Il Futurismo e il suo retaggio: 4 mostre attuali e una in arrivo per comprenderlo meglio

Il Futurismo, con la sua fervida celebrazione della modernità, della velocità e della dinamicità, si erge, tra le avanguardie del Novecento, come uno dei movimenti più influenti ridefinendo radicalmente il concetto stesso di arte e anticipando molte delle tematiche e delle tecniche che avrebbero caratterizzato l'evoluzione artistica in tutto il Novecento.

Nonostante il valore artistico del Futurismo sia stato oscurato per anni per essere stato apparentato con il Fascismo, la sua rivalutazione critica a partire dal dopoguerra ha permesso di apprezzare nuovamente la sua innovativa esplorazione delle tematiche della modernità e della velocità, evidenziando la complessità e l'importanza di questo movimento nell'ambito dell'arte del Novecento. Scopriamo alcune mostre di recente inaugurazione o che verranno aperte al pubblico nei prossimi mesi che consentono di approfondire diversi aspetti di questa straordinaria stagione artistica.

Arte e Fascismo al Mart di Rovereto

Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ha di recente inaugurato la grande mostra "Arte e Fascismo". La mostra analizza i vari e complessi modi in cui il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana, utilizzando a fini propagandistici i linguaggi dell'arte e dell'architettura. Tra pittura, scultura, documenti e progetti, il percorso espositivo si snoda tra circa 400 opere di artisti e architetti come Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli, Renato Guttuso. Provenienti da collezioni pubbliche e private le opere dialogano con alcuni dei grandi capolavori del Mart e con numerosi materiali provenienti dai fondi dell'Archivio del '900.

Nel percorso espositivo, diviso in otto sezioni tematiche, uno spazio importante è dedicato al Futurismo, che col fascismo condivide lo slancio interventista e rivoluzionario. I rapporti di Mussolini con Marinetti e il movimento futurista sono complessi e non sempre lineari, tra allontanamenti e ritorni, ammirazione e distacco. Fascismo e Futurismo condividono il mito dell'azione, l'interventismo, l'estetica della guerra e dei mezzi meccanici, in particolare gli aeroplani, il fascino della scienza e della tecnica. Negli anni Trenta, gli aeropittori e gli artisti della seconda stagione del movimento fanno proprie le esigenze propagandistiche del regime, celebrandone gli ideali e coniando addirittura il termine "futurfascismo". Tuttavia, l'avanguardia non riesce a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella politica culturale del ventennio, come si può capire dalla quantità modesta di opere futuriste entrate a far parte delle collezioni pubbliche e dal limitato coinvolgimento di artisti quali Prampolini, Balla e Depero nelle grandi committenze statali.

Arte e Fascismo

Adolfo Wildt, Dux, 1923, Collezione privata

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Ricordiamo che con il biglietto di ingresso al Mart, è possibile visitare anche la Casa d'Arte Futurista Deperol'unico museo fondato da un futurista - lo stesso Depero, nel 1957.  Sabato 18 maggio inoltre, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, il Mart consente l'ingresso gratuito in tutte le sue sedi. Oltre alle due sedi di Rovereto del Mart fa parte anche la Galleria Civica Trento.

Tullio Crali. Uno dei maestri dell'aeropittura in mostra a Gorizia

Fino al 29 Settembre 2024 viene presentata, presso il monastero di Santa Chiara di Gorizia, la mostra dal titolo "Tullio Crali. Una vita per il Futurismo", interamente dedicata a Tullio Crali (Igalo, Dalmazia, 1910 – Milano 2000), uno dei protagonisti del secondo futurismo e tra i massimi esponenti dell'aeropittura. L'esposizione, che fa parte di una serie di iniziative del percorso "GO!2025" per l'avvicinamento della città verso la nomina di Capitale Europea della Cultura per il 2025, rappresenta la più grande esposizione mai dedicata a Crali in Friuli-Venezia Giulia.

