Arte contemporaneaMostre a Ferrara

Agostino Arrivabene. Thesauros

  • Quando:   16/07/2023 - 01/10/2023
  • evento concluso
Agostino Arrivabene. Thesauros

La Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara presentano una mostra antologica dedicata ad Agostino Arrivabene. Quaranta opere realizzate dal 1985 a oggi sono raccolte sotto al titolo Thesauros – nella Grecia antica i piccoli edifici che venivano offerti alle divinità nei santuari – perché l’autore considera le sue creazioni come doni votivi e la pratica artistica come tensione verso il divino. Nei dipinti, eseguiti con tecniche tradizionali e materiali preziosi, si colgono gli echi dei grandi maestri studiati de visu sin dalla prima formazione: Jan van Eyck, Leonardo, Michelangelo, Albrecht Dürer, Rembrandt; padri nobili, come il geniale ferrarese Ercole de’ Roberti, che lo hanno guidato, e confortato, nella ricerca di una personalissima figurazione connotata da una forte carica visionaria e riferimenti simbolici ed esoterici.

Pittore e disegnatore colto e raffinato, dotato di una fantasia inesauribile e di una straordinaria intelligenza compositiva, Arrivabene percorre da sempre, con convinzione e coraggio, la strada della retroguardia, senza cadere mai nella citazione. Nei suoi lavori, sostenuti da una tecnica impeccabile, c’è semmai continuità, oltre che armonia, rigore, intensità. Lo dimostrano anche le preziose sculture e le pietre dipinte, che evocano naturalia e artificialia (rarità scoperte in natura o sapientemente create dall’uomo) o mirabilia (cose insolite, magiche, inquietanti) custodite nelle Wunderkammer assemblate da sofisticati collezionisti. Arrivabene rinnova temi mitologici, sacri e letterari, sfrutta le potenzialità dell’allegoria, scandaglia il mistero della natura, della vita terrena e di quella oltre la morte, eccede i limiti della conoscenza sensibile per conseguire un altrove, una realtà nuova, potente, mutevole, che esiste prima di concretizzarsi.

Come scrive Vittorio Sgarbi: «Di tutti i pittori figurativi delle ultime generazioni, dalla fine degli anni Settanta a oggi, appartenenti a diversi gruppi, Enzo Cucchi, Wainer Vaccari, Lino Frongia, Stefano Di Stasio, ammirevoli per l’esercizio e la tecnica spesso maturata sullo studio degli antichi, il più eccentrico, il più originale, il più sperimentale è certamente Agostino Arrivabene. Gli piace la pittura ambiziosa, gli piace la perfezione esecutiva, ma la sua fantasia lo porta verso soggetti estremi. Lontanissimo dalla realtà, è certamente il più onirico dei nostri pittori e le sue immagini sono lacerate e tormentate. È una continua metamorfosi che moltiplica le forme della realtà. Il disegno e la pittura sono per Arrivabene strumenti di conoscenza che richiedono concentrazione e applicazione continua, studio e confronti. I tempi non sembrano richiederlo per le tante finzioni che avevano reso irriconoscibile il volto dell’arte, ad ogni metamorfosi. Ed ecco Agostino rivederlo dietro la maschera, nei volti scoperti dei pittori amati: Werner Tübke, Lucian Freud, Odd Nerdrum, Antonio López García. Questi fari nella notte gli indicarono che la strada c’era ancora e la si poteva faticosamente percorrere. E questa è la sua partita con la pittura. Poi c’è quella con il sogno. Gran parte di ciò che Arrivabene racconta di reale ha solo l’apparenza

