Triennale Milano presenta la prima grande mostra monografica sulla figura di Gae Aulenti

La mostra su Gae Aulenti, una delle figure più emblematiche dell'architettura e del design italiano del secondo Novecento, ha aperto i battenti nelle sale di Triennale Milano, pronta ad accogliere i visitatori in un viaggio unico attraverso il tempo e lo spazio, raccontando la storia di una donna il cui talento ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'architettura.

Gae Aulenti, © Cesare Colombo

L'esposizione, curata da Giovanni Agosti, Nina Artioli e Nina Bassoli, è stata concepita non solo come una semplice raccolta di disegni, progetti, prototipi e fotografie, ma come un'esperienza immersiva. Il progetto di allestimento, realizzato dallo studio Tspoon, ha ricreato in grandezza naturale segmenti dei lavori di Gae Aulenti, offrendo al visitatore una sequenza di ambienti da esplorare, che si incastrano l'uno nell'altro senza soluzione di continuità. La mostra resterà allestita fino al 12 gennaio 2025.

La Triennale Milano è stata una costante nella carriera di Gae Aulenti, dal suo debutto negli anni Cinquanta fino al 16 ottobre 2012, quando vi si recò per ricevere la Medaglia d'Oro alla carriera. La mostra, dunque, non è solo un omaggio alla sua opera, ma un ritorno alle origini, un viaggio nella memoria di un'istituzione che l'ha vista crescere e affermarsi.

Nata il 4 dicembre 1927 a Palazzolo dello Stella, Gae Aulenti si laureò in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1954. La sua carriera è stata caratterizzata da una straordinaria versatilità, che le ha permesso di spaziare dall'architettura al design, dalla scenografia all'allestimento di mostre e musei. Tra le sue opere più celebri si annoverano il Museo d'Orsay a Parigi e la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia.

In mostra, i visitatori possono iniziare il loro percorso dall'euforia degli anni Sessanta con la ricostruzione dell'Arrivo al mare, presentato alla Triennale nel 1964, per poi passare a un frammento del piccolo aeroporto di Perugia, intitolato a San Francesco, con le sue membrature architettoniche dipinte nel rosso prediletto da Gae Aulenti.

Arrivo al mare, 1964

Arrivo al mare, foto Alessandro Saletta

Le parole di Gae Aulenti risuonano nelle sale come un eco della sua visione. "L'architettura è un dialogo continuo tra l'uomo e il suo ambiente" (Gae Aulenti, in "Architettura e Spazio", 1982), una frase che sottolinea l'interconnessione tra l'uomo e gli spazi che abita, un tema ricorrente nel suo lavoro. E ancora, "Non ho mai seguito le mode, preferisco un pensiero indipendente" (Gae Aulenti, in "Intervista a Gae Aulenti", Domus, 1991), che riflette la sua capacità di andare oltre le tendenze del momento, creando opere senza tempo.

L'esposizione è accompagnata da una serie di prodotti editoriali editi da Electa, tra cui una guida che illustra gli spazi e i progetti della mostra, un mazzo di carte concepito come una mappa delle relazioni di Gae Aulenti, e un catalogo, la cui uscita è prevista per l'autunno, che aspira a trasformare la cronaca della sua vita in storia.... leggi il resto dell'articolo»

La mostra è sostenuta da numerosi partner, tra cui Regione Umbria, Camera di Commercio dell'Umbria e Martinelli Luce, con i partner tecnici iGuzzini e media partner IGP Decaux. Un viaggio nella vita e nel lavoro di Gae Aulenti, che non mancherà di affascinare e ispirare chiunque varchi le soglie della Triennale Milano.

Pubblicato il 22/05/2024

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