Dal 21 marzo al 31 maggio 2024, Mazzoleni presenta "Cromofonetica" la seconda personale dell'artista David Reimondo (Genova, 1973; vive e lavora a Milano), dopo il successo delle Etimografie con la mostra Il muscolo del pensiero è il cervello, nel 2019.
— e io, come una strofa di una poesia scritta in una lingua straniera sconosciuta,
sono scosso nel profondo. Prologo a La Conquista dell'Inutile, Werner Herzog, 2009
Torino – gennaio 2024
La mostra esplora la Cromofonetica, neologismo coniato dall'artista per descrivere la sua ricerca legata a una nuova e personale teoria del colore.
"Il mio lavoro si concentra sull'individuo. Recuperare la propria intima soggettività che può anche diventare contributo alla collettività. Creo teorie immaginarie che traduco in linguaggio attraverso diversi media". David Reimondo
Con giocosa sapienza e una resa rigorosa, precisa ed esteticamente molto curata, la mostra di Reimondo presenta il corpus della Cromofonetica: da Etimo-Cromofonetica del 2019, opera installativa di grandi dimensioni, a Onda Cromofonica (2017) e Colorful (2016), nelle quali l'immersione dei sensi dello spettatore è già totale, fino alle opere site-specific prodotte per la mostra nelle quali l'esperienza sonora, visiva e intellettiva arrivano alla massima espressione, coinvolgendo e sorprendendo i visitatori con presenze inaspettate ma sempre legate all'universo proprio del colore.... leggi il resto dell'articolo»
Studi neuropsichiatrici e ricerche archeologiche hanno svelato, in anni recenti, non solo che nel momento della nascita siamo in grado di associare un senso a simboli primordiali (le forme stilizzate di un volto, ad esempio: due punti e una retta disposti in un ovale), ma che l'uomo è stato pictor, prima di sapiens: i Neanderthal usavano già colori e pittogrammi, a dimostrare che forme e colori sono alla base delle comunicazioni pre-verbali.
Il lavoro di Reimondo si incentra sull'essere umano. Se con il costante l'artista compie un complesso esercizio di de-addestramento culturale verso una tabula rasa linguistica che lo ha condotto a inventare un nuovo sistema segnico e fonetico, con la Cromofonetica "il livello di arbitrarietà del segno fa uno scatto improvviso": la lingua rinasce in una nuova grammatica fonetica che, grazie all'uso di sillabe connesse al colore, esprime in modo intuitivo e primordiale questa nuova teoria dei colori e l'interazione fra gli stessi.
In nessuna lingua i colori secondari e terziari vengono denominati con un termine che porti con sé i colori primari di cui sono formati; "verde", non è l'unione fonetica di "blu" e "giallo", ma una parola a sé stante, in italiano come in qualsiasi altra lingua, mentre trova una istintiva corrispondenza tra forma e sostanza nel lavoro di David Reimondo.
approfondimento sul corpus di opere Etimografia – altro suo neologismo–
Con giocosa sapienza e una resa rigorosa, precisa ed esteticamente molto curata, la mostra di Reimondo presenta il corpus della Cromofonetica: da Etimo- Cromofonetica del 2019, opera installativa di grandi dimensioni, a Onda Cromofonica (2017) e Colorful (2016), nelle quali l'immersione dei sensi dello spettatore è già totale, fino alle opere site-specific prodotte per la mostra nelle quali l'esperienza sonora, visiva e intellettiva arrivano alla massima espressione, coinvolgendo e sorprendendo i visitatori con presenze inaspettate ma sempre legate all'universo proprio del colore. Centrali nella mostra saranno le nuove opere che si sviluppano intorno ai libri dedicati ad alcuni dei protagonisti della Storia dell'Arte più o meno recente. Ogni opera ha come soggetto un libro aperto su una determinata opera. L'artista ne analizza i colori principali e, tramite un sistema di casse inserite all'interno della teca che accoglie la pubblicazione, ne diffonde la "descrizione cromatica". Questo sonoro possiede, per ogni opera, un carattere sempre unico e differente, che restituisce l'interpretazione dell'artista. Grazie al "linguaggio" della Cromofonetica, l'artista crea così opere totalmente nuove e immersive, offrendo un nuovo modo per fare esperienza di questi volumi e delle opere in essi riprodotte.
In occasione della mostra è stata pubblicata la prima monografia dedicata a David Reimondo, edita da Silvana Editoriale, con testi di Ilaria Bernardi, Milovan Farronato, Federico Leoni, Gaspare Luigi Marcone, Andrea Moro e Federico Vercellone.
Nella pratica di Reimondo, l'interazione, la collaborazione e lo scambio con altri soggetti e realtà sono fondamentali: l''apparato cromatico è stato attinto da NCS – Natural Colour System®©, una collezione di colori universale, caratterizzata da un ordinamento logico delle tonalità. Nel percorso di ricerca il confronto con NCS Colour Centre Italia rappresenta oramai un aspetto consolidato, soprattutto per il rigore metodologico e l'impianto razionale. Grazie al Sistema Cromatico NCS®© si è potuta ottimizzare la corrispondenza biunivoca tra due categorie visive apparentemente estranee: il colore standard e il segno artistico.
Sponsor tecnico della mostra è COVEMA Vernici, storico produttore di pitture dal 1962. Lavorando a stretto contatto con l'artista, l'azienda ha creato 109 tinte, trasformando in materia i concetti della Cromofonetica.
Infine, insieme agli studenti del corso di Grafica 2° anno dell'Istituto Europeo di Design di Torino, l'artista e la galleria hanno compiuto un percorso di studio e approfondimento della mostra, dei suoi allestimenti e della comunicazione. I lavori dei partecipanti sono pubblicati in una galleria dedicata sul sito della galleria.
