Dal 28 marzo al 30 giugno 2024 la Galleria Civica di Trento dedica una mostra al tema della felicità pubblica, intesa come urgenza del singolo a travalicare il proprio interesse privato con l'obiettivo del bene collettivo. Inserita nel programma di Trento Capitale Europea del Volontariato 2024 l'esposizione continua in città, tra performance, interventi di arte pubblica e laboratori. La mostra, intitolata "Allegoria della felicità pubblica", da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Giulia Colletti e Gabriele Lorenzoni
In collaborazione con Comune di Trento - Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili Galleria Civica, Trento
Cos'è la felicità nei contesti sociali, economici e politici? È possibile scindere felicità individuale e pubblica? Come si può modificare un modello culturale che a partire dagli anni Ottanta propone una totale sovrapposizione fra edonismo e felicità, quando la storia del pensiero, la sociologia, la psicologia e addirittura gli studi economici affermano con chiarezza che la felicità ha radici altrove, nel dono e nella solidarietà? Possono gli artisti e le artiste offrire modelli culturali in grado di mettere al centro una concezione allargata, collettiva e plurale, del concetto di felicità?
Attraverso una compenetrazione di epoche, soggetti, matrici culturali, il percorso espositivo favorisce la coesistenza di ricerche artistiche che si interrogano sulla felicità non solo come principio di autodeterminazione della persona ma come interesse pubblico. Tra riti sociali e linguaggi culturali, curatori e artisti invitano a sperimentare nuove forme di socialità e a concepire la felicità pubblica come condizione di benessere raggiungibile attraverso pratiche quotidiane di resistenza e di partecipazione attiva.
Queste le domande da cui muove Allegoria della felicità pubblica, organizzata dal Mart
negli spazi della Galleria Civica di Trento, l'esposizione presenta i lavori di 31 artisti e artiste. Capolavori delle Collezioni del Mart, di cui alcuni raramente esposti, dialogano con opere site-specific e con importanti prestiti provenienti da gallerie partner, collezioni pubbliche e private.
Grazie alla collaborazione con il Comune di Trento e con diverse associazioni culturali, il progetto attiverà gli spazi della città attraverso installazioni di arte pubblica e un ricco programma di eventi sul territorio.... leggi il resto dell'articolo»
Artisti e artiste: Hangama Amiri, John Baldessari, Gianfranco Baruchello, Mirella Bentivoglio, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan, Piermario Ciani, Betty Danon, Gino De Dominicis, Anna Esposito, Nan Goldin, Daniel Gonzalez, Dan Halter, Sharon Hayes, Diango Hernández, Annalies Klophaus, Eva Koťátková, Barbara Kruger, Ketty La Rocca, Yarema Malashchuk & Roman Himey, Lucia Marcucci, Jacopo Mazzonelli, Alina McDonald, Bruno Munari, Jackson Nkumanda, Maurizio Nannucci, Anna Oberto, Ahmet Öğüt, Solomostry, Mariasilvia Spolato, Zapruder.
Premessa
Prendendo a prestito il titolo dall'opera del collettivo Zapruder, recentemente entrata a fare parte delle Collezioni del Mart, Allegoria della felicità pubblica propone uno sguardo sui riti sociali e i linguaggi artistici sul tema della felicità pubblica. Ossia, quella necessità degli individui di superare il proprio interesse per partecipare al bene collettivo. La felicità assume così un valore assoluto e non si identifica con una semplice concessione all'edonismo.
La riflessione sulla felicità pubblica risale in Occidente al dibattito filosofico dell'antica Grecia. Sebbene una più contemporanea formulazione del concetto sia attestabile sin dal XVIII secolo, le radici delle odierne contingenze sociali, culturali e politiche sono da rintracciare nel secondo dopoguerra, e in particolare negli anni Sessanta. Figura fondamentale del pensiero contemporaneo occidentale a cui curatori si sono rivolti è Hannah Arendt, in particolare il saggio del 1963 On Revolution (Sulla rivoluzione). Secondo Arendt, la felicità si realizza quando gli individui agiscono collettivamente, contribuendo alle dinamiche politiche del contesto in cui si trovano. Un'emozione unica che si sperimenta agendo insieme in uno spazio condiviso.
Partendo da queste considerazioni, la mostra spazia fra medialità differenti che si interrogano sulla felicità non solo come principio di autodeterminazione della persona ma come interesse pubblico.
Nelle intenzioni dei curatori Allegoria della felicità pubblica è anche un esercizio.
Tra riti sociali e linguaggi culturali, il progetto invita a sperimentare nuove forme di socialità e a concepire la felicità come condizione di benessere raggiungibile attraverso pratiche quotidiane di resistenza e di partecipazione attiva. Gli artisti, le artiste e i collettivi coinvolti offrono una prospettiva in cui l'individuo trova piena realizzazione nelle relazioni, stabilendo equilibri civici ed ecologici attraverso pratiche di volontariato e di solidarietà. Per esempio, attività musicali, danza, gioco, manifestazioni e celebrazioni nello spazio urbano e non urbano.
