Fino al 19 novembre 2023, Siena ospita "The Ameriguns", una mostra del fotografo Gabriele Galimberti che esplora il complesso rapporto tra gli Stati Uniti e le armi da fuoco, molto diffuse nel paese grazie alla percezione quasi sacrale che gli americani hanno del secondo emendamento della Costituzione. Com'è vissuto il rapporto tra la violenza armata, la cultura del possesso di armi, i diritti individuali e la responsabilità sociale? Le immagini del fotografo incoraggiano la riflessione, la comprensione e il dialogo su un argomento di grande rilevanza sociale, offrendo una prospettiva diversa e sfaccettata sulla cultura delle armi da fuoco negli Stati Uniti.
Galimberti è conosciuto per i suoi progetti fotografici coinvolgenti e intimi che esplorano vari aspetti della cultura umana, e The Ameriguns non fa eccezione. Attraverso il suo obiettivo, fa luce sulle complessità dell'esperienza umana, evidenziando le sfumature e le contraddizioni del nostro mondo. Attraverso la potente lente della fotografia, Galimberti invita il pubblico a esplorare i molteplici aspetti di questo complesso argomento e a riflettere in modo approfondito sulle proprie convinzioni.
The Ameriguns non è solo un'esposizione fotografica, ma un'esperienza di narrazione visiva e di stimolo al dibattito sociale che offre un'opportunità unica di esplorare le molteplici sfaccettature della cultura delle armi negli Stati Uniti.
Galimberti ha sviluppato fin da giovane una profonda passione per la fotografia. Si dedica all'uso della sua arte fotografica come strumento di comprensione ed empatia, cercando di creare narrazioni significative e di grande impatto che sfidano le norme sociali e innescano conversazioni importanti.
La mostra stimola la riflessione, la comprensione e rafforza il potere della fotografia come strumento di narrazione e commento sociale.
Con il suo inconfondibile approccio in stile documentaristico, Galimberti approfondisce il mondo sfaccettato della cultura delle armi, rivelando le motivazioni profondamente personali e spesso contraddittorie che spingono gli americani a possedere armi da fuoco.
Cattura i suoi soggetti nei loro ambienti naturali, che si tratti di un poligono, di una gara di tiro o della casa di una famiglia. L'uso della luce naturale, dei colori vividi e dei momenti spontanei aggiunge un senso di autenticità e intimità alle immagini.... leggi il resto dell'articolo»
Ritratti di persone di ogni estrazione sociale
Il progetto, triennale, è iniziato nel 2018 quando Galimberti ha intrapreso un viaggio attraverso gli Stati Uniti, visitando 31 stati e fotografando i proprietari di armi da fuoco nelle loro case, nei poligoni di tiro e in altri contesti.
Durante il suo viaggio, Galimberti ha incontrato persone di diverse estrazioni sociali, tra cui cacciatori, veterani, collezionisti e appassionati, e ha documentato le loro storie con empatia e rispetto.
Ciò che rende unico The Ameriguns è l'approccio di Galimberti all'argomento. Invece di concentrarsi esclusivamente sulle armi da fuoco, ha scelto di ritrarre i proprietari con pistole, fucili, revolver ma anche con i loro beni preziosi, cimeli e altri effetti personali che riflettono le loro identità.
Ogni ritratto è accompagnato da una dettagliata didascalia con nome del soggetto, l'età, l'occupazione, il luogo e una breve dichiarazione del proprietario sul suo rapporto con le armi.
Le immagini catturate diventano un sorprendente e stimolante ritratto di una cultura complessa e sfaccettata. Da un entusiasta cowboy in Texas con una collezione impressionante di revolver antichi, alla giovane madre del Vermont che usa le pistole per autodifesa, all'ex marine della Carolina del Nord che trova conforto nella caccia, ogni ritratto racconta una storia avvincente legata all'individuo e alle sue armi da fuoco.
Un dibattito su un argomento complesso
La cultura delle armi è una parte profondamente radicata della società americana, con il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che sancisce il diritto a portare armi. La complessa relazione tra gli americani e le loro armi da fuoco è stata oggetto di dibattito e per molti anche di fascino, ed è questa intricata interazione che Gabriele Galimberti cattura con il progetto The Ameriguns, sfidando gli stereotipi e i comuni pregiudizi associati al possesso di armi da fuoco negli Stati Uniti.
La mostra stimola gli spettatori a esaminare i propri pregiudizi e a riflettere sulle varie prospettive e motivazioni dei proprietari di armi da fuoco, spesso guidati da ragioni personali ed emotive profondamente radicate riguardo alla loro connessione con determinati tipi di armamenti.
Oltre ai ritratti, "The Ameriguns" presenta una collezione di cimeli, tra cui armi da fuoco d'epoca, attrezzature da caccia, propaganda politica e altri oggetti che fanno luce sul contesto storico e culturale del possesso di armi da parte degli americani. La mostra stimola una riflessione sulle più ampie questioni sociali che circondano le armi negli Stati Uniti, come il ruolo che queste hanno nella storia e nell'identità americana e il dibattito in corso sull'impatto della violenza armata. Galimberti affronta questi temi complessi senza esitazione e senza difendere o contrastare tali dispositivi, ma cercando piuttosto di promuovere la comprensione e l'empatia verso un argomento che spesso genera polarizzazione e divisione.
