
Fino all'11 novembre la galleria Veda di Firenze ospita la mostra Self-Titled, personale dell'artista Damon Zucconi.
In esposizione una nuova opera digitale di Zucconi realizzata con un software creato dall'artista che prevede l'uso dell' Intelligenza Artificiale. Insieme all'opera digitale anche una serie di elaborati grafici che esplicitano il risultato dell'applicazione del software personalizzato.
Fu nel VII secolo che gli scribi irlandesi iniziarono a introdurre spazi tra le parole nei testi scritti. In precedenza si utilizzava il metodo della "scriptio continua", in cui le parole scorrevano ininterrottamente senza pause, rendendo il testo un'unica massa indifferenziata. Si pensa che questo passaggio abbia trasformato la lettura da un'attività orale e pubblica a una silenziosa e solitaria.
Guardo l'immagine. Leggo il testo e mi rendo conto della sua relazione con le immagini sotto le parole: sono disposte spazialmente in uno schema descritto dal linguaggio. Continuo a leggere e la mia attenzione oscilla tra questi due modi di vedere: leggere e guardare per verificare, comprendere. Le immagini sono oblique, leggermente sbagliate in un modo o nell'altro, anche se è difficile descriverne il motivo. Il testo va dall'alto verso il basso, da sinistra a destra, ma i contenuti sono al rovescio, dal centro ai bordi. Mentre mi muovo lungo il testo, mi muovo anche verso l'esterno. La configurazione descritta e raffigurata non è strettamente logica e, sebbene nella mente si formi un composto, non si risolve mai in qualcosa di completo e coerente.
Le immagini si distaccano sempre più dai processi fisici che un tempo ne definivano la creazione. È emerso invece un nuovo legame con il linguaggio, ristrutturato per nuove intelligenze, e con esso un analogo ripiegamento dal pubblico al privato.
Questa trasformazione richiede una riconsiderazione del concetto tradizionale di frase. Il concetto di frase deve essere inteso non nel suo senso grammaticale, ma nel senso di un organismo espressivo di un significato perfetto, sia in una semplice esclamazione che in un vasto poema.
Damon Zucconi (Bethpage,NY - 1985) vive e lavora a Philadelphia, PA.
Zucconi lavora con software e script personalizzati per creare le sue opere che sono solitamente accessibili online.
Nella sua ricerca artistica utilizza la visione, l'alfabetizzazione e il riconoscimento di schemi per rappresentare l'esperienza percettiva.
Tra le mostre personali recenti: When You're Here, You're Familiar a JTT, New York (2023), Lithromantic a VEDA, Firenze (2020), Imagine a World Without You a JTT, New York (2019), Spiritual Door (2016) a VEDA, Firenze (2016).
Tra le mostre collettive recenti: he Cargo Cult and other certainties, Galleria ZERO, Milan (2023), Behind the Screens at CODA, Apeldoorn, (2023), When It Comes to Certain Rooms at The Van Doesburg House Foundation, Meudon, Paris (2019), Formenverwandler al Full Node, Berlino (2019), Contemporanee/Contemporanei all'Università di Verona, Verona (2019), Word Play alla Bonner Gallery, Miami (2018), The Artist is Present allo Yuz Museum, Shangai (2018 ).
Veda inizia la sua attività come project space nel maggio 2016, a Firenze. La proposta fondante del progetto è stata quella di dare agli artisti invitati l'opportunità di confrontare la loro pratica artistica all'interno dell'architettura dello spazio, spronandoli a superare le condizioni intrinseche di quest'ultimo.
Veda opera con l'obiettivo di sviluppare connessioni, collaborazioni e nuove idee con artisti e curatori.
Questo, insieme alla necessità di perseguire un dialogo più profondo con le pratiche degli artista Veda ha deciso di diventare una galleria d'arte nel 2017.
Mostra: Damon Zucconi. Self-Titled
Firenze - Veda
Apertura: 14/09/2023
Conclusione: 11/11/2023
Organizzazione: Galleria Veda
Indirizzo: via delle Cascine 35 - 50144 Firenze
Orari: dal martedì al sabato dalle 12.00 alle 19.00
Informazioni: +39 333 777 3474 | info@spazioveda.it
Sito web per approfondire: https://www.spazioveda.it/
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