Jannis Kounellis

Jannis Kounellis (1936, Il Pireo, Grecia - 2017, Roma)

Tra i principali protagonisti dell'Arte Povera, Jannis Kounellis si trasferisce in Italia dalla nativa Grecia a metà degli anni Cinquanta. Le sue prime esposizioni risalgono a quando, studente dell'Accademia di Roma, lavora con la pittura realizzando grandi tele monocrome su cui campeggiano segni elementari (lettere, numeri e segnali direzionali). Fin dagli esordi la sua ricerca si inserisce in un dibattito culturale che ambisce a un rinnovamento del linguaggio visivo con il superamento della stagione artistica 'informale'.
A partire dalla metà degli anni '60, Kounellis inizia a muoversi oltre la superficie pittorica e a realizzare le sue prime installazioni che, con intensità e potenza lirica, avvolgono lo spettatore ed esprimono la frammentazione e l'alienazione della società contemporanea.
Nel corso degli anni la sua produzione rinuncerà ad inscriversi in uno stile univoco, promuovendo una pratica fondata sul riconoscimento del valore pubblico e collettivo dell'opera d'arte, nonché sull'impegno politico della figura dell'artista. Nell'arco della sua carriera ha costruito un vocabolario ibrido che respinge la presunta purezza del medium, scultoreo o pittorico, e implica l'impiego di materiali non propriamente artistici, come oggetti del quotidiano (sacchi di juta, sedie, brandine), elementi naturali (caffè, pietre, fuoco) e industriali (ferro, carbone), o organismi viventi (animali e talvolta persone), come nella celebre opera del '69 in cui presentò dodici cavalli vivi all'interno della Galleria L'Attico di Roma. Ricchi di riferimenti al mondo arcaico, alla cultura classica e alla storia dell'arte, le sue opere alludono spesso ad un senso di sintesi e unitarietà perdute.

Dagli anni Sessanta in poi Kounellis è stato tra gli artisti con maggiore influenza a livello mondiale e punto di riferimento imprescindibile per le generazioni successive. Oltre alla partecipazione alle principali rassegne internazionali, tra cui tre edizioni di documenta, Kassel e nove edizioni della Biennale di Venezia, tra le tante mostre dedicate al suo lavoro si ricordano quelle realizzate presso: Castello di Rivoli, Torino (1988); Stedelijk Museum di Amsterdam (1990-91); Galleria Tretjakov di Mosca (1991); PAC, Milano (1992); Kunsthalle di Amburgo (1995); Piazza Plebiscito a Napoli (1995); Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1996);  MNBA, Buenos Aires (2000); la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma (2002); Museo d'arte contemporanea Donna Regina di Napoli (2006); Neue Nationalgalerie, Berlino (2007); Musée d'Orsay, Parigi (2007); Galleria Fumagalli e Museo Adriano Bernareggi di Bergamo (2009); Galleria Vannucci di Pistoia (2010); Today Art Museum, Beijing (2011); Musée de la Monnaie di Parigi (2016); Museo della scultura contemporanea di Matera (2016); Forte di Belvedere di Firenze (2017); Fondazione Prada di Venezia (2019); Walker Art Center, Minneapolis (2022),

Last update: March 13, 2024

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