Ultimi giorni: le mostre da non perdere in chiusura questa settimana

Nonostante alcune proroghe a settembre, questa è la settimana che segna la chiusura della stagione espositiva cominciata in primavera e che rappresenta l'ultima occasione per visitare diverse mostre di grande interesse, che coinvolgono artisti di grande levatura o progetti curatoriali assolutamente originali. Scopri quali sono continuando a leggere.

Mimmo Rotella, Cleopatra Liz, 1963 - décollage su tela. Collezione Koelliker. Courtesy BKV Fine Art (dettaglio). Esposta a Vicenza nella mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare

Ecco una selezione di 10 mostre in chiusura entro la fine del mese, che abbiamo voluto selezionare dando spazio ad una certa varietà di linguaggi e luoghi espositivi, dall'Impressionismo alla fotografia contemporanea, da Milano a Catania, dai musei pubblici alle fondazioni private.

I. Martin Parr al Mudec di Milano 

Martin Parr al Mudec

Martin Parr, Common Sense, 1995-1999.
 © Martin Parr/Magnum Photos

Data già prorogata rispetto al primo termine previsto per il 30 giugno, domenica 28 luglio rappresenta il termine ultimo per visitare la mostra dedicata ad uno dei più influenti fotografi contemporanei al Mudec di Milano, prima che questa si sposti nella città di Bologna, dove dal 12 settembre sarà visitabile al Museo Civico Archeologico. La mostra nasce dalla collaborazione tra il Mudec-Museo delle Culture e Magnum Photos, che insieme all'artista ha curato il progetto espositivo, che raccoglie oltre 200 scatti. Ci sono tutti i suoi progetti più noti, caratterizzati dal suo originale stile documentario, capace di rappresentare la società contemporanea e le sue pieghe più contraddittorie, senza filtri e fuori dalla retorica. Scopri di più sulla mostra.

II. POP/BEAT - Italia 1960-1979 a Vicenza

Enrico Baj

Enrico Baj, Coppia, 1963, collezione privata, Courtesy Gió Marconi, Milano

Altra mostra prevista in chiusura a fine giugno e prorograta al 28 Luglio, quella allestita negli spazi della Basilica Palladiana di Vicenza fa parte di quelle esposizioni che sanno distinguersi e lasciare un segno, in questo caso per la spettacolarità delle opere selezionate dal curatore Roberto Floreani, per l'originalità del punto di vista con cui la Pop Art italiana viene ricollocata come evoluzione delle avanguardie storiche e come forma di Neo-Futurismo, e posta in parallelo all'esperienza del movimento Beat nazionale. Una mostra imperdibile per chi quel periodo storico lo ha vissuto in prima persona, ma anche per le generazioni più giovani che da quell'esperienza hanno molto da imparare, da quella voglia di innovare, e per rilanciare un'aspirazione al cambiamento e alla libertà espressiva. Continua a leggere per saperne di più e guardare il video della mostra.... leggi il resto dell'articolo»

III. Franco Fontana e Maurizio Galimberti a Brescia

Franco Fontana

Franco Fontana, ® Autostrada, 1975 XXH print 100x145

Torniamo alla fotografia per ricordare la chiusura, domenica 28 luglio, anche di due tra le mostre più significative organizzate nell'ambito dell'edizione 2024 del Brescia Photo Festival, entrambe allestite al Museo di Santa Giulia. Franco Fontana, maestro del colore, è protagonista con oltre 120 immagini realizzate dal 1961 al 2017, che suddivise in 4 sezioni, documentano la ricerca di Franco Fontana sui temi "paesaggio", "paesaggio urbano", "presenza assenza", "people", "luce americana", "frammenti", "autostrade" e "asfalti". Galimberti, maestro nell'utilizzo delle Polaroid, per dare vita a processi di scomposizione e ricomposizione delle immagini, ha tratto spunto dalle sedici fotografie che il curatore Renato Corsini riuscì a realizzare in Piazza della Loggia pochi minuti dopo l'esplosione della bomba, per creare un'installazione di 40 fotocollage di grande formato alle quali si aggiungono sei Polaroid 50x60. 
Franco Fontana, Il Colore
Maurizio Galimberti. Brescia, Piazza Loggia 1974

IV. Nari Ward a Pirelli HangarBicocca

Nari Ward

Nari Ward, Pirelli HangarBicocca, allestimento

Chiusura domenica 28 luglio anche per la restrospettiva allestita presso Pirelli HangarBicocca che raccoglie per la prima volta una selezione di opere che indaga la ricerca di Nari Ward con la performatività e i progetti incentrati sulla collaborazione. La narrazione si snoda attraverso le installazioni di grande formato che Ward realizza tra il 1996 e il 2000 per la coreografia Geography Trilogy di Ralph Lemon, e che per la prima volta da allora vengono qui presentate in un contesto espositivo. Con i suoi intrecci e giustapposizioni di elementi di recu­pero, Nari Ward allude a diversi aspetti socia­li e politici, e affronta temi relativi all'identità, alle questioni razziali, alla giustizia e al consu­mismo, creando opere d'arte toccanti, in cui si incontrano domande spirituali e concettuali. Scopri di più sulla mostra.

V. Impressionisti. L'alba della modernità

Impressionisti a Roma

PAUL LECOMTE Bateau sur la riviere Olio su tela 55 x 48 cm Collezione privata ©

Dopo la mostra su Monet a Padova, e in attesa della mostra autunnale a Torino dedicata a Berthe Morisot "Pittrice impressionista", domenica 28 luglio si chiude l'ultima delle mostre che hanno celebrato anche in Italia le ricorrenza dei 150 dalla nascita dell'Impressionismo. Ospitata dal Museo Storico della Fanteria, la mostra romana espone opere provenienti da collezioni private, circa 200 tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche e incisioni, ed è stata curata da Vincenzo Sanfo in collaborazione con Vittorio Sgarbi. Al corpo originale di opere, si è aggiunto un prestito proveniente dalla Galleria parigina Jean-François Cazeau: l'importante dipinto di Armand Guillaumin intitolato Le Pont d'Austerlitz, Quai de Seine à Paris (1873). Continua a leggere.

