Rinascimento in bianco e nero. A Venezia e Bassano del Grappa la magia dell'arte incisoria

Due sedi per un unico progetto espositivo. "Rinascimento in bianco e nero. L'arte dell'incisione a Venezia (1494-1615)" testimonia in modo sublime quella che rappresentò una vera rivoluzione mediatica: la nascita e la diffusione della stampa, messa a servizio della diffusione della conoscenza della grande pittura rinascimentale.

Jacopo de Barbari, Veduta di Venezia a volo d'uccello, 1500. Venezia, Museo Correr.

La grande mostra dedicata alle felicissime linee nere dell'incisione veneziana va in scena a Ca' Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano, fino al 3 giugno, e contemporaneamente, al Museo Civico di Bassano del Grappa fino al 23 giugno 2024.

Perchè una doppia sede? Entrambe le istituzioni possiedono un'importante collezione di stampe dell'arte grafica prodotta nell'epoca d'oro della Serenissima, e la mostra costituisce il punto culminante di un importante progetto di studio e valorizzazione del prezioso patrimonio grafico di ambo i musei: il restauro di 250 capolavori, grazie al sostegno di Save Venice, di cui 87 in mostra, delle collezioni bassanesi, nonché 60 tra le 92 esposte provenienti dal nucleo veneziano. 

A cura di Giovanni Maria Fara e David Landau, tra i maggiori studiosi dell'arte incisoria, e da un autorevole comitato scientifico, la mostra espone complessivamente oltre 180 capolavori grafici; le opere provenienti dalle collezioni delle due istituzioni sono affiancate, al fine di consentire una visione compiuta di questo straordinario fenomeno artistico, da opere provenienti da raccolte private e pubbliche.

Attraverso una selezione di capolavori di artisti italiani ed europei del XVI secolo, la duplice mostra racconta lo sviluppo dell'incisione rinascimentale veneziana e il modo in cui questo rivoluzionò il modo stesso di guardare alla realtà rivelando l'altra faccia del secolo d'oro a Venezia, un Rinascimento veneto non solo dai colori sgargianti e dalle opere visivamente travolgenti, ma anche un Rinascimento a bianco e nero, altrettanto importante e rivoluzionario. 

Attraverso questa mostra si ha l'opportunità rara di entrare in un mondo di grandi specialisti uscendone con l'entusiasmo della meraviglia per capolavori che rendono la tonalità, la luce, le rotondità attraverso tratti paralleli e perpendicolari, è questa la magia dell'incisione.

Rinascimento in Bianco e Nero, Bassano, vista di una sala

Rinascimento in Bianco e Nero, Museo Civico di Bassano del Grappa, vista di una sala

Tra gli autori troviamo nomi straordinari come Andrea Mantegna, Albrecht Dürer, Jacopo de' Barbari, Tiziano e le botteghe dei suoi incisori, Tintoretto, Veronese, Benedetto Montagna, Ugo da Carpi, Domenico Campagnola, Agostino Carracci e Giuseppe Scolari.

Grazie a questo progetto, i massimi raggiungimenti dell'arte incisoria si misurano con i temi fondanti dell'arte veneziana del Rinascimento: il paesaggio, i teleri, la pittura narrativa, il nudo femminile, il rapporto con le differenti tradizioni artistiche, una personale idea dell'antichità.... leggi il resto dell'articolo»

Grazie alle stampe, oggetti facilmente moltiplicabili e trasportabili, che non recano in sé alcuna precisa considerazione dei confini geografici e linguistici, Venezia si pose come imprescindibile crocevia della diffusione dell'arte in quel periodo, luogo dove nacquero e furono commercializzate alcune delle più importanti e affascinanti realizzazioni grafiche ed editoriali di tutto il Rinascimento. Protagonista di una vera e propria rivoluzione mediatica, l'arte incisoria investì capillarmente non solo l'Europa ma tutto il mondo allora conosciuto, diffondendo stili e idee: un fenomeno epocale, paragonabile alla diffusione del digitale che ha trasformato lo stile di vita globale negli ultimi decenni.

