Grandi mostre, pochi giorni. Ultima chance per visitarle nel weekend

Si preannuncia un altro weekend pieno di opportunità per gli amanti dell'arte, tra nuove inaugurazioni e mostre importanti per cui sono rimasti davvero pochi giorni prima che chiudano i battenti.

Maternità, 1921, Achille Funi. Collezione privata courtesy Galleria Berman, Torino

Ci sarà tempo per ammirare i capolavori portati in mostra dai nuovi progetti espositivi pronti ad aprire al pubblico in questi giorni in importanti siti espositivi. E' davvero l'ultima chiamata invece per una serie di mostre davvero notevoli, per contenuti e artisti coinvolti, che spaziano dalla grande pittura del '900, al contemporaneo, alla fotografia. La lista sarebbe ancor più lunga, ma ci concentriamo su 10 mostre di primo piano.

1. Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito

Ultimi giorni, fino a domenica 25 febbraio, per la mostra che la città di Ferrara ha dedicato ad Achille Funi, una vasta mostra antologica allestita a Palazzo dei Diamanti.

"Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito" è la più vasta rassegna antologica degli ultimi cinquant'anni realizzata sull'artista nato a Ferrara il 26 febbraio 1890, affermatosi come uno tra i grandi interpreti del Realismo magico, del moderno classicismo di "Novecento" e del muralismo degli anni Trenta, pur mantenendo sempre una spiccata autonomia. La mostra ferrarese ripercorre l'intera esperienza artistica di Funi, a partire dai suoi capolavori futuristi, come Uomo che scende dal tram e Il motociclista del 1914. Si passa quindi per la stagione del Ritorno all'ordine e alla restaurazione delle forme classiche, fino ai capolavori del Realismo magico: oltre a Maternità e La terra, anche L'acqua, presentata in questa occasione per la prima volta dopo oltre un secolo. Infine si potranno ammirare alcune pietre miliari di "Novecento", il movimento coordinato da Margherita Sarfatti. Se non vuoi perderti questa mostra scopri tutti i dettagli utili›.

2. El Greco a Palazzo Reale

Ultima chiamata per la mostra già prorogata al 25 febbraio 2024, che Palazzo Reale a Milano ha dedicato al grande pittore, scultore e architetto greco (nato a Creta il 1° ottobre 1541), vissuto in Italia e in Spagna. 

La grande retrospettiva dedicata a El Greco ripercorre la carriera dell'artista analizzandola dal punto di vista storico e anche critico, riconsiderando soprattutto l'influenza che alcuni modelli italiani hanno avuto nella sua produzione, per poi approfondire l'ultimo periodo toledano. Impreziosita da prestigiosi prestiti internazionali, la mostra presenta 41 dipinti, suddivisi in cinque sezioni tematiche. 

El Greco

El Greco a Palazzo Reale di Milano. Ph credits Roberto Serra... leggi il resto dell'articolo»

Tra i capolavori esposti i celebri San Martino e il mendicante e il Laocoonte della National Gallery di Washington, il Ritratto di Jeronimo De Cevallos del Museo del Prado, le due Annunciazioni del Museo Thyssen-Bornemisza, il San Giovanni e San Francesco delle Gallerie degli Uffizi.

Se ami la pittura del '500 non perderti l'ultima occasione di visitarla! Qui trovi tutte le informazioni. 

3. Michelangelo Pistoletto. Molti di uno

Uno dei più carismatici e influenti artisti italiani, noto e apprezzato a livello internazionale fin dagli anni '60 quando fu tra i protagonisti dell'Arte Povera, Michelangelo Pistoletto, nato a Biella nel 1933, è protagonista al Castello di Rivoli fino a domenica 25 febbraio.

Al centro del progetto espositivo Molti di uno, una città dell'Arte strutturata come architettura percorribile e composta da 29 Uffizi o stanze. Disegnati come spazi aperti e collegati tra loro, gli Uffizi includono metaverso, arte, scienza, filosofia, legge, diritto, architettura, comunicazione, politica, ecologia, sorveglianza, sport, matematica, spiritualità, religione, mitologia, formazione, nutrimento, simbologia, cosmologia, design, sepoltura, storia, urbanistica, moda, spazio, scrittura, salute, informatica, natura. I 29 Uffizi espongono la struttura che secondo l'artista è alla base della vita civile e sociale proponendo una vasta rete di interrelazioni e una propositiva condizione dinamica tesa ad abbattere muri e separazioni. Se sei curioso di percorrere questo percorso artistico unico, non perdere gli altri dettagli sulla mostra!

4. Guercino nello studio

La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita fino al 25 febbraio 2024 la mostra "Guercino nello studio", curata da Barbara Ghelfi, Raffaella Morselli e dallo staff del museo.

