Americana o Italiana? Legata ai prodotti di largo consumo come quella made in USA, o più colta e capace di guardare al passato come quella italiana? Che tu preferisca l'una o l'altra, in questo periodo è possibile soddisfare la propria voglia di Pop Art grazie ad alcune mostre di recente inaugurazione.
'60 Pop Art Italia
A Pistoia, nelle sale di Palazzo Buontalenti, da pochi giorni è stata inaugurata la mostra "'60 Pop Art Italia" a cura di Walter Guadagnini, che resterà visitabile fino al 14 luglio 2024. L'esposizione mette in mostra opere dei principali esponenti della stagione artistica associata all'esperienza Pop in Italia: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Laura Grisi, Enrico Baj, Valerio Adami, Emilio Tadini, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Concetto Pozzati, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi.
La qualità della mostra è garantita dai prestiti provenienti da alcune importanti istituzioni pubbliche come la Galleria d'Arte Moderna di Palermo, la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Mart di Trento e Rovereto, i Musei Civici Fiorentini, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, oltre che da importanti da collezioni private di statura istituzionale come quella di Intesa Sanpaolo o da gallerie e collezionisti.
Oltre al talento dei singoli artisti, la mostra vuole anche mettere in luce la geografia italiana della Pop Art, quali sono stati i centri nevralgici dello sviluppo delle esperienze "pop" nella Penisola, e quali le loro influenze cutlurali: Venezia, Roma con la "Scuola di Piazza del Popolo" di Schifano, Fioroni, Festa, Angeli, Kounellis, Rotella in testa, Torino con Pistoletto, Mondino e Nespolo o ancora l'originalità siciliana, e il ruolo di Milano e di Enrico Baj. Per saperne di più continua a leggere›.
POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare, a Vicenza
A Pistoia risponde Vicenza, con la mostra "POP/BEAT – Italia 1960-1979", inaugurata già a inizio mese, e visitabile fino al 30 giugno 2024. La novità di questa mostra risiede nel taglio curatoriale, affidata ad un artista, Roberto Floreani, e all'abbinamento con l'approfondimento sul periodo Beat italiano.
Per la prima volta vengono infatti raccontate ed esposte insieme le generazioni Pop e Beat italiane, testimoni di un sentire comune di quegli anni, legato a una visione ottimistica del futuro e all'impegno movimentista del Sessantotto, sottolineando la loro originalità e autonomia dalle controparti Pop e Beat americane.
Mimmo Rotella, Cleopatra Liz, 1963 - décollage su tela. Collezione Koelliker. Courtesy BKV Fine Art (dettaglio). Esposta a Vicenza nella mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare... leggi il resto dell'articolo»
La parte dedicata alla Pop art coinvolge ben 35 artisti per circa 100 opere esposte, e presenta tutti i grandi nomi di quel periodo, molti dei quali ritroviamo anche nella mostra di Pistoia. Eccoli elencati: Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Paolo Baratella, Roberto Barni, Gianni Bertini, Alik Cavaliere, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Lucio Del Pezzo, Fernando De Filippi, Bruno Di Bello, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Pietro Gallina, Piero Gilardi, Sergio Lombardo, Roberto Malquori, Renato Mambor, Elio Marchegiani, Umberto Mariani, Gino Marotta, Titina Maselli, Fabio Mauri, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella, Sergio Sarri, Mario Schifano, Giangiacomo Spadari, Tino Stefanoni, Cesare Tacchi, Emilio Tadini.
Grande spazio a vere superstar dell'arte nazionale (e internazionale) come Mario Schifano, ma anche ad artisti che hanno avuto un ruolo determinante nella sperimentazione artistica di quegli anni, ma meno noti al grande pubblico. A questo proposito puoi leggere anche l'articolo dedicato allo sguardo degli artisti sulla natura, da Monet e Van Gogh alla Pop Art.
Per avere un'anteprima dell'intero percorso espositivo della mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare senza muoverti da casa puoi guardare questo video di poco più di 100 secondi.
In mostra autentici capolavori di Mimmo Rotella, Umberto Mariani, Concetto Pozzati e opere significative e di grandi dimensioni di tanti altri nomi di primissimo piano, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. Scopri di più›.
Warhol a Vieste
Inaugura sabato 23 marzo al Castello Svevo Aragonese di Vieste la nuova mostra dedicata al padre della Pop Art americana, e vera super star della Pop a livello mondiale. Non possiamo che parlare di Andy Warhol, di cui troveremo esposte oltre 40 opere originali insieme a installazioni multidimensionali. La selezione delle opere testimonierà l'evoluzione stilistica di Warhol, dalla sua iniziale fase pubblicitaria fino alla consacrazione nella New York degli anni '60 e oltre.
Interessante la possibilità di abbinare con unico biglietto la mostra dedicata, sempre a Vieste, al grande fotografo Oliviero Toscani, altra figura fortemente legata al mondo pubblicitario. Qui puoi leggere di più sulla mostra di Warhol, mentre per scoprire i dettagli sull'esposizione dedicata ad Oliviero Toscani puoi continuare a leggere›.
Pino Pascali. Disegnare una fotografia
Pop Art e fotografia. Pino Pascali è stato un grande protagonista dell'arte degli anni '60, purtroppo scomparso prematuramente nel 1968 all'età di 33 anni.
Pino Pascali, Intermezzo 23, 1966, pittura acrilica su acetato, 2 elementi sovrapposti, 25 x 30 cm
Dal recente ritrovamento dell'intera sequenza delle tavole originali di Intermezzo 23 – un corto animato disegnato da Pascali per la casa di produzione Lodolo Film nel 1966 e destinato al neonato contenitore pubblicitario del Secondo Canale RAI dal titolo Intermezzo – nasce una mostra che, per la prima volta, raduna l'intero ciclo di ideazione, progettazione e sviluppo grafico del film, esponendo 51 scene, integralmente ricostruite, composte da pitture acriliche su acetato e grafite su carta.
La mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia" viene presentata a Firenze, a partire da venerdì 22 marzo, da Frittelli arte contemporanea con la curatela di Roberto Lacarbonara, Archivio dell'Opera Grafica di Pino Pascali (Firenze).
Accanto ai bozzetti di Postero's e a una selezione di disegni caratterizzati dall'impiego di supporti, tecniche e materiali fotografici – pellicole, carte emulsionate, ingrandimenti, stampe a contatto, fotogrammi, fotopitture – l'esposizione propone una raccolta di scatti provenienti dalla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, direttamente eseguiti dall'artista tra Roma e Napoli nel 1965-66, in occasione della produzione pubblicitaria di un carosello per l'azienda Cirio. Per tutti i dettagli sulla mostra continuare a leggere›.
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Redazione
Pubblicato il 20/03/2024
Itinerarinellarte.it