"Non vedete il nero dei cavalli come un aspetto negativo ma bensì il nero è energia e poi chi meglio di un cavallo imbizzarrito può uscire da questa grande nebbia buia." (Mimmo Paladino)
Nel 50^ anniversario di Arte Fiera, e in occasione di ART CITY Bologna, l'artista di fama internazionale Mimmo Paladino torna dopo molti anni ad esporre a Bologna città che ha sempre amato in modo particolare e con la quale ha avuto stretti legami, dalla fraterna amicizia con Lucio Dalla alla Laurea ad Honorem attribuitagli nel 2020 dall'Università Alma Mater.
Organizzata dalla Fondazione Palazzo Boncompagni, la mostra celebra il grande artista esponendo dipinti e sculture di grandi dimensioni in un luogo particolarmente suggestivo che esalta e celebra la sua poetica creativa.
Dopo Michelangelo Pistoletto, Marino Marini ed Aldo Mondino, a Palazzo Boncompagni ancora una volta una mostra che vede un grande artista contemporaneo esporre le sue opere negli splendidi spazi cinquecenteschi del Palazzo che fu la dimora di Papa Gregorio XIII.
La mostra di Bologna, curata da Silvia Evangelisti, presenta una ventina di importanti opere, dipinti e sculture di grandi dimensioni significative della poetica dell'artista, a documentare la sua ricerca negli ultimi vent'anni.... leggi il resto dell'articolo»
Fulcro dell'esposizione è la Sala delle Udienze Papali al cui centro è eposta l'installazione titanica di tredici cavalli neri a richiamare molti affreschi che caratterizzano l'iconografia del Palazzo.
Due alte e ieratiche figure di Guerrieri sono poste all'ingresso della Loggia coperta, dove si trovava la delicata installazione dei sette personaggi-ideogrammi di Respiro del 1995, insieme a un imponente Elmo di bronzo del 1998, decorato in rilievo con simboli arcani, numeri, labirinti, lettere di una lingua sconosciuta. Il percorso continua attraverso le sale interne del Palazzo, arricchito da dipinti, inclusa una nuova serie di sei Madonne nere e un grande dipinto che segna la conclusione del percorso espositivo.
"Mimmo Paladino, artista del suo tempo, dialoga con il passato e i suoi archetipi, così come col presente evocando nelle sue opere la profonda necessità di cogliere il mistero della vita e della morte che unisce gli uomini di tutti i tempi e di oggi in particolare", dichiara la curatrice della mostra Silvia Evangelisti "C'è, nella sua opera, il richiamo ad una sorta di ritualità simbolica ancestrale che, pur reinserita nella viva contemporaneità, rimanda ad un tempo lontano, quasi mitico anche se nelle sue opere Paladino non intende raccontare storie di miti, come dichiara egli stesso, ma piuttosto aprire immateriali finestre su un mondo altro, un mondo di immagini e riti e figure che è seppellito dentro al nostro tempo e che forse ci è appartenuto ma che ora è perduto. Di questo parlano i suoi dipinti e gli arcani e imperscrutabili personaggi delle sue sculture".
"La mia cultura visiva", dichiara Mimmo Paladino "Nasce da un'idea di stratificazione, con immagini figurative e non figurative, talvolta anche decorative e minime. È il paesaggio fisico e mentale del sud d'Italia, pieno di frammenti più che di immagini definite. Una storia frantumata e ricostruita una storia di passaggi e di tracce dove un frammento di testa romana si incastra con un blocco di epoca precedente. Poi vengono i longobardi che aggiungono altro ancora e allora tutto diventa un collage di elementi astratti e figurativi, oppure irriconoscibilmente figurativi. Il mio punto di riferimento non cosciente lo ritrovo proprio nella cultura del meridione, in quelle architetture ed in quelle opere fatte di segni necessari e, tuttavia, anonimi. In quella regione quando si innalzava un muro lo si faceva con ruderi di altre epoche e con frammenti dissotterrati. È da qui che nasce il segno dell'uomo trasposto in un'opera funzionale alla spiritualità".
Artista a tutto tondo, Paladino si è misurato con successo con molteplici linguaggi creativi, dalla pittura e scultura, dalla scrittura alla scenografia teatrale e alla regia cinematografica, portando in ogni ambito la sua particolare poetica.
Mostra: Mimmo Paladino. Nel Palazzo del Papa
Bologna - Palazzo Boncompagni
Apertura: 01/02/2024
Conclusione: 07/04/2024
Organizzazione: Fondazione Palazzo Boncompagni
Curatore: Silvia Evangelista
Indirizzo: via del Monte 8 - 40126 Bologna
Orari ART CITY Bologna 1, 2, 4 febbraio | 11.00 – 19.00 | 3 febbraio | 11.00 – 21.00
Orari apertura ordinaria: martedì-domenica 10.00 – 13.00 e 15.30 – 18.30 | Lunedì chiuso
Prenotazione obbligatoria, la mostra è visitabile solo con visita guidata
Ingresso durante ART CITY Bologna: 1 – 4 febbraio | Gratuito
Ingresso apertura ordinaria: Intero 12 euro | Ridotto 9 euro, Card Cultura Bologna / Touring Club Italiano / Ingresso gruppi | gratuito, bambini fino ai 10 anni
Per info: + 39 051 226889 | info@palazzoboncompagni.it
Sito web per approfondire: https://palazzoboncompagni.it/
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