L'incisione come espressione massima del disegno. A Bassano si possono ammirare capolavori come Melancolia I (1514)  e Sant'Eustachio (1501) di Albrecht Dürer, artista che ha regalato un metodo alla tecnica incisoria, un "metodo codificato" che fu collegamento tra la tradizione tedesca e quella italiana grazie anche ai soggiorni veneziani dell'artista. Mantegna, Pollaiolo, Dürer, il meno noto, ma altrettanto importante, Scolari (di cui la collezione Remondini di Bassano possiede quasi tutte le opere note), inventarono un mondo in bianco e nero, fatto di linee e tonalità.

La mostra presenta sia opere di grandi dimensioni quali la "Sommersione del Faraone nel Mar Rosso" (1549) di anonimo intagliatore da Tiziano e la famosa "Veduta di Venezia a volo d'uccello" (1500) di Jacopo de Barbari, che piccoli capolavori, veri gioielli da tenere in mano tanto ricercati dagli amatori del disegno e da collezionisti di tutte le epoche.

Rinascimento in Bianco e nero

Anonimo intagliatore da Tiziano, Sommersione del Faraone nel Mar Rosso, 1549. Bassano del Grappa, Museo Civico. © Musei Biblioteca Archivio Bassano del Grappa, foto Matteo De Fina

Seguendo un percorso cronologico-tematico articolato le due esposizioni immergono i visitatori nell'universo monocromatico della stampa, in un percorso di grande impatto visivo composto da circa novanta opere per ciascuna sede, attraverso sezioni sia comuni che specifiche per i due musei: Novità allo scadere del QuattrocentoI grandi formatiincisori veneti e forestieri fra primo e secondo decennio del Cinquecento; due sezioni dedicate a La nascita del chiaroscuro e «Da Tiziano [...] molti paesi»; editori, poligrafi e l'illustrazione del libro veneziano alla metà del XVI secolo, protagoniste nella sede di Ca' Rezzonico; «mediante le stampe, le maniere d'Italia» a Venezia; «Titianus inventor»: la bottega e la grafica dalla maturità alla tarda età del maestro; i due approfondimenti Agostino Carracci incisore da Veronese e Tintoretto e Giuseppe Scolari «eccellente disegnatore ed intagliatore di stampe in legno», presentate a Bassano. 

La mostra è affiancata dall'importante e omonima pubblicazione scientifica, volume di oltre 350 pagine pubblicato sia in lingua italiana che in lingua inglese edito da Scripta edizioni.

Per questa eccezionale occasione i curatori, Giovanni Maria Fara, direttore del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali Università Ca'Foscari di Venezia e David Landau, hanno riunito un comitato scientifico di statura internazionale che ha contribuito alla stesura dei saggi a corredo delle schede di catalogo delle opere esposte, saggi che offrono importanti aggiornamenti sugli studi di settore.

Il duplice progetto coinvolgerà anche la didattiva. L'appuntamento con le Attività Educative di Fondazione Musei Civici a Ca' Rezzonico è con Stampatori all'opera, laboratori svolti in collaborazione con gli studenti dei corsi di Grafica d'arte e di Didattica dell'arte dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Le scuole potranno così scoprire la Venezia nel Settecento attraverso una speciale introduzione alla mostra, mentre l'itinerario per adulti ripercorrerà l'ultima grande stagione della pittura veneziana Da Tiepolo a Canaletto. Nella sede bassanese, invece, le famiglie e le scuole di ogni ordine e grado saranno coinvolte nel progetto didattico Visto...si stampi!, basato su metodologie didattiche innovative e ideato da Daniele Fraccaro, in collaborazione con docenti esperti di pedagogia dell'arte e delle pratiche incisorie dell'Accademia di Belle Arti di Venezia.

Tra i servizi per il pubblico, una convenzione tra i musei con ingresso ridotto nelle due sedi per i visitatori della mostra.

A distanza di alcuni decenni dalla memorabile esposizione londinese The Genius of Venice (1983-1984) e dalla fondamentale pubblicazione Tiziano e silografia veneziana del Cinquecento, di Michelangelo Muraro e David Rosand (1976), la mostra Rinascimento in bianco e nero. L'arte dell'incisione a Venezia (1494–1615) e relativo catalogo costituiscono un'occasione unica per riportare l'attenzione su una pagina determinante dell'arte europea dell'epoca moderna, e per permettere al pubblico di avvicinarsi a un'arte, quella dell'incisione, che fu in grado di dialogare con le conquiste della pittura, quando non addirittura di influenzarla, quasi che l'una fosse lo specchio dell'altra.

Pubblicato il 13/03/2024

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