L’allestimento è studiato in relazione all’asse prospettico che si crea nelle sale dell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti tra il monumentale dipinto in apertura Erotomachia infera (2023), dove è rappresentata la bufera alla quale sono condannati i lussuriosi nel secondo cerchio dell’Inferno, e l’opera che conclude la mostra, tra le più iconiche dell’artista, Lucifero (1997), che presenta il principe degli angeli divenuto capo dei demoni con il volto svanito in un nero profondo che richiama gli abissi oscuri dell’Ade. L’indagine dell’aldilà procede nel dittico dedicato ad Ade, il dio dei morti dell’antichità greca, e alla sua sposa Persefone, ritratti in Du mal II° (2011) e Ctesia Panax (2012), e in Ea – exit (2016), dove Persefone, in volo, ritorna sulla terra dopo il lungo soggiorno negli inferi.
Opere giovanili nelle quali Arrivabene manifesta la sua passione per la pittura lenticolare e raffinata dei Primitivi fiamminghi e per i miti dell’antica Grecia sono gli straordinari I sette giorni di Orfeo (1996) e Atena (1996), mentre i più recenti dipinti su legni fossili del cretaceo provenienti dai giacimenti in Arizona e in Madagascar documentano il recupero di tecniche antiche cadute in disuso. Un esplicito omaggio all’Officina ferrarese è offerto infine in due lavori ispirati allo splendido paesaggio inquadrato dai pilastri del trono nella celebre pala Portuense di Ercole de’ Roberti, attentamente studiata dall’artista negli anni della formazione all’Accademia di Brera: La grande opera (2016), dove l’alchimista compie la trasmutazione della materia davanti a una veduta con città immaginarie che evocano le architetture di Étienne-Louis Boullée, e Il sogno di Asclepio (2015), eseguito su una tavola del Seicento, nel quale l’interpretazione del paesaggio si arricchisce della citazione del sogno tratto da uno dei Discorsi sacri di Elio Aristide.

La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Utilizziamo Sendinblue come nostra piattaforma di marketing. Cliccando qui sotto per inviare questo modulo, sei consapevole e accetti che le informazioni che hai fornito verranno trasferite a Sendinblue per il trattamento conformemente alle loro condizioni d'uso

Mostra: Agostino Arrivabene. Thesauros

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

Apertura: 16/07/2023

Conclusione: 01/10/2023

Organizzazione: Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara

Curatore: Vittorio Sgarbi

Indirizzo: Corso Ercole I d'Este, 21 - 44121 Ferrara

Orari: Aperta tutti i giorni, dalle 11.00 alle 20.00
Aperta anche 15 agosto

Informazioni e prenotazioni: tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it

Sito web per approfondire: https://www.palazzodiamanti.it



Altre mostre a Ferrara e provincia

Illustrazionemostre Ferrara

Ferrara teatro della città nelle illustrazioni di Claudio Gualandi

Il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara celebra i sessant'anni dal restauro con una mostra che racconta la sua storia: "Ferrara teatro della città nelle illustrazioni di Claudio Gualandi". leggi»

18/04/2024 - 15/09/2024

Emilia Romagna

Ferrara

Mostra documentalemostre Ferrara

Ebrei nel Novecento italiano

Ebrei nel Novecento italiano, dal 29 marzo 2024, racconta cento anni di storia italiana, le sfide di un'epoca, le lacerazioni, la rinascita e l'evoluzione del concetto di cittadinanza. leggi»

29/03/2024 - 06/10/2024

Emilia Romagna

Ferrara

Arte contemporaneamostre Ferrara

Aurora Avvantaggiato, Raffaele Vitto. Materia Critica

Dal 23 marzo al 27 aprile 2024 zanzara arte contemporanea presenta "Materia Critica" di Aurora Avvantaggiato e Raffaele Vitto. leggi»

23/03/2024 - 27/04/2024

Emilia Romagna

Ferrara

Arte modernamostre Ferrara

Escher a Palazzo dei Diamanti

Dal 23 marzo al 21 luglio 2024 Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita una grande mostra dedicata ad Escher, artista geniale e visionario. leggi»

23/03/2024 - 21/07/2024

Emilia Romagna

Ferrara

Pittura del '500mostre Ferrara

Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso

Dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025 Palazzo dei Diamanti a Ferrara ospita la mostra "Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso" leggi»

12/10/2024 - 16/02/2025

Emilia Romagna

Ferrara

Fotografiamostre Ferrara

Fiona Annis. Tempo, tanto quanto vuoi, un mare di luce

Dal 17 febbraio all'11 maggio 2024 Zanzara Arte Contemporanea di Ferrara ospita "Tempo, tanto quanto vuoi, un mare di luce" di Fiona Annis. leggi»

17/02/2024 - 11/05/2024

Emilia Romagna

Ferrara