1. La grande Grafica dal Musée de Grenoble a Padova
La mostra "Matisse, Picasso, Modigliani, Miró - Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble" è in chiusura a Palazzo Zabarella la prossima domenica, 12 gennaio 2025. Viene proposta la raccolta di arte grafica del Museo di Grenoble, la seconda più grande di Francia con quella del Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou, con ben 130 opere per 47 artisti dei principali movimenti artistici che hanno segnato la prima metà del XX secolo. Tra questi spiccano, per numero e qualità delle opere, Matisse e Picasso, ma sono tanti i grandi nomi coinvolti, come Monet, Signac, Bonnard, Modigliani, Braque, Soutine, Utrillo, Chagall, Rouault, Delaunay, Klee, Kandinsky, Arp, Miró, de Chirico, Picabia, Balthus.
Anche se le opere sono catalogabili come disegni e non come dipinti, non bisogna sottostimare l'importanza e la qualità di alcune bellissime opere esposte, e in generale della mostra nel suo complesso. Scopri di più.
2. Chagall: il suo Sogno d'amore a Conversano
Chagall. Sogno d'Amore, installation view
Chagall, già citato per la mostra padovana, è il protagonista di una significativa mostra al Polo Museale – Castello Conti Acquaviva D'Aragona di Conversano, anch'essa in chiusura la prossima domenica. Si trovano esposte oltre 100 opere attraverso cui viene raccontata tutta la vita e l'opera di uno degli artisti universalmente più noti e amati.
A cura di Dolores Duràn Ucàr, e organizzata da Arthemisia, la mostra viene arricchita anche dai tanti supporti multimediali come video, approfondimenti didattici, elementi immersivi. Sono cinque complessivamente le sezioni, di cui una dedicata ad opere uniche, con oli, gouache e disegni dove si individuano le tematiche chiave e la sua pittura espressiva e coloratissima. Completano la mostra litografie e illustrazioni tematiche. Scopri di più.
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3. La storia creativa di Gae Aulenti alla Triennale Milano
Arrivo al mare - Foto di Alessandro Saletta - DSL Studio AS
Giunge a termine domenica anche l'importante esposizione dedicata ad una delle figure più rappresentative dell'architettura e del design italiano e internazionale del secondo Novecento e dei primi anni Duemila. Gae Aulenti (1927-2012) rappresenta la prima grande mostra monografica sulla sua intera carriera, durata oltre sessant'anni, ripercorrendo in maniera sintetica, ma spettacolare, la sua storia umana e professionale, con un occhio di riguardo agli intrecci tra l'architettura e le altre arti, oltre che tra la cultura e la politica.
In mostra anche la ricostruzione di quell'Arrivo al mare che proprio in Triennale si era visto – ed era stata premiato – nel 1964, con nugoli di sagome di donne di Picasso riflessi sugli specchi, per arrivare a un frammento del piccolo aeroporto di Perugia (2007-2011), intitolato a San Francesco, con le membrature architettoniche dipinte nel rosso prediletto da Gae Aulenti, dove salutarsi per l'ultima volta. Scopri di più.
4. Henri de Toulouse-Lautrec a Parma
HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC Il Circo – Fantino Litografia – Ed. 1905 Parigi (Francia) 19 x 27 cm (cc 38 x 48 cm)
La mostra Henri de Toulouse Lautrec - Il mondo del circo e di Montmartre, già presentata al Mastio della Cittadella di Torino la scorsa primavera, è ora in chiusura anche nel secondo allestimento che l'ha vista presentata nelle sale dello storico edificio di Palazzo Dalla Rosa Prati a Parma. Organizzata da Navigare, e a cura di Joan Abellò, la mostra presenta un insieme di opere grafiche dedicate al mondo del circo, e ai famosi locali del quartiere Montmartre negli anni della Belle Époque, tra cui quelle dedicate al celebre locale Le Chat Noir, e al Divan Japonais, con 8 manifesti datati 1892-1895, realizzati per gli spettacoli della stella del cabaret Aristide Bruant. Un grande classico, sempre degno di nota. Scopri di più.
