Dal 15 ottobre al 30 aprile 2024 la città di Gubbio ospita «Imagina», XXVII edizione della Biennale d'arte contemporanea di Gubbio 2023, una grande e articolata mostra di arte contemporanea curata da Spazio Taverna e pensata per coinvolgere tutto il tessuto cittadino.
Il percorso espositivo di Imagina si sviluppa tra il Palazzo dei Consoli e il Palazzo Ducale, scelti in quanto rappresentativi dell'identità medievale e rinascimentale della città.
Oltre 40 giovani artisti italiani sono stati invitati a partecipare a questa grande manifestazione che intende proseguire idealmente la storica Biennale di Gubbio (1956 – 2016), rileggendola e reinterpretandola con nuovi linguaggi.
Un progetto che chiede agli artisti di far rivivere il genius loci eugubino in chiave contemporanea, proponendo una nuova identità culturale della città stessa, che possa trarre ispirazione dal passato per proiettarla verso nuovi ed inediti orizzonti culturali.
"Il principio curatoriale che ha guidato tutta la costruzione di questa manifestazione è stata la riattivazione del Genius Loci della città: l'utilizzo dell'anima medievale e di quella rinascimentale, il coinvolgimento della popolazione e dell'artigianato locale e l'attivazione delle grandi esperienze culturali che hanno caratterizzato Gubbio negli ultimi anni. Per questo motivo non potevamo che recuperare la tradizione della Biennale, che negli anni è stato un forte tratto identitario per gli Eugubini" spiegano i curatori Ludovico Pratesi e Marco Bassan.
E ancora «La manifestazione cerca di evitare moderne forme di omologazione facendo leva sull'immaginazione di una nuova visione coerente con la storia che ha plasmato l'identità di Gubbio. Nel 1986 Franco Maria Ricci dava alle stampe Imago Urbis, con i contributi, tra gli altri, di De Seta e Chastel, che ricostruivano come l'immaginazione avesse permesso ai Comuni italiani di giungere dalla città reale medievale alla città ideale rinascimentale. Gli artisti funzionano come dei radar, la loro capacità visionaria riesce molte volte a mutare il corso di una storia che sembra ineluttabile, riattivando la propensione primordiale dell'essere umano a creare immagini in grado di attrarre a sé un futuro».
L'esposizione è organizzata dal Comune di Gubbio e da Spazio Taverna di Roma, quest'ultimo facente parte dell'istituto Eiis (European Institute for Innovation and Sustainability), che si occupa di sostenibilità e biodiversità rispetto a problemi concreti, per cui l'arte diventa uno strumento insostituibile di immaginazione e comprensione del mondo.... leggi il resto dell'articolo»
Nata nel 1956, la Biennale di Gubbio è tuttora la seconda più antica d'Italia, dopo quella di Venezia. Inizialmente era una rassegna d'arte incentrata sui prodotti tipici dell'artigianato locale. In tempi più recenti si è focalizzata sulla scultura, coinvolgendo critici come Enrico Crispolti, Giulio Carlo Argan, Bruno Corà, Achille Bonito Oliva e di artisti come Leoncillo, Mattiacci, Sol LeWitt, Deacon, Nedda Guidi.
«Abbiamo scelto artisti under 35 - spiega Pratesi - perché le ultime Biennali veneziane hanno visto un numero ridotto di italiani, soprattutto di emergenti. Anche i musei tendono a trascurare i giovani». Nel medievale Palazzo dei Consoli Bea Bonafini, Federica Di Pietrantonio, hanno creato stendardi ispirati ai gonfaloni.
Il rinascimentale Palazzo Ducale ospita lavori influenzati da una visione antropocentrica della realtà, a cominciare da quelli di Ruth Beraha, Lucas Memmola, Giulio Bensasson. Nella cisterna e nei giardini pensili sono collocate lavori site specific di Lulù Nuti, Marco Emmanuele, Davide Stucchi. I sotterranei ospitano opere nate dall'interazione dei protagonisti di una residenza artistica con eccellenze artigiane della città.
Tre le sezioni previste per la sede espositiva di Palazzo dei Consoli, dove le dimensioni smisurate delle sale hanno ispirato gli artisti verso una produzione che tende al trascendente; in particolare Medioevo al femminile nella Sala dell'Arengo, in cui otto artiste tra cui Sveva Angeletti, Bea Bonafini, Ambra Castagnetti, Lucia Cristiani, Binta Diaw, Federica Di Pietrantonio, Valentina Furian, e Giulia Mangoni, ispirandosi ai gonfaloni medievali, hanno realizzato alcuni stendardi di grandi dimensioni, con immagini elaborate e stampate direttamente sul tessuto.