Nella prima sezione del percorso espositivo, allestito nelle sale del Barocco del museo di via Belle Arti, i dipinti dell'artista conservati in Pinacoteca saranno fatti dialogare con prestiti mirati provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private, per mettere in evidenza il metodo di lavoro del Guercino, artista nato a Cento l'8 febbraio 1591, il cui vero nome era Giovanni Francesco Barbieri. Punto cardine del percorso è la monumentale pala Vestizione di San Guglielmo (1620). 

Guercino

Guercino nello studio vedute dell'allestimento, Foto Roberto Serra Iguana

Nella seconda sezione viene descritta la statura imprenditoriale del Guercino e dei suoi collaboratori, soprattutto, in relazione al fenomeno della realizzazione e diffusione delle copie da quadri importanti del caposcuola, tra questi il Lot e le figlie (1650-1660) e la Negazione di San Pietro (1623-1626).

In mostra anche il prezioso Libro dei conti e un tavolo multimediale nel quale saranno proposti alcuni percorsi di approfondimento. 

Se ti appassiona la pittura barocca e vuoi conoscere meglio uno dei suoi artisti di punta, continua a leggere›.

 

5. Un piede nell'Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi. Giardini in Europa e L'Architettura degli Alberi

Inaugurata in concomitanza con il festival di Fotografia Europea, Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ospita la mostra fotografica Un piede nell'Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi. Giardini in Europa e L'Architettura degli Alberi.

La mostra, curata da Ilaria Campioli, è stata concepita a partire dall'opera di Luigi Ghirri, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana la cui fama ha oltrepassato i confini nazionali, ed esamina diverse sperimentazioni fotografiche intorno al tema della natura.

Luigi Ghirri

Caserta, 1987 @Eredi Luigi Ghirri

Di Luigi Ghirri sono presentate 59 immagini realizzate prevalentemente in parchi e giardini fra il 1984 e il 1988. Tutte le opere in mostra sono stampe vintage ad eccezione delle sei relative a Colazione sull'erba e delle sette immagini appartenenti alla ricerca su Versailles. Segue una selezione di 81 fotografie provenienti da Giardini in Europa, mostra collettiva realizzata nel 1988 con la curatela di Luigi Ghirri e Giulio Bizzarri, in cui sono presentati gli esiti delle ricerche condotte da tredici artisti internazionali (Andrea Abati, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte, Joan Fontcuberta, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Francesco Radino, Olivier Richon, George Tatge, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Verena Von Gagern e Cuchi White). Nella terza parte della mostra L'Architettura degli Alberi di Cesare Leonardi e Franca Stagi, opera monumentale pubblicata nel 1982 per lo studio e la conoscenza della struttura degli alberi.

6. Morandi's Objects. Le fotografie di Joel Meyerowitz

Una piccola ma preziosa mostra fotografica, visitabile fino al 25 febbraio 2024, promossa dal Museo Morandi a Bologna. "Morandi's Objects. Le fotografie di Joel Meyerowitz" è allestita nelle sale 23 e 24 delle Collezioni Comunali d'Arte a Palazzo d'Accursio, ed è stato uno dei cinque special projects della dodicesima edizione di ART CITY Bologna.

Morandi's Objects

Morandi's Objects, Joel Meyerowitz, allestimento

Joel Meyerowitz è nato nel 1938 a New York, ha iniziato a fotografare nel 1962. Meyerowitz è stato l'unico fotografo a cui è stato concesso l'accesso senza ostacoli a Ground Zero dopo gli attentati dell'11 settembre 2001.

Attraverso più di 700 scatti, utilizzando esclusivamente la luce naturale, Meyerowitz ha compiuto una profonda ricognizione tassonomica di tutti gli oggetti conservati nella piccola stanza dove Morandi ha vissuto e lavorato: fra vasi, ciotole, bottiglie, pigmenti colorati, brocche, fiori secchi, conchiglie, imbuti, annaffiatoi, pigmenti e altri oggetti polverosi e invecchiati sulla stessa carta che l'artista ha lasciato sul muro, ormai fragile e ingiallita dall'età. 

La mostra presenta una selezione di 17 scatti dal nucleo complessivo di 23 opere che il celebre fotografo statunitense ha generosamente donato al Museo Morandi nel 2015 e nel 2024. Se questa mostra ti ha incuriosito, scopri di più›.

7. Hope

Fino al 25 febbraio 2024 Museion Bolzano presenta HOPE, una mostra collettiva internazionale che esplora possibili spazi di speranza tra scienza e finzione. Il progetto espositivo invita il pubblico a muoversi tra spazi e tempi reali e immaginari, per esplorare punti di vista alternativi. 