La mostra Nelle sale del primo piano, il visitatore si confronta con opere che riflettono sulla condivisione di codici comportamentali ed educativi mediante il gioco (Zapruder), inteso nella sua accezione di disimpegno immaginativo e utopico (Gianfranco Baruchello, John Baldessari), di acceleratore dell'interazione sociale (Maurizio Nannucci) e attitudine alla condivisione e al dialogo intergenerazionale (Eva Koťátková), di strumento rivoluzionario di affrancamento dal corpo autoritario (Lucia Marcucci, Alina McDonald, Mariasilvia Spolato) e di messa in discussione di cliché motivazionali e retoriche comportamentali sul 'buon vivere' (Mirella Bentivoglio, Bruno Munari).
Il percorso prosegue con opere che celebrano forme di autodeterminazione conseguite attraverso azioni corali di catarsi come il teatro di strada (The Living Theatre presso il Festival di Santarcangelo), la festa, il ballo, i concerti, la spontanea e liberatoria aggregazione notturna (Daniel Gonzalez, Dan Halter, Yarema Malashchuk & Roman Himey, Solomostry, Piermario Ciani, Nan Goldin).
Nella seconda parte del piano inferiore, il visitatore si confronta con opere in cui la solidarietà collettiva si esplica attraverso attività ripetitive e ritualistiche solo apparentemente relegate alla sfera privata – come il ricamo (Hangama Amiri, Alighiero Boetti), la scrittura calligrafica ed epistolare (Sharon Hayes, Annalies Klophaus), lo sport (Maurizio Cattelan), la musica (Jacopo Mazzonelli, Betty Danon, Anna Esposito) – ma che diventano strumento di emancipazione (Ketty La Rocca, Barbara Kruger) se condivise e reiterate nello spazio pubblico urbano e naturale (Diango Hernández, Jackson Nkumanda, Anna Oberto).
La conclusione è un inno di speranza attraverso l'invito al dono e alla solidarietà di Ahmet Öğüt, alla condivisione di visioni e pratiche esecutive di Alighiero Boetti e all'ambizione utopica e nel contempo ironica di Gino De Dominicis.
Programma outdoor Il coinvolgimento della cittadinanza e la ridefinizione dello spazio pubblico sono impegni che la mostra si assume attraverso interventi di arte pubblica, dalla street art alla danza alla performance. Presentati in luoghi simbolo della città aggiungono una dimensione di condivisione e socializzazione che oltrepassa i confini degli spazi espositivi della Galleria Civica con gli artisti e artiste Chiara Camoni con Centro di Sperimentazione, Hannes Egger, Eduard Habicher, Tamara Janes, Ahmet Öğüt, Ozmo, Nico Vascellari, Chiara Ventura, Wunderkammer.
Il catalogo In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo a cura di Giulia Colletti e Gabriele Lorenzoni: un romanzo visivo dell'esposizione con approfondimenti sull'opera di ciascun artista, i testi dei curatori e i contributi scientifici di Fulvia de Luise, che ricostruisce la storia del pensiero filosofico, sociologico e psicologico attorno al concetto di felicità pubblica, e di Daria de Pretis, che affronta il tema della rilevanza costituzionale della felicità.
Progetto realizzato in collaborazione con Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili - Comune di Trento | Selezione materiali d'archivio Duccio Dogheria | Gallerie partner Boccanera Gallery, Buonanno Arte Contemporanea, Cellar Contemporary, Paolo Maria, Deanesi Gallery, Studio d'Arte Raffaelli
Spazi culturali partner: Alchemica | Centro Culturale Harpo | Le Garage Lab | Officina Espositiva - Dipartimento Lettere e Filosofia UniTn | Spazio Piera | Studio d'Arte | Andromeda
Mostra: Allegoria della felicità pubblica
Trento - Galleria Civica
Apertura: 28/03/2024
Conclusione: 30/06/2024
Organizzazione: Mart
Curatore: Giulia Colletti e Gabriele Lorenzoni
Indirizzo: Via Rodolfo Belenzani, 44 - 38122 Trento (TN)
Orario: Martedì-Domenica 10.00-18.00 | Venerdì 10.00-21.00 | Lunedì chiuso
Biglietto: Intero 2 € | Gratuito: Mart Membership, bambini fino a 14 anni
Per info: +39 0465 670820 | T+39 0461 985511 | +39 800 397760 | civica@mart.tn.it | info@mart.trento.it
Catalogo: a cura di Giulia Colletti e Gabriele Lorenzo
Sito web per approfondire: https://www.mart.tn.it/
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