Arte contemporaneaMostre a Lucca

Giovanni da Monreale. In/Out

  • Quando:   17/12/2023 - 19/02/2024
  • evento concluso
Giovanni da Monreale. In/Out

Domenica 17 dicembre dalle ore 16:30 le porte del ristorante Filippo nel centro storico di Pietrasanta si aprono per l'inaugurazione di In/Out, originale allestimento delle opere di Giovanni Da Monreale, artista di origini siciliane, che da tempo ha scelto la Versilia come 'campo base' per le sue incursioni artistiche. Colorate sculture che invadono nottetempo il reticolo urbano delle nostre città senza chiedere il permesso. La mostra è visitabile fino al 19 febbraio 2024.

In mostra nei locali del ristorante in via Barsanti sono esposte un significativo corpus di opere dalla produzione dell'artista. Dal "Buffone" (resina poliestere, 2016), arrivando fino alla più recente produzione con il "Pensatore" (resina poliuretanica, 2022), passando a trovare il "Venditore ambulante" (resina poliuretanica, 2018). Una figura che vende ombrelli e mostra, a seconda del punto di vista, un lato della sua doppia faccia.

Nell'occasione della mostra da Filippo, l'artista esplora le opportunità offerte dalla location. Non uno spazio espositivo tout court, ma un ambiente decisamente meno formale rispetto a un museo o una galleria, dove vanno sfumando i confini tra indoor e outdoor. L'interno del Ristorante Filippo si trasforma in uno "spazio di attenzione", che accoglie le opere di Giovanni Da Monreale per un confronto da vicino, mentre l'esterno diventa un playground, un terreno di gioco dove l'arte si mescola e si fonde con la vita quotidiana.

L'inaugurazione si svolge domenica 17 dalle 16.30 alle 19:00 alla presenza dell'artista. A seguire, per chi ha voglia di restare a cena, la serata prevede un menu fisso, bevande incluse, a 50 euro.

Testo critico
Le incursioni artistiche di Giovanni Da Monreale, che prendono spesso di mira i luoghi meno 'attenzionati' delle città, con i suoi personaggi racchiusi in se stessi, rappresentano un aspetto importante del suo messaggio.
A partire dalla serie sui minori – bambini e ragazzi identificati con la loro età ("1", "3", "5", "8", "15", "17"), tutti accomunati da un unico gesto, un'unica tensione del corpo. Sono fermi, appoggiati a una parete, oppure seduti. Sono qui, ma è come se il loro spirito fosse altrove. Sono tutti intenti a guardare verso il basso, rapiti da fantasmagorici schermi di laptop, tablet e cellulari.... leggi il resto dell'articolo»

Non sono icone pop riconoscibili di per sé. Semmai del pop riprendono la gestualità e la capacità di veicolare un messaggio anche attraverso la resa cromatica. Ma, per il pubblico attento all'arte urbana, queste sculture sono divenute figure familiari. Perché Da Monreale, partito dalla Versilia in un'invasione artistica che ha toccato già diverse città italiane (Viareggio, Lucca, Pisa, Livorno, Firenze, Milano, Bologna e Torino) si diverte a posizionarle in luoghi inaspettati, a regalarle indiscriminatamente allo sguardo di tutti. O almeno, a chiunque si dimostri abbastanza attento da notarle.

Con In/Out, l'artista rinnova il suo discorso critico sulla società contemporanea con un'acuta consapevolezza circa le implicazioni. Lo spazio interno dell'anima è stato dissacrato. Così, lo spazio in cui l'artista urbano opera, luoghi non convenzionali in cui incontrare pezzi d'arte, si trasforma in un canale privilegiato di comunicazione emotiva. Un paesaggio umano fatto di gesti più che di volti, di prese di posizione più che di dialoghi. Un paesaggio fatto di azioni, o meglio in-azioni, che conducono l'essere a nascondersi nei meandri dei devices. A palesarsi all'interno, dentro e in qualche modo fuori di sé. Ecco che, questi profili "rientrano" nel nostro immaginario collettivo. Rientrano perché è da lì che l'artista attinge, è da lì che provengono le nostre paure.

