
Sabato 16 dicembre 2023 alle ore 18.00 Galleria Mazzoli inaugura la mostra personale di Gian Marco Montesano Bussate e vi sarà aperto.
Dopo la mostra Se da lontano del 1994, Mostra Occidentale del 2001, Fratelli, di quale reggimento siete? del 2006 ed Eroica del 2020 la galleria ospita la quinta mostra personale dell'artista torinese che rappresenta un viaggio in Italia, una sorta di Grand Tour attraverso le cattedrali, le basiliche, i santuari e le abbazie più significative della penisola.
Come scrive Fabio Cavallucci nel testo del catalogo "Da nord a sud, da Aosta a Trani, da Trento a Palermo, dal romanico al gotico, dal rinascimentale al barocco e finanche al neogotico, la varietà dell'architettura ecclesiastica italiana fa sfoggio di sé in questa nuova serie dell'artista. C'è il Duomo di Milano, con le centinaia di guglie sfavillanti. C'è San Pietro, visto rispettosamente in lontananza. C'è la splendida e aggraziata Cattedrale di Siena. E non si tratta di registrare solo meccanicamente le immagini di celebri chiese. L'occhio dell'artista ci mette del suo: alcune sono viste con tagli eccentrici. [...] In certi casi sorprende anche la scelta della chiesa specifica: a rappresentare Bologna non c'è, come ci si sarebbe aspettati, la ben nota Basilica di San Petronio, ma quella meno usuale di San Francesco".
Quella di Montesano è una pittura concettuale che si sviluppa attraverso rappresentazioni figurative caratterizzate da un particolare equilibrio tra bianco e nero e tenui cromie, che rimanda all'indagine storica e al recupero della memoria, e nel caso della presente mostra dà vita a una eterogenea panoramica sui principali monumenti cristiani del nostro paese.
La mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Galleria Mazzoli in 300 copie numerate, con i contributi critici di Fabio Cavallucci e Richard Milazzo e un testo di carattere religioso di Mons. Timothy Verdon, direttore del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze.
Note biografiche
Nato a Torino, vive e lavora tra Roma e Bologna.
Artista, scrittore e regista teatrale.
Negli anni Settanta si trasferisce a Bologna ed è in questo periodo che dipinge le immagini con le quali è cresciuto, quelle di arte sacra, veicolate dalla devozione popolare dei "Santini", spostandole dalla loro origine tradizional-popolare per riproporle caricate di nuovi significati, in una chiave che, semplificando, si potrebbe dire Post-Moderna.
In seguito andrà a vivere a Parigi, dove viene coinvolto nella vivace scena culturale dell'epoca, entrando in rapporti d'intensa amicizia con i filosofi Gilles Deleuze e Jean Baudrillard. Dalla fine degli anni Ottanta e per tutti gli anni Novanta, a Montesano viene attribuita una sorta di paternità del cosiddetto Medialismo, attribuzione che Montesano accoglierà con molte reticenze, fino al rifiuto, in quanto il linguaggio di Montesano non è semplicemente metalinguistico, quanto piuttosto teso a ricreare un "realismo" del tutto mentale che riflette sugli enigmatici significati della Storia, lavorando una pittura quasi sempre in bianco e nero.
Infatti, il repertorio della memoria storica (necessariamente fotografico) utilizzato da Montesano è costituito dal nostro immaginario collettivo, datato soprattutto agli anni drammatici e cruciali della formazione dell'Europa nel corso del secolo XX fino al momento della sua crisi. In questo panorama dell'essere troviamo tutti gli eterogenei personaggi alle prese con lo svolgersi del tempo: bambini e donne, soldati e scene di azione bellica, paesaggi di gusto romantico, dive e vedute urbane di gusto cinematografico, post-realista.
Oltre alla pittura, Montesano ha intrapreso anche una carriera da regista teatrale costituendo una Compagnia nota per il suo teatro di sperimentazione e innovazione. Montesano è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1993 e nel 2009. Nel 2003 e nel 2005 ha esposto alla Biennale di Praga. Ha tenuto mostre personali in importanti spazi pubblici e privati sia in Italia che all'estero. Hanno scritto di lui critici e filosofi tra i quali Gilles Deleuze, Philippe Sollers, Jean Baudrillard, Toni Negri e Achille Bonito Oliva.
Mostra: Gian Marco Montesano. Bussate e vi sarà aperto
Modena - Galleria Mazzoli
Apertura: 16/12/2023
Conclusione: 30/01/2024
Organizzazione: Galleria Mazzoli
Indirizzo: via Nazario Sauro, 62 - 41121 Modena
Inaugurazione: sabato 16 dicembre 2023, ore 18.00
Orario: lunedì-sabato 9.00/13.00 e 16/19.30 | chiuso domenica e festivi.
Catalogo: testi di Fabio Cavallucci, Richard Milazzo, Mons. Timothy Verdon
Per info: +39 059 243455 | info@galleriamazzoli.it
Sito web per approfondire: https://www.galleriamazzoli.com/it/
Altre mostre a Modena e provincia
Paesaggi e Paesaggi | Fotografia italiana dalle collezioni di Fondazione AGO
A Palazzo Santa Margherita la mostra a cura di Chiara Dall'Olio e Daniele De Luigi: un viaggio nella fotografia italiana con 87 autori e oltre 100 opere selezionate.
Emilia Romagna, Modena
Arte contemporaneamostre Modena
Rossano Ferrari. Le Maschere della Vita
Il 22 febbraio 2025, alle ore 18:30, l'arte del noto maestro Rossano Ferrari approda al prestigioso Phi Hotel Canalgrande di Modena con la mostra Le Maschere della Vita.
Emilia Romagna, Modena
Arte contemporaneamostre Modena
CRAC. VIII stagione
Domenica 9 febbraio inaugura l'ottava stagione di CRAC, la rassegna espositiva sotto le mura medievali di Castelnuovo.
Emilia Romagna, Modena
fruizione libera e gratuita
Arte contemporaneaInstallazionimostre Modena
Valentina Palmi. Spes Prima Dea
Mercoledì 1 gennaio 2025 alle ore 18:00 sarà presentata presso la chiesa di San Celestino I di Castelnuovo Rangone, l'installazione temporanea SPES PRIMA DEA.