
Presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno fino al 25 ottobre 2023 la mostra Differenza e Ripetizione, l'antologica di Deborah Napolitano a cura di Antonello Tolve.
Muovendo da una serie di elementi che si ripetono seguendo variazioni e spostamenti, come pure giochi di somiglianza formale, sempre fortemente spinti verso una singolarità e dunque portati sul livello di una unicità dettata dalla robustezza della manualità, Deborah Napolitano propone un viaggio tra effetti ottici e linguistici che caricano di nuovo senso cose e oggetti, con lo scopo di dar vita a immagini del pensiero, a sculture oscillanti tra artificializzazione della natura e naturalizzazione dell'artificio.
Con Differenza e Ripetizione (il titolo è preso a prestito da un libro di Gille Deleuze del 1968) Napolitano disegna negli spazi della Pinacoteca un itinerario plastico che si nutre di elementi tradizionali quali la terracotta – spesso collegata a strutture e forme metalliche (ferro, bronzo, ottone) – plasmata per dar luogo a forme e formule dalle venature squisitamente metafisiche (e a tratti neoromantiche) che mostrano sospensione, slittamenti percettivi, racconti muti e preziosi.
Dell'ormai quindicinale processo di rielaborazione e rivitalizzazione del tessuto tradizionale che l'artista indaga per formare discorsi affilati e innovativi, troviamo in mostra lavori che vanno dai suoi primi cavalli di battaglia – una installazione di innocue Mine realizzate in terracotta e smalti sin dal 2008 e alla cui estremità, anziché una miccia, crescono piccole agavi o cactus tipici della costiera amalfitana – alle preziose immagini di Guardiani (2014-), elmi brillanti e sovratemporali dai prefissi linguistici neoantichi.
Scomodatevi (2017) è, poi, una installazione in cui delle sedie sono decontestualizzate, sovrapposte, lasciate apparentemente in bilico, poste in dialogo con lo spazio circostante: e le cui sedute hanno l'aspetto del cactus e del fior di loto. Sempre del 2017 sono Naturalis historia (tre uova in ferro e terracotta di colore diverso), In hoc signo (guanti in ceramica, chiaro omaggio a Mimmo Paladino), Autoritratto (la pecora nera) e la preziosa installazione Metafisica sistemica in tre tempi (2017): opere seguite dai solitari Platone (2019), le Attese (2019), Stabat mater (2019).
Tra i lavori più recenti proposti in mostra, Harlequin in the Mirror (2023), variante dell'omonimo lavoro entrato nella collezione dell'Ambasciata d'Italia a Berna, e l'inedito Abitanti (2023), circa trenta busti in terracotta installati circolarmente, alcuni dei quali al posto del cuore conservano una piccola mela di bronzo.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Filiberto e Bianca Menna e dal Lavatoio Contumaciale, in collaborazione con il Museo della Ceramica Alfonso Tafuri, Torre Moresco e con il patrocinio della Provincia di Salerno.
Mostra: Deborah Napolitano. Differenza e Ripetizione
Salerno - Pinacoteca Provinciale
Apertura: 22/09/2023
Conclusione: 25/10/2023
Organizzazione: Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Lavatoio Contumaciale
Curatore: Antonello Tolve
Indirizzo: Via dei Mercanti 63 - 84121 Salerno
Inaugurazione: venerdì 22 settembre 2023 ore 17.30 - 20.00
Orari: di apertura | dal martedì alla domenica (ore 09:00-19:45), lunedì chiuso
Info: | +39 089 254707 | info@fondazionemenna.it
Sito web per approfondire: https://www.fondazionemenna.it/