Pirelli HangarBicocca presenta la mostra di James Lee Byars (Detroit, Michigan, 1932 – Il Cairo, 1997), una delle figure più enigmatiche e mitiche dell'arte contemporanea del XX secolo che ha influenzato un'intera generazione nell'ambito dell'arte concettuale e performativa. Nella sua poetica, Byars associa motivi e simboli dei costumi e della civiltà orientale alla sua profonda conoscenza della cultura e della filosofia occidentale, offrendo una visione unica e personale della realtà e delle sue componenti fisiche e spirituali.
La retrospettiva, la prima dopo oltre trent'anni dall'ultima mostra istituzionale di James Lee Byars in Italia, raccoglie una vasta selezione di opere scultoree e installazioni monumentali, realizzate dal 1974 al 1997 e provenienti da collezioni museali internazionali, alcune raramente esposte e presentate in Italia per la prima volta. Vengono combinati armoniosamente materiali preziosi e ricercati, come marmo, velluto, seta, foglia d'oro e cristallo, a geometrie minimali e archetipe, come sfere prismi e pilastri, e a oggetti baroccheggianti in un gioco di rimandi simbolici ed estetici tra forma e contenuto. A partire dai molteplici significati allegorici e formali della materia, la mostra si sofferma sulle tematiche che hanno attraversato la pratica dell'artista come la ricerca della perfezione, il dubbio come approccio all'esistenza e la finitudine dell'essere umano, invitando i visitatori a riflettere sulle potenzialità alchemiche dell'arte nel plasmare la realtà.
Note biografiche
James Lee Byars (Detroit, Michigan, 1932 – Il Cairo, 1997), uno degli artisti americani più riconosciuti dagli anni Sessanta a oggi, ha influenzato un'intera generazione nell'ambito dell'arte concettuale e performativa. Con una formazione che spazia dall'arte alla psicologia e alla filosofia, Byars è da sempre affascinato dalla cultura giapponese, che ha influenzato la sua pratica artistica per tutta la vita. Nella sua arte, Byars associa motivi e simboli dei costumi e della civiltà orientale alla sua profonda conoscenza dell'arte e della filosofia occidentale, offrendo una visione unica e personale della realtà e delle sue componenti fisiche e spirituali. Attraverso l'uso di media differenti, come l'installazione, la scultura, la performance, il disegno e la parola, infatti, l'artista ha dato vita a una riflessione mistico-estetica sui concetti di perfezione e ciclicità, sulla figura umana – sulla sua rappresentazione e smaterializzazione –, spesso attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico in azioni temporanee o in interventi su larga scala. Centrale nel suo lavoro è il rapporto con il pubblico, che viene chiamato a confrontarsi con l'artista stesso e a rispondere a domande che egli pone in maniera diretta e indiretta con le sue opere.
Alcune delle più importanti istituzioni hanno esposto il lavoro di James Lee Byars, tra le quali Red Brick Art Museum, Beijing, (2021); M HKA, Museum of Contemporary Art Antwerp, Anversa (2018); MoMA PS1, New York (2014); Museo Jumex, Città del Messico (2013); Carnegie Museum of Art, Pittsburgh (2011 e 1964); Kunstmuseum Bern (2008); MoMA Museum of Modern Art, New York (2007 e 1958); Barbican Centre, Londra (2005); Whitney Museum of American Art, New York, Schirn Kunsthalle, Francoforte, Massachusetts Museum of Contemporary Art, North Adams (2004); Museu Serralves, Porto, (1997); Fondation Cartier pour l'art Contemporain, Parigi (1995); IVAM Centre del Carme, Valencia, Museum Ludwig, Colonia (1994); Stockholm Konsthall (1992); Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Torino (1989); Kunsthalle Düsseldorf (1986); Philadelphia Museum of Art, Institute of Contemporary Art, Boston (1984); Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Stedelijk van Abbemuseum, Eindhoven (1983); De Appel Foundation, Amsterdam (1978); Kunsthalle Bern, Berna, Busch-Reisinger Museum at Harvard, Cambridge (1978); Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek (1977); Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (1974); Metropolitan Museum of Art, New York (1971). Il suo lavoro è stato esposto in numerose manifestazioni internazionali, che includono Biennale di Venezia (2013, 1999, 1986, 1980); Yokohama Triennale (2011); documenta, Kassel (1987, 1982, 1977, 1972).
Mostra: James Lee Byars
Milano, Pirelli HangarBicocca
Apertura: 12/10/2023
Conclusione: 18/02/2024
Organizzazione: Pirelli Hangar Bicocca e Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
Curatore: Vicente Todolí
Indirizzo: Via Chiese 2 - 20126 Milano
Inaugurazione: mercoledi 11 ottobre dalle ore 19.00
Orari: dal 12 ottobre 2023 giovedì–domenica, 10.30–20.30
Info: T (+39) 02 66 11 15 73 | pirellihangarbicocca.org
Sito web per approfondire: https://pirellihangarbicocca.org/
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