Inaugurata a Villa Brandolini la retrospettiva dedicata a Claudio Olivieri

Sabato 8 ottobre a Pieve di Soligo è stata inaugurata la mostra "Claudio Olivieri. Di carte e oltre... Pensare il colore prima della pittura", a cura di Matteo Galbiati, con la collaborazione dell'Archivio Claudio Olivieri, e della galleria FerrarinArte che ne ha curato la realizzazione. Un progetto iniziato dal curatore quando Claudio Olivieri era ancora in vita, e tenacemente perseguito anche dopo la sua scomparsa.

Claudio Olivieri. Di carte e oltre... Vista dell'allestimento della parete dedicata ad opere su carta di diversa datazione, di cui molte provenienti dall'Archivio e ancora inedite

La mostra è stata introdotta, nelle sale di Villa Brandolini d'Adda, dal vice-sindaco di Pieve di Soligo Luisa Cigagna, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale che ha contribuito alla realizzazione dell'esposizione, dal curatore Matteo Galbiati, e dalla figlia di Claudio Olivieri, Eleonora, in rappresentanza dell'Archivio che presiede.

Matteo Galbiati ha sottolineato come l'idea di quella che doveva essere un'antologica nacque diversi anni fa con l'Artista ancora in vita (Claudio Olivieri è scomparso il 19 dicembre 2019). L'intenzione era quella di portare alla luce il lavoro su carta di Olivieri, meno noto rispetto alle sue tele, e di dimostrare come questo sia stato un elemento costante nel suo operare, portato avanti fin dagli esordi artistici degli anni '50, e poi in ogni fase della sua esperienza artistica. Grazie a questa mostra, si scopre così che anche nelle carte, e nelle piccole dimensioni, Olivieri ha saputo mettere tutta l'intensità, il rigore e la passione per la pittura ed il colore, che si ritrovano nelle grandi opere su tela.

Claudio Olivieri, anni '50

Claudio Olivieri, i primi lavori degli anni '50

La finalizzazione del progetto, come hanno precisato Matteo Galbiati ed Eleonora Olivieri, ha avuto come punto fermo quello di rispettare quanto più fedelmente la volontà dell'Artista e, per quanto possibile, ricostruire un percorso espositivo che fosse fedele alle sue idee e alle sue indicazioni. Eleonora Olivieri ha ricordato quanto suo padre tenesse a questa mostra, e quanto la sua applicazione a creare su carta non sia mai mancata, sempre pronto com'era a fare uno schizzo e a sperimentare. Con le sue parole si è fatta testimone del fatto che la qualità delle opere su carta si apprezza tanto più, quanto più piccoli sono i dipinti e i disegni, in una vera "esplosione" di intensità creativa.

Claudio Olivieri, opere su carta

Claudio Olivieri, opere su carta

Nell'introdurre la mostra, il curatore Matteo Galbiati ha sottolineato anche come Olivieri, nel suo vissuto di artista, sia stato "rinascimentale e dantesco". Rinascimentale nella sua grande conoscenza della storia dell'arte, e nel fatto che amasse non solo fare pittura, ma anche raccontarla. Dantesco nell'inseguire per tutta la sua vita d'artista l'altrove. Come Dante, anche Olivieri passa diversi "gironi" nel corso dei decenni: dalla carnalità dell'informale degli esordi, alla ricerca di un suo stile e di un suo percorso personale degli anni '60 e '70, fino alla rinnovata fiducia negli anni '80 e '90. In questa metafora dantesca gli anni 2000 possono rappresentare il Paradiso, negli esiti altissimi nel portare una luce straordinaria nelle sue tele, e nel realizzare quell'aspirazione all'altrove a lungo inseguito.... leggi il resto dell'articolo»

Oltre al lavoro su carta, infatti, la mostra vuole ricostruire l'intero percorso artistico di Claudio Olivieri, con un'importante selezione di tele, a partire dagli anni '50, con la presenza di alcune opere su tavola che testimoniano l'origine informale e più materica dei suoi esordi, per proseguire con gli anni '60, col decennio successivo, in cui Claudio Olivieri rappresenta uno degli esponenti di spicco di quella che viene chiamata Pittura Analitica, per proseguire con gli anni '80, '90 e duemila.

Claudio Olivieri, gli anni 60

Claudio Olivieri, gli anni '60

In questo percorso cronologico, nelle ultime sale si è voluto realizzare un ritorno agli anni '60 e '70, gli anni centrali nella sua ricerca artistica, e presentare una straordinaria parete, che vuol essere la spina dorsale dell'intera mostra, dove sono presenti in modo indistinto diverse carte di periodi diversi, molte provenienti dall'Archivio e dai cassetti dell'Artista, dove per anni aveva custodito e accumulato queste creazioni, alcune esposte per la prima volta.

In conclusione, la mostra "Claudio Olivieri. Di carte e oltre... Pensare il colore prima della pittura" rappresenta un'occasione preziosissima per conosce meglio l'intero percorso artistico di questo grande pittore, che ha saputo raggiungere esiti pittorici davvero unici nel panorama italiano e non solo.

Per tutte le informazioni sulle modalità di visita della mostra rimandiamo alla scheda dell'evento.

Pubblicato il 09/10/2023

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