BoA Spazio Arte e collettivo goo sono lieti di presentare I don't care about existing, prima mostra personale di Viola Morini, nell'ambito di Art City 2024 in occasione di ARTEFIERA 2024.
In questa nuova serie di opere, appositamente sviluppata per la mostra, Morini esplora la complessa relazione tra processi di rappresentazione, conoscenza ed immaginazione.
L'installazione site-specific I don't care about existing (2024) accoglie i visitatori fin dalle vetrine dello spazio, trasformate dall'artista, con una texture che richiama la morbida moquette che riveste gli interni. I testi impressi sulle vetrofanie provengono dalla performance Not Listening (but) i hear you (2023) di Morini.
Al cuore dell'installazione si trovano otto vulcani di cartapesta, astrazioni e mappe visive delle relazioni di Morini. Questi modellini organici invitano i visitatori a esplorare qualcosa di pericoloso e incontrollabile in una forma tangibile e inaspettata. L'artista, accompagnata dalla musica composta da Arda Aldemir, legge il testo di Not Listening (but) i hear you, un intervento sonoro che arricchisce l'installazione, rendendola immersiva e multisensoriale. I disegni alle pareti fungono da complemento, offrendo un nuovo piano immaginativo in cui i vulcani si spostano in ambienti e situazioni fantastiche. I vulcani di Morini non sono semplici rappresentazioni di fenomeni naturali, ma diventano autoritratti attraverso cui l'artista esplora il funzionamento delle relazioni, spostandosi dal personale all'esperienza condivisa e collettiva. Rifacendosi alla pratica transfemminista, il vulcano diventa simbolo di autodeterminazione interspecifica, sfidando le epistemologie tradizionali e promuovendo una riflessione sulla conoscenza come strumento di creazione e alleanza.
La seconda sala ospita il lavoro Love is a radical concept (2022), una serie di dieci sculture pensate come regali e presentate insieme per la prima volta. Queste opere partono dall'esperienza personale di Morini, riflettendo sui rapporti umani al di là delle categorie relazionali tradizionali e mettendo in discussione il modo in cui vengono definiti e gerarchizzati nella società. La pratica della rappresentazione diventa così una forma di rielaborazione e astrazione, in cui la relazione diventa un prisma attraverso cui osservare l'affettività in tutte le sue forme.... leggi il resto dell'articolo»
Con la mostra I don't care about existing gli spazi di BoA si trasformano in un ambiente immersivo che accoglie gli spettatori, invitandoli in una dimensione di ascolto e riflessione. Attraverso le sue opere, l'artista ci parla della conoscenza come espressione di un desiderio inesprimibile, dove conoscere significa simultaneamente collezionare una collezione impossibile da completare e compiere un atto di amore. Tuttavia, per Morini, questo amore deve essere libero da ogni volontà di controllo, un processo di conoscenza e guarigione che crea comunità. Esistere, suggerisce l'artista, significa creare una relazione con l'inafferrabile e l'inconoscibile, con la contraddizione insita nel desiderio. Esistere significa stare nella bocca del vulcano.
Sabtao 3 febbraio, in occasione dell'apertura straordinaria per ART CITY White Night 2024, ore 18.30-24.00, verrà eseguito un intervento sonoro site-specific a cura di Viola Morini, con contributi di Paloma Pertot, Elisa Diaferia, Eva Vallania e Arda Aldemir.
Un ringraziamento speciale al nostro generoso sponsor Birrificio Emiliano
Note biografiche
Viola Morini (1997, Milano) è artista visiva e performer. È laureata in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera e attualmente sta studiando al programma di laurea magistrale in Arti performative e studi di genere presso l'Iuav. Lavorando attraverso forme di auto-theory, fantascienza e l''immaginazione teorica del Solarpunk, Morini esplora il tema dell'amore come forza di rinnovamento e critica alle costruzioni capitalistiche. Le sue opere sono state esposte a Palazzo Monti (2020), Residenza La Fornace (2020), Spazio Gamma (2021), Studio Golab (2022) e Last Tango (2023). Nel 2021 ha realizzato una mostra personale con Giacomo Giannantonio presso Dimora Artica a Milano. Nel 2023, insieme a Giacomo Giannantonio, ha realizzato un'installazione permanente intitolata Mud-Puddling per la residenza Pianeta Fresco a Parma. Nel 2022 ha partecipato alla prima edizione del festival Two Hours Ago I Fell in Love a Rimini. Nel 2023 ha lavorato come scenografa e performer per l'azienda Traslochi Emotivi nella performance Deposta presso FOG, Triennale di Milano. Viola è anche co-curatrice di Venice Luggage Deposit Studio.
collettivo goo si occupa di curatela, ricerca, organizzazione e produzione di mostre ed eventi culturali. Fondato nel 2020 da Viktoria Chuminok, Beatrice Dell'Elce, Fabiola Fiocco e Giulia Pistone, il collettivo ha presentato nello stesso anno la mostra personale dell'artista Puck Verkade Doing Lucy presso Spazio &, nell'ambito di Art City e con il sostegno dell'Ambasciata dei Paesi Bassi, Associazione NuVo e Birrificio Emiliano. Nel 2022 e il 2023 presso lo spazio espositivo di Senape Vivaio Urbano, con il sostegno di Copisteria Asterisco e Vanilia & Comics ha curato e promosso It's my party, mostra personale dell'artista Agnese Spolverini (2022) e Video Poems, mostra personale di Silvia Mantellini Faieta (2023). Dal 2023 collabora con BoA Spazio Arte.
Mostra: Viola Morini. I don't care about existing
Bologna - BoA Spazio Arte
Apertura: 26/01/2024
Conclusione: 02/03/2024
Curatore: Collettivo goo
Indirizzo: via Barberia, 24/A - 40123 Bologna
Vernissage: 26 gennaio, ore 18.00
3 febbraio, ore 18.30-24.00: Intervento sonoro site-specific a cura di Viola Morini, con contributi di Paloma Pertot, Elisa Diaferia, Eva Vallania e Arda Aldemir, in occasione dell'apertura straordinaria per Art City White Night 2024
Orari: dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Per info: boaspazioarte@gmail.com
Sito web per approfondire: https://www.boaspazioarte.it/
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