Gli artisti che si espressero in questa forma d'arte erano ispirati dalla tecnologia emergente dell'aviazione e dalla velocità dei progressi tecnologici del loro tempo. Questo movimento si caratterizzava per la rappresentazione di paesaggi urbani, paesaggi visti dall'alto, e vedute di città o campagne viste da un punto di vista simile a quello di un aereo in volo. Gli artisti cercavano di catturare la sensazione di movimento, dinamismo e velocità attraverso l'uso di linee diagonali, prospettive insolite e colori vivaci.... leggi il resto dell'articolo»

Questa mostra si distingue anche per la presenza di opere del periodo compreso tra il 1919 e il 1929, un decennio cruciale in cui nacque e si sviluppò il Futurismo Giuliano. I visitatori avranno l'opportunità di ammirare dipinti, disegni e foto di importanti autori come Čargo, Carmelich, Černigoj, Claris, Cossar, Demanins, Dolfi, Farfa, Fattorello, Mix, Pilon, Pocarini, Sanzin, Spazzapan, Stepancic, Vucetich e Wulz. Alcune di queste opere, ancora poco conosciute dal grande pubblico, formano un archivio significativo che evidenzia l'importanza di questi artisti nel contesto del Futurismo regionale e nazionale. Scopri di più sulla mostra.

Il Futurismo nell'arte della pubblicità in mostra a Treviso

Parte di un progetto concepito in due parti, la mostra "Futurismo di carta - Immaginare l'universo con l'arte della pubblicità" resterà allestita al Museo Nazionale Collezione Salce fino al 30 giugno, "Futurismo di carta", parte seconda, con il sottotitolo "Immaginare l'universo con l'arte della pubblicità". La mostra è dedicata agli anni che precedono il secondo conflitto mondiale, quando, tra il 1930 e il 1940, il futurismo raggiunge l'apice del suo sviluppo, con l'aeropittura che, trasposta in grafica, esalta il volo e le imprese aviatorie, la vista dall'alto per riplasmarsi nell'avvicinamento al surrealismo.

Sono gli anni in cui le cronache enfatizzano le imprese solitarie di aviatori italiani, i nuovi eroi popolari. Dagli anni venti le ali italiane battono record di velocità, distanza, altezza e diventano testimonianza dello stato nuovo, protagonista della scena mondiale. La propaganda del regime fascista catalizza l'orgoglio nazionale.

E' rimasto nella storia il raid Roma-Tokyo in cui Arturo Ferrarin realizzò un volo da 18mila chilometri, 109 ore di volo da Roma fino a Tokyo, che si concluse il 31 maggio di quell'anno, dopo tre mesi di spedizione. Negli anni Trenta ricordiamo la data del 27 agosto 1933, quando il Tenente Tito Falconi conquistò, su un Ca.113, il primato di volo rovescio percorrendo a testa in giù la distanza di ben 420 Km da St. Louis a Chicago.  Qualche anno più tardi, negli anni 1937-39, il SIAI-Marchetti S.M.79 Sparviero, un trimotore ad ala bassa multiruolo, inizialmente progettato come aereo da trasporto civile veloce, stabilì 26 record mondiali e fu per un certo periodo il più veloce bombardiere medio del mondo. 

Crociera aerea

Umberto di Lazzaro, Crociera Aerea, 1933

Lo "spirulare" su città e campagne affascina e coinvolge anche artisti che, come Depero - che a Rovereto era cresciuto accanto al pioniere dell'aviazione Gianni Caproni – vogliono provare l'esperienza del volo, per ricavarne visioni nuove e rinnovare la visione del mondo. Di conseguenza aumenta il numero di manifesti incentrati sul tema del volo e delle manifestazioni aeronautiche. La mostra, accanto a creazioni di Di Lazzaro, Martinati, Garretto, propone anche il "Manifesto per l'esposizione aeronautica italiana", opera del 1934 dell'unica artista donna presente in mostra, Carla Albini. Continua a leggere.

