Cresciuto in una famiglia di origini irlandesi e scozzesi, Pollock manifestò sin da giovane un interesse precoce per l'arte. La figura artistica di Jackson Pollock è associata alla cosiddetta Scuola di New York, insieme ad altri grandissimi artisti come Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati, tutti accomunati da quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili "Irascibili", tra anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione.
Dopo aver frequentato la scuola d'arte a Los Angeles, infatti, Pollock si trasferì a New York nel 1930, dove divenne parte della scena artistica in fermento. I primi lavori di Pollock riflettevano una forte influenza surrealista. Fino a metà anni quaranta infatti si ravvisa in Pollock l'influenza di Pablo Picasso e del Surrealismo. Partecipa a diverse mostre di arte surrealista e astratta, tra cui "Natural, Insane, Surrealist Art" ad Art of This Century (1943), e "Abstract and Surrealist Art in America", allestita da Sidney Janis alla Mortimer Brandt Gallery di New York (1944).
Si ritiene in effetti che l'Espressionismo astratto in generale, movimento artistico di cui Pollock è ritenuto uno dei massimi esponenti, abbia tratto ispirazione dalle idee psicoanalitiche di Sigmund Freud e Carl Jung, che erano molto presenti nella cultura intellettuale dell'epoca. La psicanalisi si concentra sull'indagine dell'inconscio e sull'esplorazione delle emozioni recondite e delle pulsioni interiori. In particolare, le teorie freudiane sulla liberazione delle emozioni represse e l'esplorazione degli impulsi inconsci possono aver influenzato gli artisti dell'Espressionismo astratto, compreso Pollock.
Fu con l'evolversi degli anni '40 che Pollock sviluppò il suo stile distintivo. A metà decennio dipinge ormai in maniera astratta. Nel 1947 emerge lo stile che lo caratterizzerà, quello del dripping, o "drip painting", della pittura fatta colare direttamente sulla tela o schizzata grazie a vari utensili, come mestichini, bastoncini, lame.
Il suo studio diventò uno spazio di danza frenetica, dove Pollock, spesso in trance, gocciolava e schizzava la vernice direttamente sulla tela appoggiata a terra. Il risultato era un intricato intreccio di linee e colori che trasmetteva un senso di energia e movimento unico.
Nel 1947, Pollock presentò per la prima volta i suoi Drip Paintings , guadagnandosi l'attenzione della critica sia per il suo talento che per la sua personalità eccentrica. Il periodo che seguì vide la creazione di alcune delle sue opere più celebri, tra cui "No. 5, 1948", che divenne uno dei dipinti astratti più costosi mai venduti.
Tuttavia, la fama e il successo portarono anche a una crescente pressione su Pollock, che lottò con problemi di alcolismo e problemi personali. Nel 1956, all'età di soli 44 anni, Pollock morì in un incidente automobilistico.
La prima grande mostra di Jackson Pollock in Europa fu a Roma nel 1958, nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna a poco più d'un anno dalla sua morte.... leggi il resto dell'articolo»
Nel 2014 anche gli Uffizi di Firenze dedicarono una mostra al grande maestro dell'Espressionismo astratto, accostando idealmente l'opera dell'artista americano a quella di un altro gigante dell'arte universale, Michelangelo Buonarroti (1475-1564), esponendo ben sedici opere di Pollock a Palazzo Vecchio.
Oggi diverse sue opere sono conservate ed esposte alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Peggy Guggenheim ebbe infatti un rapporto privilegiato con Pollock, già che gli offrì un contratto dal 1943 al 1947 che gli permise di dedicarsi esclusivamente alla pittura, e risale proprio al 1943 la prima delle quattro personali che Peggy dedicò al grande artista statunitense, nella galleria-museo Art of This Century a New York.
Certamente Pollock tornerà protagonista di altri grandi mostre anche in Italia, non resta che attendere!
Pubblicato il 28/01/2024
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