personale deriva anche la scelta di utilizzare materiale di recupero proveniente dall'attività portuale come supporto per molti dei suoi dipinti.
Simone Tribuiani è infatti cresciuto vicino ai cantieri navali di Cesenatico, e quei legni che un tempo erano i suoi giochi d'infanzia, ora sono divenuti i supporti per le sue opere, aggiungendo un elemento materiale a questa trasposizione di ricordi e passioni che popolano il suo immaginario.
Simone è sempre stato affascinato dallo sport, lo ha vissuto come passione personale, ma ne riconosce anche un significato universale, in quanto esperienza sociale, e per il fascino che il gesto tecnico sportivo è capace di esercitare. Nel suo gesto, che è di creazione artistica, si riferisce ai personaggi sportivi che sono stati miti del passato e della sua infanzia, ma anche sportivi amati e ammirati nel presente: ecco quindi che spazia dalla più stretta attualità delle imprese tennistiche di Sinner, per tornare indietro ai campionissimi del calcio degli anni Sessanta, o a personaggi dell'epoca eroica dello sci, come Zeno Colò.
Per esprimere il suo concetto pittorico utilizza l'acrilico su legno, che come già ricordato è spesso legno di recupero, proveniente dagli scarti dei cantieri navali di Cesenatico, supporto che gli consente di lavorare anche su formati molto piccoli. Tribu crea così una sorta di moderne icone dedicate ai nuovi miti, forse gli unici miti che oggi sono capaci di unire diverse generazioni, e di arrivare fino ai giovanissimi, con un linguaggio che però è comprensibile e familiare anche a chi giovane non è più.
L'ultimo suo progetto, sviluppato in collaborazione con Studio d'Arte Raffaelli e Cellar Contemporary di Trento, e presentato ufficialmente nella recente edizione di ArtVerona, è la "Gazzetta del Tribu", una sorta di catalogo dall'evidente rimando sportivo, e al suo quotidiano più storico. Tra le pagine del "giornale" i suoi lavori sono presentati in riferimento ai diversi sport che lo hanno ispirato e a cui le sue opere pittoriche sono dedicate. La raccolta di questi lavori, a cui è stato il titolo di "Legends on Wood", è stata concepita come esposizione online sul sito della Cellar Contemporary, ma attraverso questa pubblicazione dal sapore giornalistico emerge in modo quanto mai tangibile la storia sportiva che sta dietro a ciascuna delle opere presentate.
Il soggetto sportivo nell'arte pittorica ha una tradizione nobilitata da grandi artisti, anche nell'epoca in cui la fotografia era già divenuta mezzo diffuso e alla portata di molti (vedi anche il nostro articolo sull'artista americano LeRoy Neiman), perché attraverso la mano dell'artista il ritratto o la trasposizione della stessa immagine fotografica divengono altro rispetto alla mera rappresentazione del personaggio o del gesto sportivo. A maggior ragione oggi, nell'epoca dominata dal digitale e dall'infinito flusso di immagini registrate con un click sullo smartphone, la pittura porta con sé la forza evocativa della sua tradizione, della materia, sia nel supporto che nel colore, la capacità di connettere, quasi come un portale, emozioni e ricordi personali e intimi ad una sfera universale di valori condivisi.
Tribuiani collabora da tempo con l'AIC - Associazione Italiana Calciatori, che premia ogni mese un calciatore votato dai calciatori professionisti di Serie A, B e C. Insieme al premio ufficiale, il vincitore riceve una speciale figurina dipinta a mano dall’artista.... leggi il resto dell'articolo»
Per maggiori informazioni su Simone Tribuiani e sulle sue opere è possibile rivolgersi alle gallerie Studio d'Arte Raffaelli e Cellar Contemporary di Trento.
Redazione
Pubblicato il 30/10/2024
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