
La grande retrospettiva di Inge Morath offre l'occasione di conoscere più da vicino e in modo più intenso, la straordinaria arte creativa e la profonda sensibilità di questa meravigliosa fotografa austriaca, ma autentica cittadina del mondo.
La mostra
L’esposizione, curata da Brigitte Blüml–Kaindl, Kurt Kaindl e Marco Minuz, si concentra non solo sulla sua ricca produzione fotografica ma soprattutto sulla sua vita, sulla sua sensibilità, sulla sua anima.
Il lavoro di Inge Morath, prima di ogni cosa, è la testimonianza di un rapporto, di una passione, di una necessità con la fotografia.
Le oltre 170 immagini e le decine di documenti ci offrono la più ampia ed esaustiva panoramica sullo straordinario lavoro prodotto da Inge Morath, ripercorrendone l’intera carriera, ma anche regalando al visitatore curioso e appassionato, uno squarcio significativo sulla personalità così sensibile della fotografa austriaca.
Negli scatti esposti in mostra ritroviamo tutta la forza vibrante dei suoi reportage di viaggio, quello dedicato alla città di Venezia, e le immagini scattate lungo il fiume Danubio, ma anche i reportage realizzati in Spagna e in Russia, nell’Iran e in Cina, in Romania e negli Stati Uniti d’America, e anche nella sua stessa terra natia, l’Austria. Sono immagini dove traspare la profonda umanità e sensibilità di Inge Morath, che è la cifra stilistica propria della sua arte.
Inge Morath ha imparato molto da Henri Cartier-Bresson a Ernst Haas e con cui ha collaborato in importanti reportage. Il suo stile fotografico affonda le sue radici negli ideali umanistici conseguenti alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche nella fotografia del “momento decisivo”, così come l’aveva definita Cartier-Bresson.
Le fotografie di Inge Morath sono immagini che raccontano squarci della società che la circonda, sviscerandola quasi, ma allo stesso modo narrano molto della sua stessa anima, della sua visione umana. In esse vedi il mondo che è intorno a noi e ci leggi tanto di lei, sono come pagine di un intimo diario segreto, che è, poi, la sua stessa vita e come lei stessa scrive: “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”.... leggi il resto dell'articolo»
Biografia
Nata a Graz, in Austria, nel 1923, dopo gli studi di lingue a Berlino, lavora come traduttrice e giornalista. Amica del fotografo Ernst Haas, realizza testi per i suoi reportage.
Inge Morath non nacque propriamente come fotografa, la sua fu una passione incontrata quasi per caso sulla strada della sua vita, e divenuta, in un crescendo viscerale, la sua professione, la sua arte, il suo linguaggio creativo.
Infatti, nel suo Paese natio, l’Austria, la Morath era traduttrice – conosceva ben sette lingue! – e giornalista; l’amicizia con il fotografo Ernst Haas la introdusse nel mondo dell’agenzia fotografica Magnum Photos di Parigi. Lei gli curava i testi dei suoi reportage, e intanto respirava la potenza creativa che sprigionava la macchinetta fotografica attraverso uno scatto.
Ernst Haas si accorse immediatamente del diamante grezzo che si nascondeva dentro l’anima di Inge Morath, un seme pronto a germogliare per donare splendidi frutti creativi.
La medesima intuizione la ebbe Robert Capa, quando le affidò l’incarico di ricercatrice e redattrice per la famosa agenzia parigina. Ma fu con il geniale fotografo Henri Cartier-Bresson che lei esplose in tutto il suo valore creativo.
Tra il 1953 ed il 1954, Morath è assistente di Henri Cartier-Bresson. Negli anni seguenti viaggia in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Sono del 1958 la serie di curiosi ritratti fotografici con le maschere del disegnatore Saul Steinberg.
Sul set del film “Gli spostati” di John Huston conosce Arthur Miller, che sposa nel 1962. Nel 1965 si reca per la prima volta in Unione Sovietica. Nel 1978 compie il primo viaggio in Cina.
Fra i suoi soggetti più popolari i ritratti di importanti personalità del Novecento come Pablo Picasso, Doris Lessing, Marilyn Monroe, Alberto Giacometti, Allen Ginsberg, Pablo Neruda, Philp Roth, Igor Stravinsky, Arold Pinter, Gloria Vanderbilt.
Muore a New York il 30 gennaio 2002.
Mostra: Inge Morath al Palazzo Ducale di Genova
Palazzo Ducale di Genova
Apertura: 20/06/2019
Conclusione: 06/10/2019
Curatore: Brigitte Blüml–Kaindl, Kurt Kaindl e Marco Minuz
Indirizzo: Piazza Giacomo Matteotti 9 - Genova
Sito web per approfondire: http://www.palazzoducale.genova.it
Facebook: https://www.facebook.com/PalazzoDucaleFondazioneperlaCultura/
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