Settembre. Le mostre da prendere per la coda!

Aspettando le numerose mostre in partenza nella stagione autunnale, segnaliamo alcune da non perdere nel mese di settembre

Liu Bolin, (Shandong 1973), Piazza di Spagna, Roma, 2018, stampa a getto d'inchiostro / ink jet print, courtesy Galleria Gaburro, Verona - Milano

L’estate, che dolcemente declina, che mostre ci consegna ancora aperte? Un bel po’, in verità. Talune destinate a chiudere nel giro di poche settimane (salvo auspicabili proroghe), altre che dureranno ancora un bel po’.

Mentre scaldano i motori i grandi eventi d’autunno, un autunno che sarà straordinario e generoso di grandi proposte, come non si ricordava da anni.

Nuoro, Museo MAN, sino al 30 ottobre: SENSORAMA. Lo sguardo, le cose, gli inganni

L'illusione è la nostra realtà. Perché del mondo, là fuori, vediamo il poco che i nostri occhi sono in grado di vedere. “How your eyes trick your mind”, come gli occhi ingannano la mente, dicono gli inglesi. SENSORAMA è un viaggio per esplorare, attraverso le opere di artisti e videomaker contemporanei, la relazione tra Visione e Percezione con l’obiettivo di mostrare la complessità dei fenomeni cognitivi e il “piacere” di essere ingannati.

Vigevano (Pv), Museo Archeologico Nazionale della Lomellina, sino al 30 settembre: LA COLLEZIONE STRADA. UN’ANTEPRIMA

All’Archeologico Nazionale della Lomellina si può ammirare una clamorosa anteprima della celebre “Collezione Strada” acquisita per la sua unicità e rilievo dal Ministero della Cultura. Capolavoro assoluto della Collezione è la celeberrima coppa vitrea firmata da Aristeas, il più grande maestro vetraio del primo secolo d.C. Di lui sono note solo 5 opere: quella adesso esposta all’Archeologico della Lomellina, è l’unica integra. E da sola vale un viaggio.

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Teglio (So), Palazzo Besta, sino al 6 aprile 2023: CARLO V, DAGLI UFFIZI A PALAZZO BESTA A TEGLIO

A Palazzo Besta, a Teglio, il grande Ritratto dell’Imperatore Carlo V, attribuito a Tiziano e alla sua bottega, patrimonio della Galleria degli Uffizi, è posto a confronto con il ritratto dello stesso imperatore affrescato nel Salone d’Onore del Palazzo. Il primo appare uomo cupo, in assetto da battaglia. Il secondo è raffigurato in veste di pacificatore, sereno nella sua piena funzione regale. Le due facce del potere insomma.

Trento, Castello del Buonconsiglio, sino al 23 ottobre: I COLORI DELLA SERENISSIMA. Pittura Veneta del Settecento in Trentino

I fantastici colori, le invenzioni, le grandi storie del più sontuoso Settecento veneziano brilleranno nei saloni del Magno Palazzo dei Principi Vescovi di Trento. Non solo per conquistare con la loro bellezza i visitatori ma per documentare, per la prima volta in modo realmente ampio, l’influsso dell’arte veneziana nella vallate del Trentino e il suo incontro con l’arte nordica, scesa dal Tirolo e dalla Baviera. 70 opere, molte di grandi dimensioni, che tornano a Trento da musei e collezioni europee e statunitensi.

Val di Sole (Trento), Castello di Caldes, sino al 9 ottobre: VIVERE IN ALTO. UOMINI E MONTAGNE DAI FOTOGRAFI DI MAGNUM. Da Robert Capa a Steve McCurry

Protagonista assoluta di questa grande mostra è la montagna. Osservata, vissuta e raccontata dai grandi interpreti dell’Agenzia Magnum Photos: Steve McCurry, Robert Capa, Werner Bischof, Elliott Erwitt, George Rodger, Herberst List, Martin Parr, Eve Arnold, Ferdinando Scianna e altri ancora. Dalle storiche fotografie degli anni Cinquanta sino ai giorni nostri. Accanto alla mostra, il progetto “Val di Sole _ Valle della Fotografia” propone un itinerario in quota contrassegnato dalle immagini di Jerome Sessini, fotografo dell'agenzia Magnum.

