Dal 5 aprile al aprile 2024 Galleria Spazio 44 di Torino ospita la mostra "Oltre lo Sguardo" con opere di Gianluca Nibbi a cura di Edoardo di Mauro.
La pittura e, più in generale, il ricorso a tecniche sommariamente definite "tradizionali", sono troppo affrettatamente state definite inadeguate ai tempi e appaiono tuttora vittime di superficiali interpretazioni critiche, assillate da una affannosa rincorsa ai parametri di un gusto artistico che più ci si sforza di definire e delimitare più sfugge in mille direzioni.
La tecnica pittorica mantiene una invidiabile vitalità che le consente di calcare egregiamente la scena, adeguandosi con armonia alle mutazioni di una società in rapida e frenetica evoluzione, in virtù del suo essere da sempre simbolo di quella "teknè" intesa nell'accezione etimologica di pratica manuale implicita al concetto originario di arte.
Un concetto dove il procedimento mentale, l'ambito elevato relativo al mondo delle idee, per concretizzarsi in una rappresentazione oggettivamente fruibile deve essere in grado di gettare luce sull'esterno per mostrarci le cose della vita nella loro esatta dimensione, nella loro essenza intelligibile, illuminandoci sulla bellezza od anche la negatività di quanto ci circonda con quella capacità rivelatoria propria del talento artistico.
La pittura è da sempre la casa di tutte le tecniche e di tutti i progetti, luogo eletto da cui traggono origine le manifestazioni sensibili dell'arte, ed è per questa sua inarrivabile natura che ha saputo attraversare le epoche della storia mantenendo sempre, nei casi migliori, la sua carica di espressività.... leggi il resto dell'articolo»
Le ultime generazioni, quelle apparse sulla scena a partire dall'inizio degli anni Duemila, usano il tramite pittorico per stabilire con lo scenario contemporaneo un rapporto di evocazione, sublimando il reale per trarne i riposti umori, sfidando la fotografia e costringendola a adeguarsi rincorrendola sul suo terreno.
Gianluca Nibbi è un'artista che si è formato all'Accademia Albertina di Torino, culla di talenti pittorici.
Il suo stile denota una autentica passione, un'espressività sincera e non mediata da concessioni al gusto del momento.
Per Nibbi, come ho avuto modo di scrivere nelle varie occasioni in cui mi sono occupato del suo lavoro, la pittura è sinonimo di intensità emotiva e viscerale, manualità sofferta ed al pari meditata, autentica e rinnovata "teknè".
I suoi lavori, di dimensioni spesso imponenti ed in grado di scuotere emotivamente il fruitore, si sposano perfettamente con il termine di "contemporaneità evocata" da me usato per delimitare la predominante espressiva della giovane arte che, per Nibbi, già attivo da diversi anni, è definizione valida soprattutto per evidenziare la costante attualità del progetto visivo.
I temi da sempre prediletti sono concreti, anche drammatici, tratti dalla realtà.
La realtà di zone vaste e periferiche del mondo, con i volti innocenti di bimbi o più segnati di adulti, uomini e donne, che, ad onta di una condizione esistenziale spesso ai limiti dell'umano, esprimono un autentico candore ed una insopprimibile gioia di vivere.
Con la pittura Nibbi riesce ad infondere a queste immagini un tocco di magia e, per dirla con Baudelaire, di "surrealtà", facendole levitare dalla materialità del reale, dagli archivi della documentazione, al sempiterno superiore significato dell'immagine simbolica.
In questa personale presso Spazio 44 l'artista presenta numerosi lavori inediti, che rappresentano come di consueto visioni di realtà distanti da noi, sebbene la velocità di movimento attuale conceda molto più di un tempo la possibilità di una visione diretta degli eventi narrati.
Gianluca Nibbi però continua coerentemente ad insistere su una narrazione "romantica", aliena dalla ricerca fotografica di stampo sociologico che spesso corre il rischio di scadere nella categoria del reportage esotico.
Nibbi si concentra sulla potenza espressiva dei volti, in grado di emanare un'aura atemporale ed ultraterrena, sulla dinamicità oscillante tra il dramma e l'ebbrezza della festa e dei ritmi dionisiaci.
La scelta dei soggetti non è casuale e l'artista compie su di essi una attenta ed accorta riflessione, evidenziata anche dall'uso recente, per diverse tele, del colore ad olio in sostituzione dell'acrilico, che richiede una pazienza maggiore nella composizione, trascendendo in una "perdita di tempo" come "perdita del tempo".
Come sottolineato dall'artista, che ha una piena consapevolezza teorica del suo progetto, quest'ultimo consiste in uno studio dei volti, isolati nell'immediatezza dello sguardo frontale che scruta il fruitore, o rappresentati nel dinamismo di gruppo, in un viaggio che parte dall'Africa, per proseguire in India, e concludersi a ridosso della secolare cultura tibetana.
L'attenzione di Nibbi si rivolge prevalentemente verso la trasposizione nello spazio ideale della tela dei tratti somatici di giovani e adolescenti, nei quali alla purezza tendenziale della gioventù si somma l'appartenenza a mondi e territori solo in parte contaminati dal consumismo, dai bisogni effimeri e dalla comunicazione invasiva di un Occidente ormai del tutto globalizzato.
Il titolo "Oltre lo Sguardo" sintetizza con rara efficacia la volontà di andare alla ricerca di una diversa visione valoriale dell'esistenza.
Edoardo Di Mauro, marzo 2024
Mostra: Gianluca Nibbi. Oltre lo Sguardo
Torino - Galleria Spazio 44
Apertura: 05/04/2024
Conclusione: 24/04/2024
Organizzazione: Galleria Spazio 44
Curatore: Edoardo di Mauro
Indirizzo: Via Maria Vittoria 44 - Torino
Orari: dal lunedì al venerdì 14.00/19.00, sabato e domenica su appuntamento
Orari: dal lunedì al venerdì 14.00/19.00, sabato e domenica su appuntamento
Inaugurazione: Venerdì 5 aprile ORE 18.30
Sito web per approfondire: https://www.spazio-44.it/
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