Hope

HQ-hope©Luca Guadagnini

L'architettura della mostra conduce prima al quarto piano, fuori dal percorso abituale, in un osservatorio dove, attraverso diverse capsule temporali artistiche si aprono nuove prospettive su sfere terrestri e celesti. Il percorso, attraverso cosmologie artistiche individuali e collettive, offre l'opportunità di esplorare il Sé e l'Altro al di là di una visione antropocentrica del mondo. Le installazioni video, le sculture, i costumi, i dipinti e i disegni creano un'atmosfera fantascientifica tra apocalisse e nuovi inizi, in cui scienze umane, tecnologia, ecologia ed economia si incontrano.

Seguendo la logica di un tunnel spazio-temporale – rappresentato anche nel dipinto di Haqq sul poster della mostra – al piano terra viene creato un passaggio che invita a velocissimi viaggi tra punti distanti nello spazio-tempo. L'accostamento tra opere della Collezione riattivate e nuovi progetti crea un ponte tra la storia passata e il futuro di Museion come istituzione che colleziona l'arte. Vuoi saperne di più? Leggi qui›.

8. Goya e Caravaggio: verità e ribellione

"Goya e Caravaggio: verità e ribellione" è un allesrtimento visibile fino al 25 febbraio 2024 ai Musei Capitolini, Pinacoteca, Sala Santa Petronilla di Roma.

L'intento della mostra è quello di accostare due magistrali interpreti della società del proprio tempo che nella loro pittura seppero introdurre rivoluzionarie novità iconografiche e stilistiche.

Goya

Francisco Goya, The Parasol, 1777, olio su tela, 104×152 cm © Museo del Prado, Madrid

Il dipinto di Goya 'Il parasole' (El quitasol, 1777) è esposto ai Musei Capitolini grazie ad un accordo con il Museo Nazionale del Prado. Realizzato come cartone preparatorio per uno dei dieci arazzi destinati a decorare la sala da pranzo del Palazzo del Pardo a Madrid, tra il 1856-1857, Il parasole fu trasferito al Palazzo Reale di Madrid e nel 1870, per ordine reale, entrò a far parte delle collezioni del Prado. L'opera di Goya è esposta all'interno della Sala Santa Petronilla, dove viene posta a confronto con 'La Buona Ventura' (1597) di Caravaggio, offrendo ai visitatori un tema di riflessione sui due grandi artisti.

I Musei Capitolini sono visitabili tutti i giorni ore 9.30-19.30.

9. Futurismo di Carta. Manifesti della Collezione Salce

"Futurismo di Carta, i capolavori della grafica futurista" in mostra a Treviso fino 25 febbraio 2024 fa parte di una originale rassegna in due tempi. La grande miniera della Collezione Salce, la più importate e ampia raccolta di manifesti storici in Italia e una delle più rilevanti collezioni pubbliche del settore al mondo, svela una spettacolare sequenza di suoi tesori. 

Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano Mario Sironi, Marcello Dudovich, Fortunato Depero, Federico Seneca, Marcello Nizzoli, Gino Boccasile, Nicolai Diulgheroff, Xanti Schawinsky, Giulio Cisari, Lucio Venna, Umberto di Lazzaro, Luigi Martinati.

Dal primo marzo al 30 giugno 2024 è in programma la seconda parte, contrassegnata dal sottotitolo "Immaginare l'universo con l'arte della pubblicità". La mostra, nei suoi due momenti, abbraccia un arco di tempo che va dal 1915 ca al 1940, considerando tre principali filoni all'interno della produzione futurista: l'interpretazione della figura umana, la velocità e il movimento, l'espressione della cultura e della società.

10. Antonio Sanfilippo. Segni Forme, Sogni della Pittura

Per celebrare il secolo di Sanfilippo la Fondazione "Sebastiano Tusa", il Comune di Partanna e la Regione Siciliana presentano l'antologica "Antonio Sanfilippo. Segni Forme, Sogni della Pittura". Antonio Sanfilippo nasce l'8 dicembre 1923 a Partanna e nel 1947 è tra i sottoscrittori del manifesto del Gruppo Forma e, superato presto l'iniziale post-cubismo picassiano e guttusiano, sperimenta le prime ipotesi neo-concrete, poi quelle astratte alle quali resterà sempre devoto, convinto che solo "nell'astrattismo la rappresentazione tende a rivelare i nuovi aspetti delle cose". Partecipa a tutte le principali occasioni espositive del Gruppo Forma e a diverse edizioni della Quadriennale di Roma e della Biennale di Venezia.

Sono tre le locations coinvolte: il Castello Grifeo a Partanna, il Museo Riso e la Villa Zito (Fondazione Sicilia) a Palermo per un totale di cento i lavori esposti provenienti da collezioni pubbliche e private.

Antonio Sanfilippo

E se questa selezione non è stata sufficiente a sollecitare la tua curiosità, non perderti tutte le altre mostre giunte agli ultimi giorni di apertura›.

Pubblicato il 21/02/2024

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