Chiara Capellini. The Elephant and the Blind Men. The Matter of the Void

La mostra "The Elephant and the Blind Men. The Matter of the Void", organizzata da Zuecca Projects in collaborazione con Rupture Arts & Books, presenta una selezione di opere di Chiara Capellini, come culmine della ricerca e della meditazione dell'artista sul concetto di vuoto e indeterminatezza in fisica.

La mostra ha luogo dal 18 aprile al 29 giugno 2024, presso la libreria Rupture Arts & Books di Venezia, in concomitanza con l'apertura della Biennale Arte 2024. L'esposizione comprende una selezione di libri (fonte principale della ricerca dell'artista ) in dialogo con le opere esposte – dipinti e sculture – insieme ad una video intervista e al libro risultante "Domande sul nulla" della conversazione tra l'artista e il fisico teorico John Ellis. Dopo l'evento di Venezia, il progetto verrà presentato anche alla libreria Rupture di Parigi e Marsiglia.

Il viaggio che ha portato l'artista a ideare e realizzare la mostra "The Elephant and the Blind Men" è iniziato con l'incontro a Beaune, in Francia, con John Ellis, fisico teorico del CERN. Durante questo incontro, Ellis indossò un maglione su cui era ricamata un'equazione fisica relativa al Modello Standard e alla Teoria del Tutto. La conversazione e le letture risultanti da questo incontro hanno portato Chiara a esplorare il parallelismo tra fisica quantistica e arte, focalizzando la sua attenzione e creazione sul concetto di vuoto e interpretandolo attraverso una serie di media diversi.

La mostra prende il nome da un'antica parabola su un gruppo di ciechi che non hanno mai incontrato un elefante prima e che imparano e immaginano com'è l'elefante toccandolo. Ogni cieco sente una parte diversa del corpo dell'animale e, in base alla sua limitata esperienza, descrive l'animale in modi diversi. Avere punti di vista diversi su qualcosa e cercare paralleli aiuta a comprendere meglio l'intera faccenda.

In mostra due diverse serie di dipinti per evocare il passaggio dal macro al micro: la serie policroma "Vacuum Fields" e la monocroma "Neutrini". "Vacuum Fields" si concentra sulla sensazione di "quasi vuoto", sull'incertezza della materia e sul suo stato in continua evoluzione. I "Neutrini" sono oli monocromi su tela dove la vernice viene graffiata alla ricerca di impercettibili imperfezioni sul fondo: i graffi hanno rimosso il pigmento, lasciando un segno senza materia.... leggi il resto dell'articolo»