Treviso, Museo Bailo, Sala Canova, sino al primo novembre: CANOVA, GLORIA TREVIGIANA. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico. L’Ottocento svelato

Le immortali effigi di Amore e Psiche e della Venere Italica sono esposte accanto ai calchi della mano e del volto di colui che le ha create. Ad aprire una sequenza di materiali canoviani che, raramente sono usciti dalle segrete stanze dei Civici Musei. Tra essi, il prezioso bozzetto delle Tre Grazie, dove a ben guardare si potrebbero scoprire le impronte del maestro. O l’edizione integrale di tutte le incisioni dello scultore, donata dal fratellastro abate Sartori Canova. Ma anche l’effige della nobildonna che ha il ritratto di lui appoggiato sul seno. Poi la grande pittura dell’800, in cui brillano il Ritratto dello scultore di Thomas Laurence e l’opera prima di Francesco Hayez. E, mostra nella mostra, le immagini canoviane di Fabio Zonta e la realtà virtuale creata da PepperGhost.

Treviso, Museo Nazionale Collezione Salce (Chiesa di S. Margherita), sino al 2 ottobre: RUOTA A RUOTA. Storie di biciclette, manifesti e campioni

L’epopea della bici. Storie di sport e costume nei manifesti del Museo Salce. A firmare le affiches sono artisti come Dudovich, Mazza, Malerba, Ballerio, Villa, Alberto Martini, Codognato, Boccasile. Vale a dire molti tra i maggiori protagonisti della storia dell’illustrazione e dell’arte italiana del secolo passato. Dalle bici illustrate a quelle che hanno scritto la storia recente del ciclismo. In mostra, infatti, ci saranno anche alcune delle biciclette della collezione Pinarello che hanno portato alla vittoria campioni in tutte le grandi classiche del ciclismo mondiale.

Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, sino al 29 novembre: ES-SENZE

L’arte si fa profumo, in Palazzo Mocenigo a Venezia. Mircea Cantor, Mateusz Choròbski, Jason Dodge, Bruna Esposito, Eva Marisaldi, Florian Mermin, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Namsal Siedleck, Achraf Touloub, Nico Vascellari e Luca Vitone, artisti diversi per generazione, cultura e sintassi, impegnata dimensione creativa alternativa a quelle consuete: l’adozione dell’olfatto e delle componenti sensoriali ad esso correlate.

Teglio (So), Palazzo Besta, sino al 30 ottobre: SI COMBATTEVA QUI! 1914-1918 SULLE ORME DELLA GRANDE GUERRA. Di Alessio Franconi

Alessio Franconi ha percorso l’arco alpino, passando dalla Slovenia all’Italia all’Austria, lungo quello che fu il fronte italo–austroungarico della Prima Guerra Mondiale, raggiungendo campi di battaglia a oltre 3000 metri di quota. Cinque anni di ricerche. Poi, nel 2017, ha attraversato i Monti Carpazi, per ricordare il dimenticato fronte orientale raggiungendo l’Ungheria, l’Ucraina, la Polonia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca. Il reportage, giunto alla sua trentaduesima tappa espositiva, è in mostra nel museo di Palazzo Besta a Teglio.

Verona, Museo Archeologico al Teatro romano, sino al 2 ottobre: VASI ANTICHI

“Vasi antichi” dedica un focus speciale alle ceramiche etrusche. Ad essere esposti sono alcuni dei pezzi più suggestivi della raccolta di ceramiche preromane, un’ottantina di vasi dal VII al IV secolo a.C. circa, che compongono una parte della ricca collezione del Museo Archeologico, normalmente non esposta al pubblico. Di particolare impatto la vetrina dedicata alle “ceramiche nere degli Etruschi”, con un vaso monumentale, parte di un gruppo di vasi in bucchero donato al Museo di Verona nell’Ottocento da Bernardino Biondelli, che fu linguista, archeologo, curatore delle collezioni numismatiche del Comune di Milano.

Pubblicato il 06/09/2022

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