Attraverso questo approccio, Galimberti invita gli spettatori a guardare oltre, ad approfondire le storie e le emozioni delle persone "dietro le armi" e ad esplorare più a fondo le complessità della cultura americana sull'argomento.
"The Ameriguns" è una testimonianza del potere della fotografia di provocare il dialogo e di ispirare il pensiero critico su importanti questioni sociali.
Assolutamente da non perdere per chiunque sia interessato ad esplorare la sfaccettata relazione tra le armi e la cultura americana.
Cenni biografici
Gabriele Galimberti, classe 1977, è un fotografo italiano che vive spesso in aereo, e occasionalmente in Val di Chiana (Toscana), dove è nato e cresciuto. Ha trascorso gli ultimi anni lavorando a progetti di fotografia documentaria a lungo termine in tutto il mondo, alcuni dei quali sono diventati libri, come Toy Stories, In Her Kitchen, My Couch Is Your Couch e The Heavens. Il lavoro di Gabriele si concentra principalmente sulla narrazione di storie, attraverso ritratti e racconti di persone da tutto il mondo, mostrandone le peculiarità, le differenze, le cose di cui vanno fieri e quelle che li circondano. I social media, in tutte le loro forme, sono parte integrante della ricerca necessaria per entrare in contatto, scoprire e produrre queste storie. Gabriele si è dedicato alla fotografia documentaria dopo aver iniziato come fotografo commerciale e dopo essere entrato a far parte del collettivo artistico Riverboom, noto per il suo lavoro intitolato Switzerland Versus The World, esposto con successo in festival, riviste e mostre d'arte in tutto il mondo. Gabriele è attualmente in viaggio in tutto il mondo, lavorando sia a progetti individuali che di gruppo, oltre a svolgere incarichi per riviste e giornali internazionali come National Geographic, The Sunday Times, Stern, Geo, Le Monde, La Repubblica e Marie Claire. Le sue immagini sono state esposte in tutto il mondo, come il famoso Festival Images a Vevey, in Svizzera, Le Rencontres de la Photographie (Arles) e il rinomato museo V&A di Londra.
Gabriele ha vinto il World Press Photo 2021 nella categoria "Portrait Stories" con il suo progetto The Ameriguns.
Mostra: Gabriele Galimberti. La vera storia della cultura americana delle armi
Siena - Accademia dei Rozzi
Apertura: 30/09/2023
Conclusione: 19/11/2023
Organizzazione: Siena International Photo Awards
Indirizzo: via di Città, 36 - 53100 Siena
Orario: Ven 15:00-19:00 | Sab-Dom 10:00-13:00 15:00-19:00 | Giorni festivi 10:00-13:00 15:00-19:00
Ingresso valido per la visita di tutte le mostre
Sito web per approfondire: https://festival.sienawards.com/it/gabriele-galimberti-the-ameriguns-2/
Altre mostre a Siena e provincia
Arte contemporaneamostre Siena
Giovanni Maranghi. Scripta Manent
I Magazzini del Sale di Siena, suggestivi spazi nelle sotterranee di Palazzo Pubblico, in Piazza del Campo a Siena, ospitano la grande mostra "SCRIPTA MANENT" di Giovanni Maranghi.
Toscana
Siena
Steve Schapiro. American Edge
Il Siena Awards è entusiasta di presentare "American Edge", una straordinaria retrospettiva delle opere di Steve Schapiro, in programma a Siena in occasione del Festival Siena Awards.
Toscana
Siena
Arte contemporaneamostre Siena
Alessandro Cardinale. See the Unseen
iSculpture Gallery è lieta di presentare "See the Unseen" di Alessandro Cardinale nella sede di San Gimignano, dal 24 agosto al 20 settembre, 2024.
Toscana
Siena
Arte contemporaneaPerformancemostre Siena
Stefania Vichi. Comfort Zone | Forme nel Verde. 53.ma edizione
A San Quirico d'Orcia in occasione di Forme nel verde 2024, Stefania Vichi presenta "Comfort Zone", percorso espositivo diffuso composto interamente da opere inedite, dal 20 luglio al 4 novembre.
Toscana
Siena
Arte contemporaneamostre Siena
Alina Mironova in mostra alla cantina Poggio del Moro
Preparati per un'esperienza unica, perché la cantina Poggio del Moro si trasformerà in un luogo dove si incontrano due arti.
Toscana
Siena
Street artUrban Artmostre Siena
SOTTO/SOPRA Arte Urbana: dalla strada al museo, andata e ritorno
La storia della street art in mostra a Siena fino al 29 settembre 2024 con "SOTTO/SOPRA Arte Urbana: dalla strada al museo, andata e ritorno".
Toscana
Siena
Arte contemporaneamostre Siena
Aleardo Paolucci. Tra Pienza, Siena e Roma sulle tracce di Pio II
Il prossimo 11 aprile si inaugura al Santa Maria della Scala la mostra dedicata al pittore toscano Aleardo Paolucci.
Toscana
Siena
Arte contemporaneamostre Siena
Gessica La Pira. Frammenti. Tra il visibile e l'invisibile
Sarà inaugurata martedì 16 aprile a Montepulciano, via dell'Opio nel Corso n. 12, la mostra sulla produzione più recente di Gessica La Pira, artista toscana di origini siciliane.