Concerto di Natale dei Solisti Veneti

Lunedì 19 dicembre 2022 alle 20.45 l’appuntamento è a Padova nella Chiesa degli Eremitani (uno degli otto siti consacrati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità per i loro affreschi trecenteschi) per il concerto natalizio dei Solisti Veneti.
Ad affiancare la celebre orchestra, diretta dal Maestro Giuliano Carella, quest’anno il soprano Fiorenza Cedolins, voce tra le più applaudite nel panorama lirico mondiale. Dopo il debutto nel 1993 al Teatro Carlo Felice di Genova in Cavalleria Rusticana di Mascagni, la rapida ascesa che la porta ad esibirsi in tutto il mondo nei ruoli principali di numerose opere liriche sotto la direzione dei più grandi direttori d’orchestra come Zubin Mehta, Lorin Maazel, Riccardo Chailly a Daniel Oren, per citarne solo alcuni. Nel 1996 ha vinto il concorso internazionale “Luciano Pavarotti Voice Competition”, esibendosi col grande Tenore in Tosca al Teatro dell’Opera di Philadelphia. É inoltre vincitrice per ben due volte (unica nella storia) dell’ambito Premio "Opera Award - migliore Soprano". È fondatrice e Direttrice artistica della SOI Scuola dell’Opera Italiana.
Nel 2021 è stata insignita del Premio Puccini di Torre del Lago, tra i massimi riconoscimenti a livello mondiale per l’interpretazione pucciniana.

Racconta il Maestro Carella: “Ho diretto per la prima volta Fiorenza Cedolins nel 2006 al Teatro del Giglio di Lucca e al Verdi di Firenze e da subito è nata un’ottima intesa artistica che ci ha portato a collaborare spesso in Italia e all’estero. Le sue doti vocali sono straordinarie e sbalorditiva la sua capacità di passare dal Verismo di Puccini al Barocco di Vivaldi”.

I Solisti Veneti propongono un concerto evocativo che trasporterà il pubblico nella tanto amata atmosfera natalizia, affidandone il cantato a Cedolins e scegliendo tra i brani in programma alcuni classici di repertorio e alcune perle rare dei grandi compositori come Haendel, Scarlatti, Vivaldi, Mozart e Purcell.
Un programma arioso e festoso ma niente affatto scontato. A partire dall’Ouverture del “Messiah” firmata da Haendel dove le suggestioni di una poderosa eloquenza sonora si sviluppano in un elaborato tema fugato.
È poi la volta di Scarlatti, compositore e clavicembalista, del quale verrà proposta “Già il sole del Gange” per soprano e archi. Indimenticabili le interpretazioni di Pavarotti, Beniamino Gigli e José Carreras, solo per citare alcune grandi star della lirica che si sono cimentati col sole “che sfavilla e ingemma”.
Sempre di Scarlatti anche il brano successivo “Le violette” per soprano e archi, soave aria di rara bellezza e ascolto. Il programma procede nel solco dei grandi classici del Settecento per soprano e archi: Vivaldi, da "Il Giustino" - Vedrò con mio diletto e da “Bajazet” - Sposa son disprezzata; Haendel, da "Giulio Cesare" - Piangerò la sorte mia; la struggente Dido’s lament da “Dido and Aeneas” di Purcell.
Intramezzano le varie arie per soprano altre due composizioni per orchestra sola, la prima del giovane Mozart con la sua “Sinfonia n. 1 in mi bemolle maggiore K 16” scritta alla strabiliante età di 8 anni, la seconda con il virtuosistico “Concerto in re maggiore RV 562” per violino, due oboi, due corni e archi scritto "per la Solennità di San Lorenzo", capolavoro del colore strumentale di cui Vivaldi è stato indiscutibilmente il primo grande Maestro.
Immancabili nel finale i brani sacri per soprano e orchestra dedicati al Natale come Adeste fideles, “Panis angelicus” di Franck e “Minuit, chrétiens!” di Adam a suggello di un concerto dal sicuro impatto emotivo.