La Direzione regionale Musei Veneto e l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura (MiC), con la Galleria Internazionale d’Arte Moderna e il Museo d'Arte Orientale a Ca’ Pesaro presentano, dal 3 dicembre 2021, la mostra fotografica Claudio Gobbi. An Atlas of Persistence, a cura di Francesca Fabiani.
L’esposizione propone due progetti fotografici: il primo sull’iconografia degli interni dei teatri del ‘900 lungo tutto l’arco europeo, tracciando una geografia del continente con oltre 25 Paesi; il secondo sull’immutabilità tipologica delle chiese armene, disseminate anche fuori dai loro territori storici, che restituisce una enciclopedia visuale, un album del sempre-uguale.
La serie sui teatri interessa oltre 25 Paesi - dal Portogallo alla Russia, dalla Francia alla Turchia - e traccia un percorso culturale attraverso lo spazio e il tempo, da cui questi luoghi emergono come esempi di memoria condivisa, forme di perpetuazione di un’identità collettiva che sembra superata ma che ancora resiste.
In dialogo con il lavoro sui teatri, Armenie ville restituisce un album del ‘sempre-uguale’ che registra l’archetipo delle chiese armene, la sua disseminazione al di là delle frontiere caucasiche e la sua presenza nei territori della modernità, come in Francia, dove vive una delle più vaste comunità armene del mondo. Le 64 fotografie in mostra sono di natura e provenienza diversa: alcune sono state realizzate dallo stesso Gobbi, altre sono immagini reperite negli archivi di vari Paesi (dall’Europa dell’Est alla Russia, dal Medio Oriente al Caucaso), altre ancora trovate su internet o commissionate ad autori diversi. Evidenziando un modello architettonico rimasto sostanzialmente invariato per più di 1500 anni, il lavoro analizza i concetti di tempo, migrazione, memoria e identità, ponendo al tempo stesso questioni interne al linguaggio fotografico come l’autorialità, la serialità, la rappresentazione e la materialità della fotografia, temi a cui rimanda l’intenzionale ed equivalente compresenza di fotografie d’epoca, scatti d’autore, foto anonime e cartoline.
L'esposizione è a cura di Francesca Fabiani. Il comitato scientifico che ha lavorato alla sua realizzazione è composto da Carlo Birrozzi, Marta Boscolo Marchi, Luca del Prete, Francesca Fabiani, Daniele Ferrara.
Come Gobbi spiega: « Uno dei temi centrali del mio lavoro è la ricerca di caratteristiche ricorrenti che possono essere considerate come elementi che definiscono un certo tipo di cultura. Nei teatri, nei giardini giapponesi o nelle chiese armene lo scopo principale è trovare un’immagine che rappresenti l’evidenza di una specifica comunità, un simbolo di appartenenza o il segno di un confine culturale».
Per Francesca Fabiani « La natura enciclopedica della ricerca fotografica di Gobbi è reiterata dalle modalità espositive in cui gli “oggetti” di studio sono presentati come sequenze, attraverso serie omogenee quasi ossessive. Questo approccio tassonomico e catalografico è per Gobbi un’attitudine necessaria: la serialità e la moltitudine, la disseminazione e la permanenza sono fattori essenziali attraverso cui l’autore ci induce a riflettere sui concetti di identità culturale e di appartenenza e a immaginare nuove geografie e nuovi confini in grado di definirli».... leggi tutto»
Un nucleo di opere esposte in mostra entrerà a far parte delle collezioni ICCD in coerenza con la sua mission di documentazione del patrimonio culturale e a testimonianza di quanto oggi la fotografia possa essere uno strumento di ricerca.
Note biografiche: Claudio Gobbi
Titolo: Claudio Gobbi. An Atlas of Persistence
Apertura: 03/12/2021
Conclusione: 27/02/2022
Organizzazione: Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'arte Moderna
Curatore: Francesca Fabiani
Luogo: Venezia, Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'arte Moderna
Indirizzo: Santa Croce 2076 - 30135 Venezia
Sito web per approfondire: http://capesaro.visitmuve.it
Facebook: https://www.facebook.com/capesaroarte/
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