Friulano di Sacile (Pordenone) ma che, come tiene a specificare “vive e lavora ovunque”, Attruia è un artista che ha voluto porre una riflessione inedita sul parco e sul modo di fruire i luoghi della bellezza, sia della cultura che della natura.
“Il Belvedere è un luogo da cui si guarda, ma che non si guarda. Il Belvedere è un approdo a cui si tende per occuparsi d’altro, per ammirare il paesaggio percorso o quel che ne resta. Di strada se n’è fatta molta per arrivarci, di strada ce n’è molta ancora da fare.
Solitamente il Belvedere non è di per sé una cosa “bella”. Spesso è uno spiazzo con ampio parcheggio. Arrivati al Belvedere non ci si guarda le scarpe. Si guarda lontano. [...]
È un auspicio alla trasformazione. Un invito ad un impegno perché diventi davvero un Belvedere”.
Il progetto prevede la realizzazione di una scritta con materiale specchiante installata a terra con una struttura in alluminio o acciaio verniciato ben ancorata al terreno.
Compito dell’opera è riflettere ciò che si trova intorno. Il paesaggio e il passaggio dei fruitori. Cambia di ora in ora. La luce è la luce del giorno. Il buio è il buio della notte.
Specchiando, si mostra e si nasconde. Può essere cielo e può essere terra, foglie ed alberi.
Le lettere sono solo un contorno possibile di ciò che riflettono. Intorno alla B c’è tutto il resto, intorno alla E c’è tutto il resto, intorno alla L c’è tutto il resto... Spostandosi, la figura alfabetica resta la stessa, ma cambia il contenuto del suo riflesso. Non ha filtri.
È un auspicio alla trasformazione. Un invito ad un impegno perché diventi davvero un Belvedere.”
Fermamente convinto dell'importanza delle opere pubbliche, Matteo Attruia vuole che le sue rimangono aperte alle interpretazioni dei fruitori. Nella sua ricerca c'è sempre stata una volontà di entrare in contatto diretto con il pubblico, non solo a livello intellettuale (le sue opere sono ironiche, a volte provocatorie e instillano sempre dubbi e riflessioni in chi le fruisce), ma anche fisico: realizzare un'opera nello spazio pubblico e permettere che i fruitori interagiscano liberamente con essa e lo spazio intorno, è parte fondamentale del suo lavoro.
L’artista riceverà̀ un contributo omnicomprensivo di € 10.000,00 per la progettazione e la realizzazione dell'opera, che verrà installata nella primavera 2023.
Casa Testori e Parco Nord Milano, in collaborazione con i Comuni di Novate Milanese e Cormano, dal 2016 si impegnano per il processo di ricerca e definizione dell’identità dell’Area Balossa del Parco Nord Milano grazie all’Arte Contemporanea, all’interno della grande sfida #ilparcofacultura, grazie ad un concorso biennale per la produzione di opere d’arte site specific, che da anni arricchiscono l’area dandogli una propria riconoscibilità̀. Per la terza edizione del Concorso “Arte in Balossa”, sostenuta da Fondazione Cariplo nel contesto del progetto IMMUNI è NATURA, la commissione ha esaminato 21 candidature provenienti da artisti e artiste operanti in tutta Italia e all'estero. Progetti di grande qualità che hanno saputo interpretare con puntualità le richieste del bando e le specificità dell'area, tenendo conto della sua storia di natura agricola e della trasformazione in atto. L’Area Balossa si trova, infatti, nel cuore di una delle porzioni del territorio provinciale milanese a più elevato grado di urbanizzazione, compreso fra i comuni di Novate Milanese e Cormano con terreni, a vocazione prevalentemente agricola, e copre una superficie di circa 150 ettari.
Tra i candidati al Premio, oltre al vincitore la giuria ha segnalato come di particolare interesse le proposte di: Michele Bazzana, Chiara Gambirasio, Giulia Pellegrini e Fabio Roncato.
Matteo Attruia
Nato a Sacile (Pordenone)
Pensa, vive e lavora ovunque.
Artista concettuale, nato ad un certo punto, non cerca nessun tipo di approdo sicuro e preferisce, nel suo abile viaggio da profugo del concetto, una rassicurante domanda a fronte di una discutibile risposta. Ha lavorato ed esposto a Cracovia, Milano, New York, Nova Gorica, Parigi, Roma, Trieste etc. Utilizza media come neon, fotografia e scultura.
È rappresentato da Marina Bastianello Gallery, tra le sue opere più recenti Successo (2021), Arte povera arte... (2017 – 2020) e l'ultima tazzina Illy Cupside Down (2022).
Comunicato stampa
Pubblicato il 21/11/2022
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