Futurismi Contemporanei. Scultura da Boccioni al contemporaneo in mostra a Venezia

La mostra "Futurismi Contemporanei. Oltre I confini del temposi inserisce nel fitto programma di attività ideate dalla Fondazione Donà dalle Rose stessa in seno al Programma Eventi del Padiglione della Repubblica del Camerun alla Biennale Arte di Venezia 2024. Ospitata a Palazzo Donà dalle Rose, tra le antiche sale del Portego e il Giardino segreto, l'esposizione punta i riflettori su una serie di sculture di Boccioni oltre che su opere di artisti contemporanei, improntate a un futurismo eterno, tra cui Luigi Citarrella, Alessia Forconi, Massimo Giacon, Alessandro Guerriero, Marco Manicardi, Fulvio Merolli, Rosa Mundi, Giuseppe Negro, Studio Superego, Elia Alunni Tullini.

Umberto Boccioni

Umberto Boccioni, Antigrazioso

Ricordiamo che Umberto Boccioni (Reggio Calabria 1882 – Verona 1916) contribuì al Futurismo anche come teorico, sviluppando i concetti di "dinamismo" e di "simultaneità", e dopo avere firmato nel 1910 il "Manifesto della pittura futurista" (insieme a Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Filippo Tommaso Marinetti) e anche il "Manifesto tecnico della pittura futurista", nel 1911 comincia a dedicarsi alla scultura e fu autore l'anno successivo del "Manifesto tecnico della scultura futurista", dove scrisse, tra l'altro "Lo scultore può utilizzare venti o più materiali diversi in un'unica opera, purché l'emozione plastica lo richieda. Ecco una piccola parte di questa scelta di materiali: vetro, legno, cartone, cemento, crine di cavallo, pelle, tessuto, specchi, luce elettrica, ecc.". Scopri di più sulla mostra.

Da Boccioni a Martini. L'arte nelle Venezie in mostra a Monfalcone

Alla Galleria Comunale di Monfalcone nei prossimi mesi andrà in mostra l'arte negli anni di Ungaretti sul Carso con i Maestri di Ca' Pesaro proposti in dialogo con artisti di oggi. La mostra "Da Boccioni a Martini. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso" nasce come iniziativa parallela rispetto a quella che si aprirà, nelle stesse date, dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025, a Gorizia, completando quindi in questo modo il vasto progetto ideato e curato da Marco Goldin, ed è per questo motivo che il catalogo sarà unico.

Negli anni dieci del Novecento a Ca' Pesaro, il luogo primo dell'avanguardia italiana, si celebravano le mostre, dirette da Nino Barbantini, in cui confluivano autori veneti, trentini e anche dell'attuale Friuli Venezia Giulia, oltre a "ospiti" esterni del calibro di Boccioni e Casorati.

L'esposizione ospitata nelle sale della Galleria comunale d'arte contemporanea di Monfalcone, con una cinquantina di opere, attinge a quella grande storia, partendo dalle figure straordinarie di Umberto Boccioni, che nella mostra estiva del 1910 a Ca' Pesaro era presente con 42 opere, e di Felice Casorati, che soprattutto nella mostra capesarina del 1913 fece la parte del leone, con 41 opere. Boccioni e Casorati saranno quindi il necessario punto di partenza della rassegna a Monfalcone.

A seguire, un panorama fatto di altri artisti importantissimi che hanno reso in quel decennio la pittura nelle Venezie la più avanzata d'Italia. Ovviamente dai due capofila, Gino Rossi con i suoi quadri e Arturo Martini con le sue sculture. Ma poi altri nomi di rilievo, come Umberto Moggioli e Pio Semeghini, Ubaldo Oppi e Nino Springolo, Mario Cavaglieri e Teodoro Wolf Ferrari solo per dire di alcuni. Continua a leggere.


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Pubblicato il 08/05/2024

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