Opere di scultura contemporanea che si relazionano con architettura e natura, o che fanno rivivere testimonianze di narrazioni su temi universali e attuali, e infine la riscoperta in ottica contemporanea di un'opera di autore ignoto che ci rimanda al manierismo di Giuseppe Arcimboldo. Una vecchia centrale del latte a Vicenza, un'antica abbazia nelle colline senesi, una rocca del '300 a Narni, in Umbria, gli Horti dell'Almo Collegio Borromeo di Pavia, sono i luoghi, insieme alla galleria Punto Sull'Arte di Varese, protagonisti del nostro viaggio nel mondo dell'arte di questa settimana.
1. Scultura Centrale a Vicenza
A Vicenza, un edifico dismesso nel 2009, l'Ex Centrale del Latte, è stato restituito a nuova vita e da alcuni giorni ospita una mostra che intende mettere in sinergia la struttura architettonica con le opere di alcuni scultori contemporanei italiani: Bertozzi & Casoni, Francesco Bocchini, Arthur Duff, Filippo La Vaccara, Chiara Lecca, Roberto Mascella, Nero/Alessandro Neretti, Adriano Persiani, Giorgia Severi, Silvia Vendramel, Willy Verginer.
Bertozzi & Casoni, Club 59, 2022, ceramica policroma. 12 x 36 x 28 cm
A ognuno di loro è stato riservato un ambiente nei quattro livelli della struttura per costruire un rapporto tra gli spazi architettonici e le loro opere. Stili e materiali molto diversi, dalla ceramica sapientemente utilizzata per "rifare il vero" da Bertozzi & Casoni, al legno di tiglio impiegato dallo scultore di Ortisei Willy Verginer, per un viaggio alla scoperta di alcune delle più interessanti espressioni artistiche contemporanee nell'ambito della scultura. La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno, dal giovedì al sabato dalle 15 alle 20 e domenica dalle 10 alle 20. Scopri di più.
2. Le sculture di Helidon Xhixha nell'Abbazia di San Galgano
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"Giubileo di Luce" all'Abbazia di San Galgano
Lo scultore italo-albanese Helidon Xhixha ha scelto l'Abbazia di San Galgano, una chiesa gotica senza tetto, immersa nel verde delle colline senesi, a Chiusdino, per presentare le sue caratteristiche sculture create con acciaio inox lucidato, forme fluide e riflettenti che entrano in dialogo con l'ambiente circostante, in questo caso tra le arcate gotiche di questo affascinante edificio, realizzando una fusione tra architettura e natura.
Al centro del progetto espositivo l'opera Luce Divina: la Croce d'Acciaio, posizionata accanto all'Abbazia, una croce in acciaio inox lucente di sette metri che riflette la luce solare, amplificandone l'intensità e creando un dialogo visivo con la spiritualità del luogo.
Completano l'esposizione le opere Baia di Luce, Reflexes, Venere e Piramide di Luce, installate tra le maestose navate dell'Abbazia. Scopri di più.
3. Daniel Spoerri a Narni
Daniel Spoerri: Cou de Poissons, 1992, Tableau-piège dalla serie "Post Sevillane" oggetti vari e tessuto su legno, cm 80x160x40
Ci spostiamo in Umbria, precisamente a Narni, alla Rocca Albornoz, per scoprire le opere di Daniel Spoerri, maestro del Nouveau Réalisme, divenuto celebre in particolare per i suoi Tableaux-pièges. La mostra, promossa dalla Fondazione Caporrella come tributo al grande artista di origini rumene scomparso il 6 novembre dello scorso anno, è stata inaugurata il 12 aprile e si concluderà proprio in occasione del primo anniversario della sua morte. In esposizione circa quaranta sculture, tra tableaux-pièges e bronzi.
Parallelamente, all'interno di Palazzo Eroli, sede del Museo della Città e del Territorio di Narni, sarà possibile godere del confronto tra il celebre Violino di Arman e l'Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio, accanto a altri protagonisti del Nouveau Réalisme, e a opere di grandi artisti come Arman, Enrico Baj, Giovanni Balderi, Agostino Bonalumi, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, César (Baldaccini), Claudio Costa, Gino Filippeschi, Edgardo Mannucci, Franco Marrocco Umberto Mastroianni, Nunzio, Arturo Pagano, Francesco Roviello, Nicola Salvatore, Paola Elisabetta Simeoni, Daniel Spoerri, Alì Traoré, Luigi Vollaro. Scopri di più.
4. Il Bianco di Lorenzo e Simona Perrone a Varese
Perrone Lorenzo e Simona - Le Parole che ho perso 2025. Libro gesso vernice acrilica lettere di grano duro e mensola di legno, 70x67x19 cm
La coppia di artisti milanesi Lorenzo e Simona Perrone, a partire dal 12 aprile, sono protagonisti alla Galleria Punto Sull'Arte di Varese con la mostra "Di Bianco e di Essenza". Gli artisti espongono sculture di grande impatto visivo ed emotivo, immergendo le sale della galleria varesina nel loro universo candido che vede come protagonista il libro.
Raccolti tra volumi destinati al macero, nelle mani dei due artisti i libri diventano l'anima di sculture che attraverso il gesso bianco e materico cristallizzano che nascondono narrazioni potentemente attuali: dalla guerra al dramma dei migranti, dalla ricerca di un significato per l'esistenza alla salvaguardia della natura. Temi attuali e millenari, personali e universali, che riemergono dalle loro sculture bianche in modo allusivo.
Simona e Lorenzo Perrone da più di vent'anni, si dedicano allo sviluppo di LibriBianchi, un'opera d'arte che esprime la loro personale ricerca artistica. Il loro obiettivo è quello di esplorare a fondo il mondo dei libri, affermando con fermezza il legame tra libro e cultura come sinonimo di civiltà. Scopri di più.
5. Horti Custos: Il Custode dell'Orto a Pavia
Horti Custos - Esposizione della scultura. Il Custode dell'Orto
Chiudiamo questa breve rassegna dedicata alla scultura, lasciando la contemporaneità per fare un salto indietro nel tempo, alla fine del XVI secolo e ad ignoto scultore lombardo. Un'opera singolare, trasposizione scultorea della poetica del pittore lombardo Giuseppe Arcimboldo. A partire dal 12 aprile, lo Spazio Extra Art degli Horti dell'Almo Collegio Borromeo di Pavia presenta al pubblico la scultura Il Custode dell'Orto, alta quasi due metri, concessa in prestito da Ernesto Della Torre Piccinelli e messa in dialogo con l'intervento pittorico permanente del pittore britannico David Tremlett presente all'interno dello spazio.
La prima collocazione certa de Il Custode dell'Orto risale al 1664, quando è documentata nel giardino della Villa del Gasletto a Monza, allora di proprietà del Conte Antonio Aliprandi. Susanna Zanuso, esperta di scultura lombarda, data la scultura tra fine Cinquecento e inizio Seicento. La scultura, che cinquecento anni fa era stata pensata per proteggere un semplice orto privato, oggi diventa simbolo del bisogno di un Custode per tutta la Terra.
Gli spazi di Horti sono un'area verde nel centro storico di Pavia, ad accesso libero e gratuito. L'opera resterà visibile fino al 21 settembre 2025. Scopri di più.
Redazione
Pubblicato il 15/04/2025
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