5. Antonio Ligabue al Museo Storico della Fanteria di Roma
Antonio Ligabue, Roma, Museo Storico della Fanteria (foto allestimento)
Celebri i suoi autoritratti e i dipinti di animali, anche esotici e feroci, Antonio Ligabue sta rivivendo già da un paio di anni di una grande riscoperta a livello espositivo, dopo che il bellissimo film "Volevo nascondermi", magistralmente interpretato da Elio Germano, lo ha riportato all'attenzione del grande pubblico nel 2020. Tra le numerose mostre a lui dedicate negli ultimi mesi, ed anche in queste settimane, è in chiusura domenica quella allestita nelle sale del Museo Storico della Fanteria a Roma.
"Antonio Ligabue. I misteri di una mente", prodotta da Navigare, e a cura di Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi, si propone di dare una nuova lettura della vita e dell'arte di un personaggio che visse in una dimensione personale e solitaria, dominata da una mente irrequieta e instabile. Lo fa con 74 opere datate tra la fine degli anni Venti e i primi anni Sessanta del Novecento, provenienti da tre collezioni private di Reggio Emilia, di Parma e di Roma. Spicca il numero di sculture bronzee presenti, ben 32, raffiguranti una eterogenea rappresentanza di animali, tra i quali cani, caprioli, capre, cerbiatti babbuini, leoni e pantere. Non mancani i dipinti a olio, 18, realizzati col suo stile inconfondibile, tra i quali anche un celebre autoritratto del 1957. Scopri di più.
6. Per gli amanti del grande cinema: Tutti De Sica
Galleria Modernissimo. TUTTI DE SICA regista & interprete, a cura di Gian Luca Farinelli. Foto di Lorenzo Burlando
Una divagazione dall'arte figurativa per un tuffo nella "settima arte", con la figura di un grande innovatore del cinema, Vittorio De Sica, a 50 anni dalla scomparsa, avvenuta il 13 novembre 1974. La mostra "Tutti De Sica. Regista & interprete", allestita locali della Galleria Modernissimo di Bologna a cura di Gian Luca Farinelli per la Cineteca di Bologna, realizza un itinerario che attraversa l'intera carriera di De Sica, dalla prima affermazione negli anni Trenta con Za Bum e le sue incisioni discografiche, fino al trionfo del Neorealismo con film come Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano e Umberto D.
Tutti De Sica, visitabile fino a domenica 12 gennaio, non si limita a celebrare il Maestro, ma racconta anche la sua evoluzione come regista e attore. Viene esplorato il sodalizio artistico con Cesare Zavattini, iniziato nel 1939, da cui sono nati alcuni dei suoi capolavori più celebri, e il legame ideale con Charlie Chaplin, che in una proiezione privata di Umberto D. uscì dalla sala asciugandosi le lacrime. Scopri di più.
7. Due capolavori di Gentileschi e Van Dyck a Torino
Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla collezione Corsini - in foto Michele Coppola
Domenica 12 gennaio si conclude anche il periodo di esposizione per "Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla collezione Corsini", evento organizzato per la rassegna "L'Ospite illustre" del polo museale di Intesa Sanpaolo, che quest'anno ha coinvolto le Gallerie d'Italia - Torino. In una sala dedicata del piano nobile del museo di Piazza San Carlo sono esposte le opere Madonna col Bambino dipinta a Roma da Orazio Gentileschi intorno al 1610 e la Madonna della paglia di Antoon van Dyck, realizzata a Genova tra il 1625 e il 1627. I due quadri sono due diverse interpretazioni della cosiddetta "Madonna del latte", una fortunata iconografia nata per visualizzare concretamente il ruolo di Maria come madre di Cristo e sono stati dipinti a quindici anni di distanza uno dall'altro. Scopri di più.
8. Yves Klein e Arman a Lugano
Yves Klein, Anthropométrie sans titre, (ANT 7), 1960 ca Collezione privata ©Succession Yves Klein / 2024, ProLitteris, Zürich
Un salto appena fuori dall'Italia, a Lugano, per occuparci di due grandissimi protagonisti dell'arte del Novecento: l'inventore dell'"International Klein Blue" e precursore della Body Art, Yves Klein, e il grande esponente del Nouveau Réalisme, famoso per le sue accumulazioni e gli strumenti musicali rotti e riassemblati, Arman.
