Velázquez in Italia. Dove ammirarlo tra mostre temporanee e musei

Diego Rodríguez de Silva y Velázquez, noto come Diego Velázquez, è stato l'artista più importante alla corte di Re Filippo IV, tra i più grandi in assoluto dell'epoca barocca e straordinario ritrattista. In questo periodo in Italia è possibile ammirare alcuni suoi capolavori grazie a prestiti da prestigiosi musei europei.

Diego Velázquez (1599-1660), Donna in cucina con cena in Emmaus , c.1617-1618. © National Gallery of Ireland.

Pittore tra i più talentuosi di tutti i tempi, Velázquez (6 giugno 1599, Siviglia - 6 agosto 1660, Madrid) fu un artista internazionale, e visitò Roma ben due volte nel corso della vita e come Rubens ebbe un rapporto privilegiato con Roma e l'Italia. Il primo suo viaggio in Italia risale agli anni tra il 1629 e il 1631, quando vi trascorse un anno e mezzo con l'intento di vedere e studiare le opere d'arte presenti nel paese. Fece poi ritorno in Italia anche nel 1649.

Il quegli anni è ben noto che l'evoluzione della pittura fu rivoluzionata da Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610), fin da quando le sue prime tele furono svelate al pubblico, dando vita al fenomeno del caravaggismo, che nel giro di pochi anni divenne di portata europea, influenzando pittori fiamminghi, olandesi, francesi e spagnoli.

Anche per Diego Velázquez il legame a distanza con Caravaggio fu forte e oggi rivive a Roma, alla Galleria Borghese fino al 23 giugno, grazie al prestito eccezionale di Donna in cucina con Cena in Emmaus proveniente dalla collezione permanente della National Gallery of Ireland di Dublino, allestito nella stessa sala dei dipinti di Caravaggio. L'iniziativa realizza dunque un'occasione preziosa di approfondire questo intenso dialogo culturale tra Maestri.

Anche Napoli è in questi giorni sede di un'importante evento espositivo dedicato al grande pittore spagnolo, grazie all'iniziativa di Gallerie d'Italia, museo di Intesa Sanpaolo. Fino al 14 luglio 2024 è infatti possibile ammirare due capolavori di Diego Velázquez provenienti dalla National Gallery di Londra. Si tratta di Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista sull'isola di Patmos. Per l'occasione di "Velázquez. Un segno grandioso", i due dipinti di Velázquez sono esposti affiancati da altri due dipinti raffiguranti l'Immacolata Concezione, di Paolo Finoglio, proveniente dal convento francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli e di Battistello Caracciolo conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.

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L'arrivo delle opere dalla National Gallery di Londra è avvenuto in occasione della mostra londinese 'The Last Caravaggio' dov'è protagonista l'opera Il Martirio di sant'Orsola in prestito da Intesa Sanpaolo.

Diego Velázquez nei musei italiani

Al di fuori delle esposizioni temporanee, in Italia sono presenti alcuni capolavori di Velázquez in prestigiosi musei italiani, a partire dalla Galleria degli Uffizi (guarda il video). La collezione degli Uffizi comprende un suo autoritratto del 1643. Il dipinto ha richiesto un attento restauro dopo che fu danneggiato in occasione dell'alluvione del 1966. Altra opera di Velázquez presente nella collezione degli Uffizi è L'Acquaiolo di Siviglia, databile al 1618-19, anteriore quindi alla versione conservata nel Victoria and Albert Museum di Londra.

Altra opera di Velázquez presente in Italia è il Ritratto di Juan de Córdoba del 1650, appartenente alla collezione dei Musei Capitolini. Noto come Ritratto d'uomo, riferito fin dalle prime guide della Pinacoteca Capitolina a Diego Velázquez, il soggetto del dipinto è stato attribuito con certezza solo dopo studi recenti.... leggi il resto dell'articolo»

Ritratto di Velázquez ai Musei Capitolini

Diego Velázquez, Ritratto di Juan de Córdoba, collezione dei Musei Capitolini (dettaglio)

Velázquez è presente ancora a Roma nella collezione del Casino dell'Aurora Pallavicini, una delle più importanti raccolte romane ospitata nel Palazzo Pallavicini Rospigliosi, e col pezzo più importante dell'intera collezione della Galleria Doria Pamphilj, il Ritratto di papa Innocenzo X Pamphilj, assoluto capolavoro della ritrattistica del XVII secolo. Velázquez l'eseguì probabilmente fra la fine del 1649 e il gennaio del 1650, in un momento di grandi cambiamenti politici internazionali, quando, dopo la pace di Vestfalia (1648), il papato si riavvicinava alla Spagna asburgica, abbandonando la linea filofrancese.

Ritratto di papa Innocenzo X Pamphilj

Diego Velázquez, Ritratto di papa Innocenzo X Pamphilj, (1650 ca). Olio su tela, 141 × 119 cm - Galleria Doria Pamphilj, Roma

Anche Modena, con la sua Galleria Estense, può vantare un ritratto di Diego Velázquez in collezione. Si tratta del Ritratto di Francesco I d'Este, un olio su tela datato 1638-39. Il dipinto rappresenta il duca di Modena, Francesco I d'Este, ed è stato realizzato nel periodo in cui il duca era in visita alla casa reale di Spagna, occasione in cui il sovrano conferì al duca l'onorificenza del toson d'oro che compare nel ritratto. Il ritratto può vantare un'esposizione al Metropolitan Museum of Art di New York, dal 16 aprile al 14 luglio 2013. 

Non direttamente attribuito al maestro spagnolo il dipinto conservato alla Galleria nazionale della Puglia "Girolamo e Rosaria Devanna", pinacoteca con sede nel palazzo Sylos-Calò a Bitonto. Qui si trova il dipinto "Ritratto d'uomo con baffi e pizzetto", dalla datazione incerta, tra il 1640 e il 1660, riconducibile all'area culturale e artisitica legata alla figura di Diego Velázquez (maniera). Un'iscrizione apposta sulla tela originale (rimossa) recava il nome del personaggio raffigurato, di nazionalita' spagnola (com. or. Devanna Girolamo).


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Pubblicato il 28/04/2024

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