La scelta di una sezione interamente femminile nasce per contrapporsi alla storia del palazzo dove vivevano e lavoravano gli otto consoli - rigorosamente uomini - incaricati del governo della città dal 1360 al 1621, segnando quindi una riappropriazione simbolica del potere.
Nella sezione La questione delle lingue il collettivo Numero Cromatico ha realizzato in una sala del palazzo un intervento legato al linguaggio elaborato da una Intelligenza Artificiale, in dialogo con le Tavole Eugubine (sette tavole in bronzo datate III secolo d.C., scritte in umbro e in latino e legate ad antichi riti sacrificali). Tra Oriente e Occidente è l'ultima parte del percorso espositivo di Palazzo dei Consoli, in cui un'installazione dell'artista Namsal Siedlecki dialoga con la preziosa collezione di arte orientale del palazzo.
A Palazzo Ducale, dove l'architettura degli ambienti rinascimentali riconducono gli artisti verso una visione che riflette sull'antropocentrismo. La prima delle quattro sezioni espositive, La misura umana è situata nel Salone di corte e vede otto artisti - Lucas Memmola, Antonio Della Guardia, Giulio Bensasson, Davide Sgambaro, Ruth Beraha, Gabriele Silli, Gianluca Brando, Serena Vestrucci - realizzare altrettante sculture free standing, in relazione simbolica con gli stendardi di Palazzo dei Consoli.
La sezione Genius Loci, dislocata in alcune sale del palazzo, nella cisterna e nei giardini pensili riunisce opere site specific degli artisti Gabriella Siciliano, Lulù Nuti, Marco Emmanuele, Paolo Bufalini, Davide Stucchi, Andrea Mauti, Helena Hladilova, chiamati a interpretare il mondo delle corti rinascimentali.
Fotogrammi in quadreria, una sezione dedicata ad alcune opere video e fotografiche con le quali gli artisti Rachele Maistrello, Sonia Andresano, Anouk Chambaz e Lorenzo Vitturi dialogano con i dipinti barocchi della quadreria del palazzo.
Infine gli antichi sotterranei del palazzo ospitano Corporazioni Contemporanee, la sezione che riunisce le opere frutto di collaborazione tra gli artisti James Hillman, Veronica Bisesti, Francesca Cornacchini, Lucia Cantò, Diego Miguel Mirabella, Guglielmo Maggini, Alice Paltrinieri e alcune eccellenze artigiane e imprenditoriali della città tra cui fabbri, calzolai, muratori, ceramisti, sarti, falegnami insieme al cementificio Colacem.
All'edizione 2023 di IMAGINA, che prosegue la tradizione della Biennale di Arte Contemporanea della città, è abbinato un premio acquisto a cui concorrono tutti gli artisti coinvolti nel progetto, mentre il secondo premio acquisto è promosso da Wide Group.
È in programma anche Extra Biennale, un percorso di mostre e eventi intorno alla mostra ufficiale, che prevede la mostra fotografica Il Luca di Gubbio, ospitata nel Teatro Comunale e dedicata al rapporto tra il regista teatrale Luca Ronconi (1933-2015) la città di Gubbio e il Centro Santacristina.
Tutti i santi giorni è un percorso artistico che riunisce le opere della pittrice Cecilia Caporlingua, collocate all'interno di 8 spazi storici della città.
Infine, una sala storica all'interno della Biblioteca Sperelliana ospita la mostra di sculture realizzate dagli studenti di alcuni licei dell'Umbria.
L'esposizione, curata da Spazio Taverna è promossa dal Comune di Gubbio con il contributo dell'Università delle Arti e dei Mestieri (Università dei Fabbri, Università dei Muratori – Scalpellini – Arti Congeneri, Università dei Falegnami, Università dei Sarti, Università dei Calzolari), e il supporto di Ceramiche Fumanti, l'azienda Ti Style iT con il contributo dell'Università delle Arti e dei Mestieri (Università dei Fabbri, Università dei Muratori – Scalpellini – Arti Congeneri, Università dei Falegnami, Università dei Sarti, Università dei Calzolari), e il supporto di Ceramiche Fumanti, l'azienda Ti Style iT e Colacem s.p.a.
Mostra: Imagina - XXVII Biennale di arte contemporanea di Gubbio
Gubbio - Palazzo dei Consoli e Palazzo Ducale
Apertura: 15/10/2023
Conclusione: 30/04/2024
Curatore: Spazio Taverna, Ludovico Pratesi, Marco Bassan
Indirizzo: Piazza Grande - 06024 Gubbio (PG)
Opening: 15 ottobre 2023 h. 12.00, Palazzo dei Consoli e Palazzo Ducale
Sito web per approfondire: https://www.palazzodeiconsoli.it/
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