Nota Biografica
Giovanni Sardisco, meglio noto come Giovanni da Monreale, nasce nel 1980 a Monreale (Palermo). Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Carrara, nel 2014 fonda in Versilia le "Officine Giovanni da Monreale", dove prosegue la sua ricerca artistica a livello odi creazione e produzione.

Intervista a Giovanni da Monreale - Dicembre 2023
di Lorenzo Mazza

Come funziona il tuo processo creativo?
Parto sempre da alcuni schizzi preparatori, è lì che capisco in quale direzione procedere. Poi scelgo un modello e realizzo un prototipo in scala 1:3.
Questo passaggio è essenziale per capire bene i contrasti pieni/vuoti, i volumi, le proporzioni e la capacità di ogni singolo pezzo di inserirsi nello spazio. Una volta fatto questo passaggio, realizzo una scultura a grandezza reale in argilla e poi lo stampo finale in silicone e gesso. Si tratta di un processo lungo e non privo di ostacoli, ma è esattamente quel processo che mi consente di arrivare a realizzare una serie di opere dallo stesso stampo, su cui studiare i vari cromatismi.

Per il processo creativo e lo sviluppo tecnico di un'opera, ci vogliono comunque mesi di lavoro. La fase della colorazione è per me essenziale, anche la finitura può durare diversi giorni e sancisce il senso del mio intervento specifico su ogni singolo pezzo.

In che modo ti rapporti con lo spazio pubblico?
Alla base del mio lavoro c'è il rapporto con lo spazio pubblico. Il mio canale è sempre stato quello, la strada.
In questi anni ho fatto investimenti in questo senso a livello di energie e di costi e sono stato ripagato.
Non mi interessa andare a lavorare in luoghi dove c'è già bellezza. La mia idea è sempre stata quella di operare in spazi marginali, periferici o degradati.

Quale processo si innesca con il pubblico?
Per alcuni, magari nella penombra della sera, i miei personaggi sembrano veri e quindi, di contrappunto, sono invisibili in quanto sculture. Bisogna in qualche modo 'inciamparci' sopra per accorgersene. Perché sono molti gli elementi che non tornano: installazioni collocate all'aperto che spuntano nottetempo; sculture colorate a cui il nostro occhio non è abituato; personaggi ambivalenti che da soli in qualche modo forniscono differenti interpretazioni di se stessi. Sono sculture che non hanno basamenti, vengono collocate in luoghi a loro poco consoni, dove logicamente sarebbe più normale trovare veri esseri umani.
Ecco, questo processo iniziale di straniamento, è quello che fa scattare curiosità e interesse in diversi passanti.

In quale dimensione stilistica e narrativa ti muovi?
I miei personaggi sono tutti ripresi dalla realtà, sia quella visiva e concreta con cui abbiamo a che fare ogni giorno, sia quella più sottile, legata ad un immaginario collettivo. I miei sono personaggi usciti da storie che ho incontrato in giro, storie in cui ci riconosciamo.

A me interessa interpretare alcuni aspetti della società con un occhio di riguardo verso la tecnologia digitale, il suo irrompere nelle nostre vite a volte senza alcun controllo.
Sono dieci anni che lavoro su questo tema.

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Mostra: Giovanni da Monreale. In/Out

Pietrasanta, Ristorante Filippo

Apertura: 17/12/2023

Conclusione: 19/02/2024

Organizzazione: Ristorante Filippo

Indirizzo: Via Padre Eugenio Barsanti, 45 - 55045 Pietrasanta (LU)

Inaugurazione: 17 dicembre dalle ore 16:30 alla presenza dell'artista

Per info: +39058470010 | info@filippopietrasanta.it

Sito web per approfondire: https://filippopietrasanta.it/



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