Mazzoleni è una delle principali gallerie italiane d'Arte Moderna e Contemporanea con sede a Londra e Torino, attiva da oltre 35 anni. Mazzoleni presenta mostre di calibro museale e partecipa alle principali fiere internazionali di settore nei circuiti Art Basel, Frieze, TEFAF; Artissima, Arte Fiera e Miart in Italia e di recente aprendosi a nuove realtà collezionistiche in Oriente, partecipando a fiere quali Frieze Seoul, Art Abu Dhabi e Art Dubai.
La collezione della galleria viene esposta in musei e istituzioni in tutto il mondo, come il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo a Parigi, la FondazioneSolomon R. Guggenheimdi New York, la Smithsonian Institution di Washington, lo State Ermitage Museum di San Pietroburgo, la Tate Gallery e l'Estorick Collection di Londra, il Museo del Novecento di Firenze, la GNAM di Roma, il Museo MADRE di Napoli, la Triennale e Palazzo Reale di Milano e la Biennale di Venezia in Italia.
La galleria rappresenta l'Estate Agostino Bonalumi.
Note biografiche
David Reimondo è nato a Genova nel 1973. Vive e lavora a Milano.
Dopo le prime esperienze genovesi nella video documentazione, a metà anni '90 studia a Roma diplomandosi in regia cinematografica iniziando a lavorare sui set cinematografici e di videoclip musicali.
Nel 2000 si trasferisce a Londra dove approfondisce sempre di più il suo lavoro nelle arti visive. Lo sviluppo di queste ricerche lo condurrà alle sue prime mostre. Dal 2002 al 2004 lavora in qualità di freelance nella sede londinese della RAI con mansione di assistente alla camera e fonico.
Il lavoro di Reimondo s'incentra sull'essere umano e fin dall'inizio si pone cinque tematiche di ricerca da sviluppare progressivamente nel tempo: "Anime", "Cellule", "Corpo", "Pensiero" e "Interazione".
Dal 1996 inizia i suoi primi esperimenti sulla tematica delle "Anime" che lo impegnerà fino al 2000. Nel 1999, senza abbandonare la precedente, intraprende il nuovo percorso sulle "Cellule", fino al 2003.
I primi lavori sul "Corpo" iniziano, invece, nel 2000, andandosi a consolidare e sviluppare fino al 2010. In questo periodo collabora con numerose gallerie, tra le quali Di Meo (Parigi) e Gian Enzo Sperone (Sent).
È il 2010 l'anno che vede l'inizio del nuovo capitolo dedicato al "Pensiero", attualmente ancora in corso. Etimografia, Le parole che non esistono e Cromofonetica sono i tre campi d'indagine compresi in questo tema di ricerca.
Nell'Etimografia – neologismo creato dell'artista – Reimondo compie un complesso esercizio di de-addestramento culturale verso una tabula rasa linguistica che lo ha condotto a inventare un nuovo sistema segnico e fonetico. Ogni grafema possiede un suo corrispettivo sonoro, un fonema, e il tutto riconduce a un significato specifico, a nuovi "strumenti di comunicazione".
In "Le parole che non esistono" l'artista ha fatto calcolare ad un computer le possibili combinazioni tre le 26 lettere dell'alfabeto latino arrivando ad un massimo di 26 lettere consecutive. Ha poi escluso le parole esistenti utilizzate dalle lingue che si servono di tale alfabeto componendo dei grandi volumi ciascuno custode di 1000 pagine e 2000 facciate scritte dove nell'ultimo vi sono racchiuse le parole composte da 26 lettere.
Il terzo sviluppo del "Pensiero" è la Cromofonetica in cui Reimondo inventa un nuovo modo di scrivere e chiamare foneticamente i colori. Da questo giunge anche a un ulteriore sviluppo, una "cromo-morfo-fonetica", dove colore e suono lavorano per definire una forma.
Fra le principali mostre personali ricordiamo: Museo Novecento, Firenze (2019); Mazzoleni, Torino (2019); Teatro Filodrammatici di Milano (2018); The Open Box, Milano (2017); Di Meo Gallery (2010); Gian Enzo Sperone Gallery, Sent (2009).
Tra le numerose esposizioni collettive cui il lavoro dell'artista ha preso parte ricordiamo: Opera pubblica permanente a Peccioli, Pisa (2021); Galleria d'Arte Moderna di Torino, Torino (2020); Palazzo Palmieri, Monopoli (2017); The Open Box, Milano (2017); Unicredit Pavilion, Milano (2015); Fondazione Piero Manzoni, Milano (2014); Musée Hotel des Arts, Tolone, Francia (2013); CoCA Centro d'Arte Contemporanea Znaki Czasu, Toruń, Polonia (2012); Winzavod Centre for Contemporary Art, Mosca (2011); 2nd Malindi International Biennale of art, Kenya (2008); 9th Cairo International Biennale, Egitto (2003); Seconda Biennale Méditerranéenne des Arts de Tunis (2002).
Nel 2013 vince il Premio Terna 05 con l'opera Poesia di 3 metri: io e gli altri.
Mostra: David Reimondo. Cromofonetica
Torino - Mazzoleni
Apertura: 21/03/2024
Conclusione: 31/05/2024
Organizzazione: Mazzoleni Arte
Indirizzo: Piazza Solferino, 2 - 10121 Torino
Orario: martedì-sabato 10.00-13.00 e 15.45-19.15 | domenica e lunedì su appuntamento
Catalogo: Silvana Editoriale editore
Per info: +39 011 534473 | torino@mazzoleniart.com
Sito web per approfondire: https://mazzoleniart.com/it/
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