"Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia" è la nuova mostra fotografica proposta da Palazzo Blu con le immagini tratte dall'archivio dello storico fotoreporter pisano Luciano Frassi, archivio di proprietà della Fondazione Pisa.
La mostra, visitabile fino al giorno di Pasquetta 1° aprile 2024, prosegue un ciclo di racconti per immagini che rievoca la vita della città dagli anni '20 fino alla fine del secolo passato.
L'esposizione, realizzata con la collaborazione scientifica del Dott. Bruno Settis, racconta gli ultimi trent'anni del secolo scorso attraverso una selezione di immagini. In quegli anni la città di Pisa partecipa ad una stagione intensa, ricca di eventi di portata storica e di cambiamenti nel mondo e nel nostro paese che si rispecchiano in molte foto della mostra. Sono presenti in città alcuni personaggi della politica internazionale e nazionale ed i principali avvenimenti storici, tra cui gli anni di piombo, del terrorismo e della malavita segnano passaggi importanti a Pisa.
La mostra non è una ricostruzione dettagliata ed esaustiva di trent'anni di storia, ma vuole ricordare o a far conoscere, attraverso la percezione che ne ha avuto Pisa, alcuni degli eventi e dei fenomeni più importanti di quel periodo.
Sono inoltre ricordate personalità di ambito scientifico, della cultura e dello spettacolo, i cambiamenti urbanistici, la cronaca cittadina, il calcio di Romeo Anconetani e l'allarme per il crollo della Torre pendente, di cui quest'anno ricorrono gli 850 anni dalla posa della prima pietra.
È poi in quel periodo, nel giugno del 1989, che Pisa si arricchisce di una grande opera di arte contemporanea, la più importante fra quelle realizzate in città nel XX secolo, destinata ad assumere una fama internazionale: il murale di Keith Haring intitolato Tuttomondo.
Per mezzo secolo, gli scatti di Luciano Frassi hanno raccontato Pisa sulle pagine dei quotidiani. Da qualche anno, grazie all'acquisizione del suo vasto archivio personale da parte della Fondazione Pisa, le sue fotografie continuano a raccontare la storia della città: dai grandi eventi alla vita quotidiana, dalle passioni politiche alle passioni sportive, dai personaggi più celebri ai soggetti collettivi.
Il fatto stesso che Frassi lavorasse in primo luogo come fotografo freelance significa che doveva essere presente ad occasioni dei generi più diversi, seguire personaggi di caratura nazionale e internazionale di passaggio in città, accorrere dove si tenevano manifestazioni e occupazioni, o dove si segnalavano fatti di cronaca nera. Di qui anche la vivacità che caratterizza queste immagini. Con pochissime eccezioni, infatti, non si tratta di foto in posa, ma di scatti di soggetti in movimento, colti in azione dal fotografo.
Mostre precedenti basate sull'Archivio Frassi sono state dedicate all'alluvione del 1966 e al Sessantotto, rispettivamente nel 2016 e nel 2018, in occasione dei cinquantenari; poi, agli anni '50 e agli anni '60, tra la ricostruzione postbellica e il miracolo economico.
La mostra Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia si affaccia sul periodo successivo, e guarda agli ultimi trent'anni del XX secolo sotto il segno di continui processi di trasformazione politica, economica e sociale. La fine della guerra fredda e la crisi della "Prima Repubblica" appaiono come momenti spartiacque, ma all'interno di processi più lunghi e plurali.
Il percorso si snoda attraverso 146 fotografie, in quattro stanze e tre sezioni. Nella prima, intitolata Accadde nel mondo, si ripercorrono momenti fondamentali della storia internazionale: gli ultimi anni della guerra fredda, i conflitti in Medio Oriente, i processi d'integrazione europea. Le fotografie mostrano non solo come questi venissero vissuti e osservati dall'Italia, ma anche come Pisa sia stata teatro di episodi rilevanti, come la scelta del Presidente del Consiglio Giulio Andreotti di dare l'assenso all'unificazione delle due Germanie, a seguito dell'incontro con il Bundeskanzler Helmut Kohl, nel contesto del meeting dei leader dei partiti democristiani europei tenutosi sotto la Torre nell'ottobre 1990.... leggi il resto dell'articolo»
La sezione Accadde in Italia occupa due stanze. Si potrà vedere la politica dei partiti di massa e dei grandi leader, nei loro passaggi da Pisa per le campagne elettorali e referendarie, o per eventi come la Festa Nazionale dell'Unità del 1982. Ma anche la politica "dal basso", fatta di movimenti sociali vecchi e nuovi, che esprimono una crescente domanda di diritti e di partecipazione: basti ricordare che è qui che si tiene, nel novembre 1979, la manifestazione contro la violenza sugli/sulle omosessuali che oggi è ricordata come primo Pride italiano; o che qui sorge una delle prime associazioni specificamente dedicate ai diritti dei migranti, Africa Insieme. Accanto a questi movimenti vi è anche il "lato oscuro" degli anni '70, quegli anni di piombo segnati dalla lotta armata di destra e di sinistra, che non di rado s'intrecciava con la criminalità organizzata e con la stagione dei sequestri.
Di particolare interesse appare l'aspetto della trasformazione economica: da città industriale che era, Pisa attraversa - e non in modo indolore - quella che retrospettivamente possiamo chiamare una vera e propria deindustrializzazione, con lo spostamento verso il terziario e i servizi che la caratterizzano anche oggi (università, sanità, turismo).
La sezione Accadde in città, infine, stringe lo sguardo su Pisa e la sua zona. Sui tempi lunghi della ricostruzione, dopo i danni subiti durante la guerra e dopo l'alluvione del 1966 che fa crollare il Ponte Solferino, si innestano i grandi processi di espansione urbana, con tentativi di pianificazione urbanistica, che ebbero successo solo in parte. L'avanguardia artistica di Keith Haring si affianca agli sforzi per la conservazione e il vero e proprio salvataggio della Torre. Va in scena, nello stesso tempo, l'epica del Pisa di Romeo Anconetani.
Attraverso l'obiettivo di Luciano Frassi, la mostra Pisa e il mondo che cambia restituisce una molteplicità di processi e una molteplicità di sguardi: accanto a quello del fotografo, quelli dei protagonisti, individuali e collettivi, di questa Fine Novecento.
(testo di Bruno Settis. Assegnista di ricerca, Scuola Normale Superiore, Collaboratore scientifico della mostra)
La mostra è promossa da Palazzo Blu, realizzata con il sostegno di Fondazione Pisa, e con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa.
Mostra: Luciano Frassi. Fine '900. Pisa e il mondo che cambia
Pisa - Palazzo Blu
Apertura: 07/12/2023
Conclusione: 01/04/2024
Organizzazione: Palazzo Blu, Fondazione Pisa
Indirizzo: Lungarno Gambacorti 9 - 56125 Pisa
Orario: lunedì-venerdì 10.00 – 19.00 | sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00
Per info: +39 050 916 950 | info@palazzoblu.it
Sito web per approfondire: https://palazzoblu.it/
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