VI. Dai Monasteri e dai Conventi: a Catania una mostra sul patrimonio artistico proveniente da luoghi di culto

Mostra Catania

Dalle pale d'altare a dipinti su tavola di scuola antonelliana raramente esposti al pubblico, dai codici miniati e volumi antichi ai busti, uniformi storiche, arredi e paramenti sacri. Il Museo Diocesano di Catania per 3 mesi, fino al domenica 28 luglio, ha messo in mostra il patrimonio artistico proveniente da luoghi di culto dell'area etnea e confluito tra i beni dello Stato all'indomani dell'Unità d'Italia, riconducibili ai principali ordini monastici diffusi in Sicilia: basiliani, benedettini, carmelitani, domenicani, francescani, agostiniani, mercedari, paolotti e camilliani. La mostra è a ingresso gratutito. Scopri di più.

VII. La fotografa Silvia Rosi in mostra alla Collezione Maramotti

Silvia Rosi

Immagine dall'album della famiglia Ameganvi, anni Novanta / 90's, stampa Fine Art su carta Baryta

Fino al 28 luglio 2024, in occasione della XIX edizione del festival di Fotografia Europea, incentrata sul concept La natura ama nascondersi, Collezione Maramotti presenta la prima mostra personale istituzionale italiana di Silvia Rosi, dal titolo "Disintegrata". Specificamente concepita per la Collezione, l'esposizione include venti nuove opere fotografiche, alcune immagini in movimento e un nucleo di fotografie d'archivio raccolte dall'artista in Italia e principalmente in Emilia Romagna tra il 2023 e il 2024. La mostra si colloca in un progetto più ampio che cui Rosi ha percorso il territorio per raccogliere centinaia di fotografie ordinarie, scatti di album di famiglia che raccontano la quotidianità di chi, giunto dall'Africa prima del Duemila, ritraeva sé e la propria vita in contesti diversi. L'idea è la formazione di un archivio familiare delle diaspore afrodiscendenti in Italia, con la volontà di approfondire nuove possibilità di trasmissione della conoscenza visiva attraverso immagini vernacolari. Vai alla scheda della mostra.

VIII. Il Bianco nella collezione di Laura e Luigi Giordano

Bianco

SPA Spazio Per Arte. Anselm Kiefer, Cette obscure clartè qui tombe des ètoiles, 1991 1992. Tecnica mista 235 x 111 cm Foto Mattia Micheli

Fino al 31 luglio 2024 SPA | Spazio Per Arte dedica una mostra al colore bianco, con opere della collezione di Laura e Luigi Giordano che ha sede nello storico Palazzo Bellini del XV secolo, in centro ad Oleggio, in Piemonte. Wolfgang Laib, Mona Hatoum, Anne Ihmof, Robin Rhode, Trisha Baga, Vanessa Beecroft, Anselm Kiefer, Diego Marcon sono alcuni degli artisti presenti nel percorso espositivo di Bianco, una mostra che invita a "sentire con gli occhi", sfruttando la versatilità del colore bianco e delle forme visive per comunicare emozioni e idee. Bianco vuole essere una riflessione sulla natura effimera della vita, sulla purezza e sulla bellezza della semplicità. Palazzo Bellini, in pieno centro storico a Oleggio in provincia di Novara, nasce a nuova vita e diventa SPA | Spazio Per Arte, un progetto per la città che la famiglia Giordano dedica all'approfondimento e alla diffusione dei valori veicolati dall'arte contemporanea. Scopri di più sulle opere esposte.

IX. Albino Vescovi. Segno Spazio Luce

Albino Vescovi

Kaos 1992 - 93

Fino a domenica 28 luglio il Palazzo del Podestà di Castell'Arquato ospita la 
mostra antologica dedicata ad Albino Vescovi, artista, architetto e designer. Circa 20 opere pittoriche di grande formato realizzate dal 1986 a oggi, dialogano con modelli, foto e disegni della produzione architettonica degli ultimi ventotto anni, e sono affiancati da una selezione di oggetti di design. Albino Vescovi nasce a Berna nel 1965, da genitori emiliani e "[...] è, ancora oggi, una delle rare e singolari figure di artista, erede di quell'Umanesimo che studia, guarda, immagina, progetta e dà forma alle proprie opere con curiosità e sperimentazione, esplorando i diversi linguaggi artistici. [...]" (dal testo del co-curatore Giuseppe Pannini). Conosci meglio Albino Vescovi e la mostra.

X. L'Ottocento nelle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Ottocento a Bologna

Da Felice Giani a Luigi Serra. L'Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni. Foto Paolo Righi

Torniamo alla pittura, con la mostra che per la prima volta ha reso visibili al pubblico le principali opere dell'Ottocento bolognese appartenenti alle Collezioni d'arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Un centinaio di capolavori solitamente non visibili tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, incisioni e maioliche. Chiude il 28 luglio, a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni di Bologna, la mostra curata da Angelo Mazza, che presenta oltre 100 opere di circa 30 artisti, tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, incisioni e maioliche, ed è parte del progetto "La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915" promosso dal Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico del Risorgimento. Tra i dipinti più significativi esposti, una rarissima veduta bolognese di Giovanni Boldini. Scopri di più sulla mostra.

Pubblicato il 24/07/2024

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