A chiusura delle celebrazioni del 50° anniversario della morte di Pablo Picasso, dal 22 febbraio al 30 giugno 2024, una grande mostra, curata da Malén Gual, conservatrice onoraria del Museo Picasso di Barcellona insieme a Ricardo Ostalé, che porta al MUDEC oltre quaranta opere del maestro spagnolo, tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti di studi preparatori del preziosissimo Quaderno n. 7 concesso per la mostra dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso - Museo Casa Natal di Malaga.
"Picasso. La metamorfosi della figura" è un importante progetto espositivo per leggere la ricchissima produzione di Picasso – dalle opere giovanili fino alle più tarde - alla luce del suo amore per le fonti artistiche 'primigenie', per l''arte primitiva', raccontando questa costante rielaborazione intellettuale e l'eredità artistica della sua visione.
Picasso non considerava come 'primitiva' l'arte che lo ispirava, che muoveva la sua mente creativa in un desiderio inarrestabile di aprire nuove strade, non vedeva un 'prima' e un 'dopo' nell'arte, non c'era un'arte "altra", "diversa": Picasso la concepiva come un Tutto senza tempo. "Non c'è né passato né futuro nell'arte. – amava sottolineare – Se un'opera d'arte non può vivere sempre nel presente, non ha significato".
Pablo Picasso mostrò sempre un profondo rispetto per le manifestazioni artistiche di altre culture e di altri tempi e seppe, più di ogni artista della sua generazione, comprenderle e reinventarle con il nobile scopo di dare un impulso e un nuovo percorso di esplorazione all'arte universale.
La mostra "Picasso. La metamorfosi della figura", prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura, con il contributo di Fondazione Deloitte, Institutional Partner e con il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia, ripercorre la ricchissima produzione di Picasso – dalle opere giovanili fino alle più tarde – alla luce del suo amore per le fonti artistiche 'primigenie', per l''arte primitiva', raccontando questa costante rielaborazione intellettuale e l'eredità artistica della sua visione attraverso un grande progetto espositivo, con oltre quaranta opere del maestro spagnolo, tra dipinti, sculture, insieme a 26 disegni e bozzetti di studi preparatori, del preziosissimo Quaderno n. 7 concesso per la mostra dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso – Museo Casa Natal di Malaga.... leggi il resto dell'articolo»
Fondamentale per questa mostra, infatti, è l'accompagnamento in questo percorso assolutamente peculiare e inedito di tutti i principali musei spagnoli che possiedono le più importanti collezioni di Picasso in quella che fu sempre la sua patria, la Spagna: in primis la Casa Natal di Malaga, ma anche il Museo Picasso di Barcellona e il Museo Reina Sofia di Madrid, oltre a numerosi collezionisti privati.
È importante infatti far conoscere al pubblico come Picasso abbia colto l'essenza e il significato dell'arte africana e l'abbia assimilata nella sua produzione per tutta la vita, dal 1906 – anno fondamentale per la sua produzione – fino agli ultimi lavori degli anni Sessanta. Col ritorno al "primitivismo", intorno al 1925, l'artista trae gli strumenti del linguaggio plastico da esempi africani, ma anche da esempi neolitici e proto-iberici (della Spagna preromana), prende spunto dall'arte oceanica, dall'antica arte egizia e da quella della Grecia classica (vasi a figure nere). Picasso inventa trasposizioni, rimodella figure dai volumi sproporzionati, in una costante metamorfosi delle figure che spesso hanno una forte connotazione erotica, e che governeranno l'evoluzione della sua pittura e della sua scultura, soprattutto nei momenti di crisi personale o sociale.
L'esposizione, curata da Malén Gual, conservatrice onoraria del Museo Picasso di Barcellona insieme a Ricardo Ostalé, chiude inoltre idealmente un lungo 2023 di celebrazioni del 50° anniversario della morte del pittore con una mostra che è fortemente e volutamente 'spagnola' nell'identità del progetto, ma 'universale' nel cuore della visione artistica che di Picasso propone al pubblico.
Mostra: Picasso. La metamorfosi della figura
Milano - Mudec
Apertura: 22/02/2024
Conclusione: 30/06/2024
Organizzazione: Mudec
Curatore: Malén Gual e Ricardo Ostalé
Indirizzo: via Tortona, 56 - 20144 Milano
Orario: Lunedì 14.30-19.30 | Martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30-19.30 | Giovedì-sabato 9.30-22.30 | ultimo ingresso un'ora prima
Per info: +39 0254917 (lun-ven 9.00-18.00) | info@mudec.it
Sito web per approfondire: https://www.mudec.it/
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