La mostra "Yves Klein e Arman. Le Vide et Le Plein" parte dai concetti di Vuoto e di Pieno, entità scelte da Yves Klein e da Arman per orientare la propria azione artistica, ma che toccano anche discipline diverse, dalla fisica alla filosofia, dalla poesia all'immaginario popolare. L'allestimento, disegnato e curato da Mario Botta, accompagna il confronto tra le opere dei due artisti, presentate in due percorsi paralleli negli spazi poligonali, simili ad absidi, della Collezione Olgiati. Per Klein troviamo esposti dipinti declinati nel celebre blu, ma anche monocromi del giallo, del rosa e del bianco, fino a Monochrome or sans titre (M 59), realizzato in foglia d'oro su vetro. Per Arman troviamo le Accumulations e le Poubelles, lavori costituiti da rifiuti inscatolati in teche di plexiglass. Dai rasoi elettrici, alle lampadine di automobile (Fiat pas Lux II), dalle mani di bambole (Les mains) fino agli ingranaggi di orologi: gli oggetti più diversi si "accumulano" in contenitori di plexiglass e teche di legno in questa serie di opere. Scopri di più.
9. La Pittura Analitica di Claudio Verna al CIAC di Foligno
Claudio Verna. La profondità nella superficie (foto allestimento)
Facciamo un salto in avanti nella storia dell'arte del Novecento, con riferimento ad una delle figure chiave del movimento artistico, nato alla fine degli anni Sessanta, che ha preso il nome di "Pittura Analitica" o anche "Pittura Pittura". La mostra "Claudio Verna. La profondità nella superficie", a cura di Italo Tomassoni, ricostruisce la lunga carriera pittorica di Claudio Verna, artista nato a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1937, che fu tra coloro che individuarono nella stessa pittura l'oggetto dell'indagine della pittura, a partire dalle sue componenti fondanti (superficie, supporto, colore, segno).
Claudio Verna scheda le sue opere con la precisione analitica di un archivista. Redige per ogni quadro la scheda bibliografica tracciandone minutamente percorso e relazioni. Nella sua pittura emerge anzitutto l'assetto geometrico di ogni quadro, la forma del supporto e del margine che, invariabilmente, coincidono con una configurazione della geometria classica: il quadrato, il rettangolo, qualche volta il cerchio. Nella sua maturità espressiva, protagonista assoluto dei suoi dipinti è il colore e la sua capacità di assumere i valori massimi della saturazione e della luce. Scopri di più.
10. Scatti iconici sul tema del specchio e del riflesso alle Terme di Caracalla
Narciso. La fotografia allo specchio - foto di F. Caricchia per SSABAP
Non poteva mancare in questa rassegna un omaggio alla Fotografia d'autore, con un'esposizione, già prorogata, in chiusura domenica 12, in uno scenario unico come quello delle Terme di Caracalla.
"Narciso. La fotografia allo specchio" raccoglie 78 scatti d'autore, tra cui alcuni dedicati all'autoritratto allo specchio, suddivisi in tre sezioni, allestite in due ambienti coperti e nella natatio del monumento. Sono 35 i fotografi in mostra: Simon Annand / Eve Arnold / Gian Paolo Barbieri / Cecil Beaton / Ilse Bing / Claude Cahun / Robert Capa / Lisetta Carmi / Mat Collishaw / Bruce Davidson / Robert Doisneau / Alfred Eisenstaedt / Burt Glinn / Guido Harari / Florence Henri / Frank Horvat / David James / Richard Kalvar / Astrid Kirchherr / Hiroji Kubota / Herbert List / Giorgio Lotti / Fabio Lovino / René Maltête / Fosco Maraini / Simone Martinetto /Duane Michals / Inge Morath / Philippe Morillon / Helmut Newton / Guido Rey / Steve Schapiro / Ferdinando Scianna / Jeanloup Sieff / Wanda Wulz. Scopri di più.
Tutte le mostre in chiusura
Oltre alle 10 mostre selezionate, ci sono più di 100 eventi espositivi in chiusura tra questo e il prossimo weekend, distribuite tra gallerie d'arte e sedi espositive permanenti, in tutta Italia. Scoprili tutti seguendo questo link.
Redazione
Pubblicato il 10/01/2025
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