La nostra idea di arte pubblica e di arte in generale è naturalmente legata a monumenti e manufatti antici, rinascimentali o barocchi, di cui l'Italia è ricca più di ogni altro luogo al mondo. Non va dimenticato però che tutta l'arte nel suo tempo è stata contemporanea, e nessuna forma d'arte ci è più vicina di quella creata nel nostro tempo.
Ecco 10 luoghi pubblici dove è possibile ammirare capolavori d'arte contemporanea in modo libero e gratuito. Potrebbero essere vicini a casa nostra o dove trascorriamo le vacanze, o semplicemente meritano un viaggio per essere ammirate!
1. La colata di cemento più bella del mondo, il Grande Cretto di Alberto Burri
Il Grande Cretto di Gibellina di Alberto Burri ricostruisce simbolicamente la città di Gibellina in Sicilia in provincia di Trapani, interamente distrutta dal terribile terremoto che il 15 gennaio 1968, provocò 1150 vittime, 98.000 senzatetto e sei paesi distrutti nella valle del Belice, in provincia di Trapani in Sicilia. Secondo il sindaco di allora, Ludovico Corrao, "Solo la bellezza può salvare dal dolore della perdita" e fu così che convocò diversi artisti di fama internazionale come Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Pietro Consagra e Alberto Burri.
Burri, che a Gibellina Nuova non volle intervenire, si commosse davanti alla devastazione provocata dal terremoto e propose di coprire le macerie del paese distrutto, mantenendone l'impianto urbanistico, con un'immensa colata di cemento bianco, come un sudario che restasse a perenne ricordo.
Un grande sudario in cemento e detriti i cui vicoli bianchi, simili a delle prodonde ferite del terreno, sono gli stessi del centro storico di Gibellina prima del terremoto, a eterno memento di sofferenza che Burri ha trasformato in luogo di poesia, silenzio e meditazione.
Boobax, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons (dettaglio)
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2. Lo spazio oltre la tela di Lucio Fontana in dieci opere al Cimitero Monumentale di Milano
Dal 1928 al 1959, trent'anni di opere descrivono i mutamenti stilistici del grande artista.
Dalla 'Madonna Mapelli' del 1928, una delle prime opere realizzate al suo arrivo a Milano, ed in cui è ancora visibile l'influenza di Adolfo Wildt, all'emblema dello stile di Lucio Fontana visibile nella forma non finita e dalla fluidità del monumento realizzato per la famiglia Chinelli. Un percorso di circa 40 minuti attraverso il cimitero munumentale, vero e proprio museo a cielo aperto della città meneghina, e una decina di monumenti funebri progettati da Lucio Fontana.
Lucio Fontana, monumento realizzato per la famiglia Chinelli - Copyright © Comune di Milano
3. Parco di sculture di Beverly Pepper, Todi
Il Beverly Pepper Park a Todi rappresenta il primo parco monotematico di scultura contemporanea in Umbria e il primo dell'artista americana nel mondo.
Il Parco offre un percorso di 20 sculture ideate, restaurate per l'occasione e donate dall'artista e immerso nel verde tra le mura medievali della città che collega il Tempio di Santa Maria della Consolazione di Donato Bramante con il centro storico.
Si tratta di opere monumentali create con materiali differenti (ferro, acciaio inox, pietra) che raccontano la carriera dell'artista americana dal 1960 agli anni 2000.
"Un capolavoro che include altri capolavori" è stato così definito.
"È con immensa gioia che guardo a questo progetto per Todi, una nuova energia per la città che sposa la sua storia con il mio percorso di artista, impegnata da sempre nei progetti di Land Art a creare un legame vitale tra le sculture ed il contesto naturalistico. Arte e natura che stimolano l'uomo in una ricerca interiore che tende all'infinito". Beverly Pepper.
Beverly Pepper Todi Columns, 1979 – 2019 Acciaio cor-ten (ca 12 m ogni colonna) Parco di Beverly Pepper, Todi (foto George Tatge) © Beverly Pepper. All rights reserved
4. Una passeggiata tra i maestri dell'arte contemporanea a Cosenza - Museo all'Aperto Bilotti
Sedici maestri per trenta opere collocate lungo un percorso di 1,2 km nella via principale di Cosenza. Una passeggiata tra i grandi maestri dell'arte contemporanea realizzata grazie alle donazioni dei mecenati cosentini Carlo ed Enzo Bilotti : capolavori di Giorgio de Chirico, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Amedeo Modigliani, Emilio Greco, Alba Gonzales, Amedeo Modigliani, Antonietta Raphael Mafai, Arturo Martini, Pericle Fazzini, Giuseppe Gallo, Umberto Mastroianni, Giacomo Manzù, Giò Pomodoro, Mario Sironi, Sasha Sosno.
5. Arte e natura si fondono nel Parco Artistico del Pollino
Nel Parco nazionale del Pollino, area protetta tra Basilicata e Calabria, l'arte si fonde con l'ambiente grazie all'intervento diretto degli artisti stessi, che creano installazioni site specific per questi magici luoghi che diventano un eccezionale itinerario espositivo a cielo aperto.
Anish Kapoor, Carsten Höller, Giuseppe Penone, Claudia Losi, Anni Rapinoja, Nils-Udo e Mario Brunello, sono artisti che esprimono, ognuno con la propria sensibilità, un nuovo modo di guardare il territorio fuori dagli schemi della rappresentazione e della raffigurazione.
Arte, opera d'arte e artista si ripensano dal punto di vista concettuale a partire dal confronto diretto con l'ambiente che, superata la dimensione fisico-naturalistica del territorio, diventa spazio dialogico da rileggere e risemantizzare nei termini del linguaggio dell'arte.
6. Il tutto scorre dell'arte a Respirart in val di Fiemme
Immerso nello splendido scenario del Patrimonio Unesco delle Dolomiti, RespirArt si trova in Val di Fiemme a Pampeago, a 2200 m s.l.m. è il parco d'arte più alto del mondo.
Nasce grazie alla collaborazione tra la giornalista - scrittrice Beatrice Calamari e l'artista Marco Nones. Si sviluppa lungo un percorso ad anello di circa 3 km fra il Rifugio Monte Agnello e il Rifugio Caserina, in cui è possibile ammirare le installazioni artistiche create da artisti di fama internazionale quali Hidetoshi Nagasawa, Aldo Pallaro, Federico Seppi, Thorsten Schütt.
Ogni anno, durante il periodo estivo, vengono realizzati nuovi capolavori, mentre quelli degli anni precedenti vengono lasciati alla natura e al suo automatico processo di mutazione. La presenza stessa delle opere diventa continuo gesto creativo dell'artista che l'ha creata prima, e della natura che ne continua la creazione in un "panta rei" d'arte collaborativa tra uomo e natura. Un gesto creativo, simbolico, con lo scopo di rappresentare i continui cambiamenti della natura e della vita.
7. Le sorprese di Napoli
Passeggiare a Napoli è spesso sorprendente, il vecchio si mescola con l'antico e l'antico con il contemporaneo, il piccolo con il monumentale.
E così capita di incappare in opere d'arte contemporaneo come il piccolo Pulcinella di Vico Fico al Purgatorio, una delle immagini più rappresentative del Centro Storico di Napoli, donata alla città da Lello Esposito, artista partenopeo che vive tra Napoli e New York, dispensatrice di buona sorte nella moderna credenza popolare.
E le monumentali stazioni metro di Materdei e Salvator Rosa progettate dall'Atelier Mendini (Alessandro Mendini) con opere di grandi artisti contemporanei come Luigi Serafini, Lucio Del Pezzo, Sandro Chia, Ettore Spalletti, Luigi Ontani, Enzo Cucchi, Domenico Bianchi, Sol LeWitt, Mathelda Balatresi, Anna Gili, Stefano Giovannoni, Robert Gliglorov, Denis Santachiara, Innocente e George Sowden, tanti tesori alla fermata della metro.
In piazza Ponte di Tappia il dochischottesco "Mulino in ferro" di Jannis Kounellis, posizionato in un'area pedonale stretta tra alti edifici. Si tratta di un'opera donata dal maestro dell'Arte Povera Jannis Kounellis al Comune di Napoli nel 1998. Il "suo" cavaliere si trova invece in prossimità della stazione Toledo della metropolitana, il Cavaliere di Toledo appunto, imponente statua equestre alta 6 metri, dell'artista sudafricano William Kentridge.
La stazione stessa, Toledo, progettata dallo spagnolo Oscar Tusquets Blanca è uno scrigno di capolavori, non a caso definita "la stazione metro più bella d'Europa" con installazioni musive di William Kentridge e opere di Bob Wilson e Achille Cevoli.
8. L'amore assoluto secondo Carlo Scarpa: La Tomba Brion
Nel complesso monumentale al cimitero di San Vito d'Altivole (TV).
"Se vuoi essere felice per tutta la vita, fatti un giardino" diceva il grande architetto. E il complesso architettonico Brion, capolavoro assoluto di modernismo, arte veneziana e filosofie orientali, ispirato al tema dell'amore assoluto, è il testamento architettonico di Carlo Scarpa, il suo inno al vero amore che si compie nella conoscenza del sé e nell'unione con l'altro e con la natura.
Riportato all'originaria bellezza grazie ad un restauro conservativo conclusosi nell'aprile 2021 e oggi di proprietà del FAI – Fondo per l'Ambiente Italiano, La Tomba Brion fu commissionta a Carlo Scarpa dalla vedova del fondatore della Brionvega, marchio leader per l'elettronica di consumo in Italia, e produttore di iconici prodotti di design progettati da grandi designer italiani, tra cui Achille Castiglioni e Ettore Sottsass.
La tomba, realizzata prevalentemente in cemento armato, come gran parte dei lavori di Scarpa si relaziona con gli elementi naturali che ne fanno parte e descrive la sintesi della poetica dell'architetto veneziano.
Di Filippo Poli - Opera propria, CC BY-SA 4.0 (dettaglio)
9. Il Parco d'arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Sulla Collina di San Licerio a Guarene tra i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Dedicato all'arte contemporanea è un luogo affacciato su boschi, prati, e rocche, tra i filari di vigna di Nebbiolo, i salici, le querce e i cipressi dove la Fondazione presenta le installazioni e le sculture permanenti di grandi dimensioni.
Il Parco è un museo all'aperto, guidato dal principio della piena accessibilità per tutti con la promenade tracciata per offrire una molteplicità di camminamenti e di vedute sulle natura e sulle opere dei numerosi artisti tra cui Stefano Boeri, Manuele Cerutti, Ludovica Carbotta, Carsten Holler, Marguerite Humeau.
10. Volterra e i giganti di Mauro Staccioli
Nelle campagne che circondano Volterra, si stagliano immense le sculture dell'artista volterrano, forme geometriche che ben si fondono, nel contempo esaltandolo, al dolce paesaggio della zona. Le sculture monumentali di Mauro Staccioli assumono un aspetto poetico, un tributo dell'artista alla terra che lo ha visto nascere, un dono ai visitatori, soli davanti a queste grandi forme, in contemplazione del paesaggio circotante attraverso le opere.
Scultura Mauro Staccioli nelle campagne circostanti Volterra - Foto © Itinerarinellarte.it
Elisa Stocchetti
Pubblicato il 20/02/2024
Itinerarinellarte.it